27 (Diana)

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<<Allora, Lorenzo?>>, domanda Nicole impicciandosi come sempre.

<<Lorenzo cosa?>>

<<No, intendo... va meglio?>>

<<Va bene.>> Cerco il più possibile di dare risposte secche: non voglio che subito tutti sappiano di noi, anche se ci siamo baciati davanti a moltissima gente impegnata nelle compere natalizie. <<Vado... vado in camera.>>, dico e velocemente mi dirigo nella stanza, con il cellulare tra le mani.

"Hey!", "messaggio visualizzato" e poi... "Piccola." "Non chiamarmi così, Lorenzo!" "Si, si, come vuoi... (con tanto di faccina divertita) Che fai?" "Sto in camera, te?" "Vuoi compagnia?" "Sbrigati, ti aspetto.".


<<Avanti!>>, rispondo non appena sento bussare la porta. Filippo entra senza fare alcun rumore, ma esordisce subito con un "Ciao!".

<<Hey, man!>> Mi faccio più in là per lasciargli spazio accanto a me nel letto, sopra il quale ci sono oltre quattro cuscini morbidissimi. Non appena si siede lo abbraccio forte, posando una raffica di bacetti sulla sua guancia fredda.

<<Cosa fa una donna di mondo come lei chiusa in cameretta?>>

Rido e afferro la pecorella di peluche che sta sul comodino da ormai circa dieci anni, durante i quali è sempre stata trattata con la massima cura e amore da mia zia: <<Niente.>> Mi tiro fuori dalle coperte per poi mettermi seduta nella sua direzione: <<Te invece che ci fai a casa di una donna di mondo?>>.

<<"Tentar non nuoce", mi sono detto, così eccomi qua! Non sapevo se ti avrei trovato, infatti, ma invece...!>>

<<Che tesoro!>> Gli scompiglio i capelli come al solito e appena mi tiro su la coperta sulle spalle la porta si spalanca, lasciando entrare anche Lorenzo in quello spazio circondato da foto.

<<Salve!>>, sussurra mentre si siede sul divano alla nostra destra. Ma perché, perché gli occhiali da sole in pieno inverno?! La sua faccia si rabbuia un po' quando non lo bacio, ma ripeto: non voglio correre.

<<Io e Fil stavamo giocando con il mio piccolo animaletto di peluche, vuoi unirti a noi?>> Gli poso lo sguardo addosso e lo vedo sorridere in quel modo tremendamente bello (la lingua tra i denti, le mani sulla fronte e gli occhi socchiusi), tant'è che arrossisco subito, suscitando la curiosità del mio amico che mi guarda dubbioso a causa del colore del mio viso. So che non è stupido, ma non so se gli potrà mai venire pensato che io e Lorenzo ci siamo dati un bacio e lui mi ha detto "Ti amo", perché l'idea fa davvero molto strano anche a me, ancora! A rendere tutto un po' più strano, poi, c'è la sua età... Non che me ne importi, ovviamente, ma il mio primo fidanzato me lo aspettavo della mia età, anzi, forse proprio non me lo aspettavo. Non ora.

<<Quando vogliamo uscire?>>, domanda il mio ragazzo ancora segreto al mondo.

<<Quando volete, tanto io sono sempre libera! Invita anche i tuoi compagni, no?>> Sono davvero incuriosita dai suoi amici nonché compagni di band: non so come possano essere, non me li aspetto in un preciso modo ma ho solo un'immagine un po' sfocata di come potrebbe essere il batterista. <<Te Fil se vuoi puoi invitare i tuoi amici, ovviamente!>>, propongo, ma poi mi zitto immediatamente: lui non li ha, gli amici. Ha rinunciato a tutto e tutti per me, questo ragazzo. Gli passo la mano dietro la schiena: <<Valentino! Lui è così carino e mi ci trovo molto bene anche io! Mandagli un messaggio: stasera viene anche lui, punto.>> Tutti ridono per il modo quasi autoritario in cui ho fatto l'offerta.




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