Parte 32

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"cosa vorresti dire?" mi acciglio.

"che sei una stronza, semplice!" alza le spalle, indifferente.

"faresti meglio a nasconderti" gli intimo

"cosa vorresti farmi, eh?" si avvicina ghignando.

Alzo la farina sorridendo e comincia a correre.

"ma dove sei finito?" canticchio allegra per il corridoio con ancora il pacco di farina in mano. Mi guardo furtiva intorno. Qualcosa mi puzza.

Mi blocca il braccio con la farina afferrandomi da dietro e mi trascina nella sua stanza.

"lasciala" mi intima all'orecchio allungando il mio braccio sul comò. Scuoto la testa non dandogli retta.

"mollala Bimba" mi soffia sull'orecchio. Mi volta baciandomi e bloccandomi la mano con la farina. 

"ANDREEE SEI MORTO!" urlo quando approfittandosi della mia distrazione mi capovolge il sacchetto della farina in testa.

Ride a crepa pelle mentre in me la vendetta comincia a farsi spazio. Sorrido malignamente avvicinandomi di soppiatto e buttandomi addosso.

"tanto ormai" continua a ridere prendendomi in giro.

"questa me la paghi lo sai vero?" chiedo

"ne è valsa comunque la pensa" dice asciugandosi le lacrime e lasciandomi un bacio a stampo

"e non te ne approfittare" lascio l'ultima parola uscendo dalla stanza. Tanto ora dovrà comunque pulire lui, quindi voglio vedere fino a che non smetterà di ridere.

...

"che diavolo cerchi di fare?" mi urla Ross a cellulare.

"bhe si dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo no?, quindi la prendo letteralmente in parola" ghigno sorridendo maleficamente

"ricordami di non farti mai qualche spregio per favore" ride Ross.

Certo che le idee mi vengono dal nulla. A volte mi faccio paura da sola.

"ah e ricordami anche di non mangiare mai un tiramisù preparato da te" continua ancora.

Rido pensando alla faccia che Andre farà quando gli farò assaggiare il mio tiramisù buonissimo, talmente buono da ricordarselo a vita, così buono da essere estremamente piccante.


"siamo a casa!" annuncia Andre, mentre io tiro fuori dal forno le pizze che avevo preparato.

"allora a tavola suu" li chiamo io mettendo a tavola i piatti con le pizze dentro.

"potrei quasi abituarmi" mi dice salutandomi con un bacio a stampo mentre Chri prende già posto a tavolo.

"Non prenderci gusto" lo ammonisco ridendo. Guardiamo Chris strofinare le mani e leccarsi le labbra e scoppiamo a ridere. Mangiamo con gusto ridendo per le mosse del piccolo.

"era tutto buono ma devi smetterla di viziarci" mi bacia la guancia Andre, e ancora la sorpresa non è arrivata.

"manca l'ultima cosa" sorrido innocente.

"uhh tirmisù" dice Andre contento mentre al piccolo porgo dei biscotti, annuisco perfida senza darlo a vedere. Questa è la mia vendetta caro.

Ne taglio due pezzi proprio per non far capire nulla, porgendo un piatto a lui che non perde tempo ad affondarci la forchetta mentre io riempio il mio piatto, rido sotto i baffi. Mi fermo a guardarlo mentre mastica lentamente cercando di capire cosa c'è che non va. Rido di gusto quando mi guarda improvvisamente con gli occhi spalancati per poi alzarsi all'improvviso e correre verso il bagno, continuo a ridere con le lacrime.

Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora