<<Piaciuto l'incontro di pallone?>>, le domando.
<<Non cambiamo discorso. Te hai il mio numero, signorino!>>
<<E be'?>>
<<E hai confessato di inseguirmi!>>
<<E...?>>
<<E mi inquieti!>> Ride fragorosamente.
Questo abbigliamento le dona particolarmente, anche se il vestito di ieri sera rimane ancora il mio preferito. Non voglio ammetterlo a me stesso, ma si: credo di essere attratto da Diana. Be', non mi dispiace il fatto che sia attratto da lei, eh, ma mi suona strano il fatto di "amore a prima vista"... o di amore in generale! Sono uscito da poco da una vera relazione, la mia PRIMA VERA relazione, ed ora arriva questa piccoletta e... e mi fa dimenticare come si respira perchè sono troppo occupato a guardarla?
<<Sai che sono un po' curiosa...?!>>
<<Di cosa?>>
<<Di sentirti... be', ecco, di sentirti suonare.>> L'ha detto davvero?
<<Potresti passare da me.>> E' un invito, un appuntamento o che altro?
<<Se non ti dispiace mi farebbe piacere.>> Accenna uno di quei suoi dolcissimi sorrisi.
<<Uhh, grande! Abbiamo le prove con la band: semmai ti faccio sapere. Okay?>>
<<Okay! Si!>> Ha gli occhi che le brillano: sembra una bambina alla vista dei regali di... Natale! Dovrò comprarle qualcosa a Natale! Ci conosciamo appena, ma sono sicuro che questo rapporto continuerà e il venticinque Dicembre non è tanto distante: andrò a sceglierle un regalo.
<<Come si chiama la band?>>, domanda.
<<Non abbiamo ancora scelto un nome, sai?! Alessio, il cantante, ha proposto "Dear Jack" perchè ha un debole per Nightmare Before Christmas di Burton.>>
<<Non è male! Mi sembra una bella idea... anche se non l'ho mai visto...>>
<<Non hai mai visto...? Oh, be', allora lo vedremo insieme!>>
<<Ahahah, va bene!>>
Noto Filippo che si sta avvicinando a noi, ma di colpo Nicole lo afferra per un braccio e lo strattona via. Soffoco una risata mentre l'altra è intenta nel guardarsi le scarpe.
<<Vuoi... venire a fare un giro?>>
Lei alza lo sguardo e sorride, poi mi guarda e io ricambio l'occhiata: cavolo, che bella che è.
<< Va be', andiamo!>>, dice alzandosi in piedi. Le prendo la borsa e me la metto a tracolla.
<<Dove andate?>>, chiedono in coro i due seduti sul campo.
<<Vado a comprare le sigarette. Torniamo subito!>> Mi viene spontaneo prendere Diana per mano, ma lei non stringe la presa: "Non correre", mi dico.
<<Te fumi?>> Ha una voce fantastica, ma quando sussurra mi fa davvero impazzire.
<<Si. Cioè, però tranquilla che non fumo tanto, ecco.>> Ma poi continuo: <<Le sigarette aspettano oggi: ti porto in un posto...!>> Vorrei portarla da me, a casa, ma non so come reagirebbe. Vorrei dirle così tante di quelle cose: chiederle di uscire, portarla a cena fuori, raccontarle del fatto che mi piace davvero molto... anzi, raccontarle del fatto che mi sono innamorato di lei. Non ci è voluto niente: è venuto spontaneo, come battere le palpebre. La prima parola che l'ho toccata per non farla cadere, la sua voce, il suo imbarazzo: in un secondo il destino mi ha fatto il regalo più grande.
Superiamo la mia vecchia casa e raggiungiamo il campo, che si estende alla fine della via. Parcheggio la moto davanti al cancello del casale e, stringendola, iniziamo a camminare.
<<Sai, qui ci venivo a dodici anni per scollegare la mente: prendevo la mia chitarra classica e mi sedevo lì, proprio sotto quell'albero e suonavo. Era un modo per rilassarsi e stare in pace, anche se mia madre mi credeva depresso o qualcosa di simile.>> La lascio sedersi accanto a me, con la sua testa sulle mie gambe. <<Poi ho continuato, fino alla tua età, quando ho conosciuto i ragazzi della band e lì non avevo più tempo per queste cose. Mi mancavano... Fino ad oggi. E' la prima volta che mi siedo qui, dopo che il gruppo si è formato. Mi ci sono seduto l'ultima volta qualche giorno prima del mio diciassettesimo compleanno e quattro anni dopo eccomi qui, con te.>>
<<E' bello sapere che ho questo privilegio, così ripenserai sempre a me, anche tra dieci anni!>>, ride.
<<Hai mai baciato qualcuno?>> Non so cosa c'entri di preciso, ma sono curioso di saperlo.
<<No. Cioè, alle elementari ho baciato un ragazzino ma non provavo nulla: ero piccola e stupida.>> Scuote la testa come per levarsi da lì dentro quel pensiero: <<Te?>>
Il fatto che tutti i suoi amici si siano fatti sfuggire una tale bellezza mi stupisce davvero molto: nessuno è stato alla sua altezza, sicuramente: è impossibile che nessuno ci abbia mai provato a conquistarla. <<Si, ho già baciato qualcuna. Sono stato per un periodo con una ragazza e ne sono uscito da poco.>> La vedo rabbuiarsi, così lo confesso: <<Ho solo perso tempo!>> e poi rido:<<Non ne valeva, dammi retta!>>, strappandone uno anche a lei.
Le squilla il telefono e lo estrae velocemente dalla tasca del piumino:<<Nic? Si? In un campo. No, non le ha comprate le sigarette. Ah, a casa? Vai con lui? Va bene, va bene. Si, si, okay. Okay. Okay. Va bene. A dopo.>>
<<Che succede?>>
<<No,nulla: mi chiedeva solo dove stavamo, mi avvisava che andava a casa e che per pranzo siamo sole.>>
<<Se volete potete venire da me!>> Sono emozionato.
<<Ma tranquillo! Prepareremo un piatto di...>>
<<State da me, punto.>> Invio un messaggio a Nicole nel quale le dico di presentarsi all'una e un quarto, lei subito risponde con un'emoji rappresentante il pollice alzato: non ha fatto storie lei, è Diana che si preoccupa troppo.
<<Ma non ti fa strano?>>, domanda lei sorridente come sempre.
<<Cosa?>>
<<Questo>> Apre le braccia come ad indicare ciò che ci circonda <<Non ci conosciamo neanche e sto sdraiata sulle tue gambe, come fossimo amici da una vita!>>
<<Ho capito che con te vale la pena.>>
<<Vale la pena...?>>
<<Si. Vale la pena tenerti, nonostante non ti conosca. Vale la pena correre. Ho capito che con te è tutto migliore neanche in dodici ore.>>
Smette di accarezzarsi il palmo della mano e mi sento di nuovo il suo sguardo contro: sono già così follemente cotto di questa sensazione. Ci fissiamo per qualche secondo, che sembra etero: scatterei una foto ora, a sua insaputa, solo per sentirmi così più spesso, almeno guardando la foto.
<<Che c'è?>> Amo il fatto che mi guardi, ma mi sa stranissimo: che ho detto? Mi ha confessato di essere molto timida ed è un pochino già che non distoglie gli occhi.

STAI LEGGENDO
Frame
FanfictionDiana è una ragazza come tante: ama la musica, è una sognatrice e ha sempre qualcosa a cui pensare, che sia sola o in compagnia. Si ritrova a trascorrere le vacanze di Natale a casa di Nicole, sua cugina nonché amica, che abita in una bellissima zo...