50 (Diana)

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<<Queste?>>

<<Nah, meglio le altre: viola e nero stanno bene insieme.>>, gli suggerisco afferrando la confezione con dentro due bacchette da batteria bicolore; Lorenzo ha avuto la brillante idea di farsi consigliare da me la fantasia di bacchette per Riccardo, incosciente del fatto che io me ne intendo poco e niente di abbinamenti e di gusti maschili.

Non appena vede le chitarre elettriche, si fionda nella grande stanza verde come se stesse entrando in un parco giochi, così io più lentamente mi guardo tutti le trap drum e le varie casse, tentata dal mettermi sullo sgabello e iniziare a picchiare con i due pezzi di legno liscio. Il mio fidanzato, davanti a me, suona le note di una canzone degli Imagine Dragons, smuovendosi di tanto in tanto la testa per scompigliarsi i capelli: cavolo, che spettacolo.

<<A proposito: come è andata ieri sera?>>, domanda continuando a guardarmi e a suonare con quelle mani che sembrano fin troppo veloci per una persona normale.

<<Io? Io tutto bene, anzi, alla grande!>> "Okay, Diana, calma" mi dico mentre un nodo mi si stringe in gola facendomi quasi mancare il respiro.

<<Che cosa avete fatto?>> 

<<Abbiamo cucinato, poi abbiamo visto qualche video musicale, ma nulla di che...>> Fingo un sorriso e mi smuovo alcune ciocche davanti al viso, mettendo poi gli occhi su alcuni bassi alla mia destra.

<<Ed Edward? C'era lui?>> Più cerco di rilassarmi e più le domande si fanno pesanti, l'aria diventa tesa e nessuno entra nella stanza per permetterci di cambiare discorso, cavolo. Lorenzo si alza e posa la chitarra, quindi viene verso di me: <<Diana, c'era Edward?>>.

<<Si, c'era.>> Deglutisco e subito mi sento tutta la gola secca, provo  tranquillizzarmi di nuovo e decido di bloccarmi contro uno scaffale, con lui a neanche tre millimetri da me.

<<Cretino! Minimo avrà fatto di tutto per farsi notare!>>, ride. "Be', si, decisamente!", vorrei dirgli, ma me ne esco con un semplice "Mmm". Mi bacia e, subito, quei baci predono un retrogusto dolce, il sapore di qualcosa di nuovo, quasi, il sapore della cosa più buona del mondo.

<<Ma cos'è, mi insegui tu?>>, sento urlare a una voce maschile. Giro gli occhi e, come avevo immaginato da quelle parole, trovo al centro del mio campo visivo Chri, vestito con un paio di pantaloni strappati e una felpa piena di teschi e ovviamente con quella frangia solita davanti al viso.

Vado ad abbracciarlo e gli do una raffica di baci sulla guancia ghiacciata, Lorenzo gli dà quella stretta di mano strano che si dà di solito anche con Valentino e rimaniamo in silenzio per qualche secondo ad ascoltare la canzone che passa alla radio: non so di chi sia, ma è bellissima!

<<Alla prossima cena devi esserci anche tu, Lo!>>

<<Si, gliene stavo appunto parlando, infatti. E' stato davvero figo: mancavano solo lui e Filippo, cavolo.>>

<<Amore mio!>>, mi sussurra e mi bacia di nuovo, accennando una risatina per la faccia quasi esasperata dell'altro ragazzo rimasto in disparte.

<<Oh, Chri, queste posso...>> Mi stacco non appena riconosco quell'accento e Lorenzo si allunga per riprendermi, ma non ci riesce. <<Ah... ciao.>>

<<Edward!>> Guardo in terra e faccio dei movimenti con il piede, mentre lui e il suo "nemico" si guardano con uno sguardo tremendo. Vado ad abbracciare anche lui come ho fatto con l'amico e sento il suo bacio a qualche centimetro dalla bocca: non riesce proprio a capirlo, eh?!

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