40 (Diana)

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Non faccio in tempo a scendere dalla sella che Valentino già sta sulla porta, appoggiato e con le braccia conserte come se ci stesse aspettando da chissà quanto: <<Ma ben trovati!>>, ci accoglie felice. 

Gli do un bacio sulla guancia mentre mi stringe i fianchi, poi mi fiondo dentro per raggiungere gli altri che sento cantare, mentre lui e Lorenzo si battono il cinque fuori. Edward, Luca e Chri sono seduti in terra, con le teste appoggiate sulla penisola del divano: sembrano dei bambini delle elementari che hanno appena finito di giocare a fare la guerra. Lentamente mi avvicino a loro e afferro da dietro il cantante, cingendogli il collo e baciando anche lui ma ripetutamente; si gira e mi afferra ancora più forte, mentre cado a causa della strattonata che gli altri due mi danno per buttarmi tra loro.

Inizio a ridere, apro gli occhi: Edward sta a pochi millimetri dal mio viso; mi alzo di scatto per evitare la scena a Lorenzo, ma nel farlo do una testata e ricado giù: sono un totale disastro! 

<<Piccola, stai bene?>>, mi domanda il mio fidanzato chinandosi su di me. Non riesco a smettere di ridere, ma scuoto il capo come risposta.

<<E tu chi saresti?>> 

<<Lui è Lorenzo, il ragazzo di Diana.>> Valentino riesce a farsi spazio nel discorso tra una frecciatina e l'altra, mentre io osservo in silenzio la scena con le mani di Luca strette alle mie.

<<Davvero?!>>, domanda Edward sarcastico <<Be', piacere di conoscerti, allora.>>.

Prima il tizio nel bosco, ora lui: che succede oggi che la gente è così strana? Christian mi si avvicina con un bicchiere d'acqua: <<Tu cosa suoni?>>.

<<Io sono il chitarrista di una band, i Dear Jack; non so se ci avete mai sentito nominare, ma abbiamo fatto qualche spettacolo qui intorno, Roma, roba del genere, ma niente di grande eh.>>

<<Ah, si, i Dear Jack. Ho ascoltato un paio di canzoni e sono davvero forti: siete bravi, ragazzi.>> Il cantante del quartetto è sempre così complimentoso verso tutti: non offenderebbe mai e poi mai nessuno, scommetto. 

<<Grazie mille! Diana mi ha detto che anche voi non siete per niente male, infatti volevo chiedervi di farmi sentire qualcosa. Chissà, potremmo collaborare, volendo.>>, propone con quel suo solito sorriso dannatamente bello e raggiante.

Ognuno va al proprio strumento, mentre io me ne rimango in disparte, accanto al mio fidanzato che mi stampa tanti bacetti sulla guancia. La canzone è quella che mi ha fatto scatenare stamattina, ma ha un sound un po' meno movimentato e note più alte da parte del cantante, che gli valorizzano ancora di più la voce. Sembrano piacergli, perché tiene il tempo tamburellando sulla mia gamba con un'aria davvero soddisfatta. Tuttavia, Edward, non smette di fissarlo in modo quasi schifato.


<<E' strano eh, quel ragazzo.>>, commenta non appena arriviamo sotto casa sua.

<<Ed? Be', un pochino, però vedrai che diventerete amici e andrà a genio anche a te, può darsi che oggi non era la sua giornata.>> Effettivamente non ha avuto un comportamento ottimo nei confronti suoi e non riesco a spiegarmi il perché, dato che fino a poche ore faceva il matto.

<<Speriamo... Stasera vieni da me?>> Lorenzo salta da un discorso all'altro così rapidamente che ti fa perdere nelle sue parole.

<<Non posso.>>

<<Perché?>>

<<Ho un appuntamento con un ragazzo.>>, scherzo. Cerco di allontanarlo ma invano, dato che riesce comunque a far toccare le nostre labbra, e io mi perdo chiudendo gli occhi.


Spazio Scrittrice 

E dopo qualche giorno, finalmente, sono riuscita a pubblicarlo, questo capitolo! Mi scuso se ci ho messo tanto, ma i preparativi per pranzi e cene varie mi hanno tenuta impegnata tutto il giorno tutti i giorni!

Mi auguro che abbiate passato un buon Natale e che anche il weekend lo passiate al meglio. Io intanto continuo a scrivere!

Continuate a seguire la storia.

Un bacio a tutti.

-Marta-


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