34 (Diana)

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<<Che ne pensi?>>, mi chiede Chri.

<<Oh cavolo, me lo chiedi pure?! Siete fantastici, ragazzi!>> Mi immagino la scena di me che, con gli occhi a cuoricino, sorrido come un'ebete a causa di una semplice band.

<<Vuoi provare?>> Luca mi porge la sua chitarra e la indica con un cenno della testa: mi gaso ancora di più e saltello da lui; prendo lo strumento tra le mani e inizio a toccare le corde tiratissime, poi lui da dietro mi afferra i polsi e mi fa suonare delle note ben precise, indicandomi attentamente i posti delle dita. Gli altri iniziano ad accompagnarmi, poi acceleriamo e la canzone si fa più sempre rock, sempre più sul genere di quella che hanno suonato prima.

<<Ci servirebbe una femminuccia, sai?>> Edward coglie il momento per buttarmela là e io rifletto per un secondo su una cosa che ho sempre sognato: avere un gruppo. 

Il momento viene interrotto dallo squillare del mio cellulare: Lorenzo, giustamente. Mi affretto per uscire ma inciampo su un gradino, facendo scomodare Edward dalla su postazione per venirmi a raccogliere; ridiamo tutti quanti e rispondo di corsa, schiarendomi la voce.

<<Pronto?>>

<<Amore?!>> La sua voce suona così perfetta anche di mattina e sorrido guardando il panorama <<Scusa se ti disturbo ma, cavolo, mi mancavi.>>

<<Anche tu>>, ammetto <<Cosa stai facendo?>>

<<Stavo scrivendo, voi?>>

<<Io ho appena suonato la chitarra! E' qualcosa di bellissimo!>> Mi gaso notevolmente e da dietro sbuca fuori Valentino che mi si posiziona difronte e si tocca i capelli.

<<Uh allora poi mi fai sentire, piccola.>>

<<Non è opera mia, eh: mi ha aiutato Luca!>>

<<Luca?>>

<<Si, un amico di Vale che suona nella band: sono bravissimi, devi sentirli!>>

<<Immagino...>>, dice con tono secco <<Be', ora vi lascio fare. A dopo?>>

<<Come promesso.>> Mi dispiace davvero lasciarlo, ma mi rasserena subito il fatto che tra qualche ora sarò di nuovo tra le sue braccia. Attacco e il ragazzo davanti a me mi afferra la mano per condurmi dentro di nuovo, dove gli altri sono impegnati nel fissare lo schermo di un computer pieno, all'esterno, di adesivi neri e bianchi... Eccetto quello dell'unicorno con sotto scritto "Happiness", che è davvero, davvero dolce.

<<Di chi è il portatile?>>, rido accarezzando l'essere fantastico rosa.

<<Ahahahah te l'avevo detto che non sarebbe passato inosservato, Ed! Devi sapere, Diana, che questo ragazzino voleva qualcosa di "figo" e ci ha chiesto una mano, così...>>, inizia Christian, ma viene interrotto da Edward che ribatte: <<Si, volevo qualcosa di FIGO, ma non un unicorno, cavolo, ragazzi!>>.

<<Ma mica ci hai detto "Niente unicorni", scusa! E poi alle ragazze piacciono le cose dolci...>>, dice Valentino per difendere il bassista del gruppo <<A te piacciono?>>.

<<Le amo.>>

<<Okay, allora vorrà dire che da domani riceverai tantissimi peluche da coccolare, ragazza.>>, fa la "vittima".

<<Sono fidanzata, ragazzi! Come devo dirvelo?>> La mia risata rimbomba nella stanza e a questa si uniscono le loro.

<<Ma lascialo perdere e vieni con noi, no?>>, propone Valentino e, quando faccio "No" con la testa, continua: <<Be', non sai cosa ti perdi. Vedrai che ti faremo cambiare idea.>>.

Io non ho intenzione di cambiare idea. Le cose che mi fa provare lui sono davvero fantastiche: mi manda il cuore a palla, mi fa mancare i battiti spesso e volentieri, mi fa sorridere senza motivo, mi fa sentire la più bella del mondo anche se non è affatto così, ma non posso di certo dire tutto ciò a questi quattro, così decido di tenermi tutto dentro e di dare un leggero cazzotto sul braccio di Vale.






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