Asciugo l'ultimo piatto e lo ripongo nello scaffale: ci riesce bene il gioco di squadra, soprattutto nelle faccende domestiche, a quanto pare. Chiudo lo sportello e mi lego i capelli, Lorenzo poggia il centrotavola al suo posto, poi entrambi ci blocchiamo e ci sorridiamo, tutto in un silenzio straordinario che lascia spazio solo alle auto che passano fuori ad una velocità che sembra, da qui, tremenda.
<<Allora, abbiamo varie proposte: vedere un film, giocare a giochi da tavolo, fare una partita alla console, ascoltare la stessa canzone a ripetizione...>>, propongo facendo finta di stare a casa mia per animare un po' l'aria. Afferro la sua chitarra classica e, mentre mi guarda con gli occhi grandi e belli che si ritrova, mi siedo in terra levandomi le scarpe e inizio a strusciare il dito sulle corde tese e a sbattere sulla cassa con il dorso della mano: <<Mi ci vedi come chitarrista?>>.
Gattona verso di me con le bretelle a righe che strusciano in terra, mi si posiziona davanti e con quella voce tremendamente calda risponde che si, sarei davvero una chitarrista fantastica. Averlo così vicino mi fa diventare matta, ma provo a non darlo a vedere facendo la vaga e guardandomi attorno, provando, in tutto ciò, anche a regolare il respiro. Mentre mi dà dei baci sulla guancia, afferro il telecomando, ma mi blocca il polso non appena porto il braccio in avanti per accendere la TV; provo a tirarlo via ma non ci riesco, così inizio a morderlo sul polso cercando di non farmi male tra una risata e l'altra a causa del solletico che mi fa. Si mette a cavalcioni sopra di me, poi si piega in avanti e mi bacia ancora e ancora, mentre le nostre mani fanno ancora la lotta per vedere qualcosa in televisione.
<<Lascia il telecomando, per favore.>> Non riuscirò mai ad avere quell'oggetto con la forza, ma se ci provo con le buone, forse, si arrenderà.
<<Altrimenti?>>, mi incalza avvicinandosi al mio collo freddo.
<<Altrimenti... altrimenti non ti parlo più>> Dico la prima cosa che mi passa per la testa: gli potrei dire "Altrimenti ti picchio", ma chi voglio prendere in giro?! <<Dai... Lorenzo...>>, dico con la voce più sensuale che riesca a fare; lascia di colpo la presa, lasciando cadere tutto in terra, ed io gli metto le mani dentro la sua maglietta, posandole sulla schiena.
<<Cosa vuoi fare?>>
<<Voglio un bacio.>>, gli rispondo sicura, così lui mi accontenta di nuovo, facendomi sentire, per l'ennesima volta, le farfalle nello stomaco come la prima volta; allunga le braccia lungo le mie cosce, io le passo sul suo collo, ma d'improvviso un rumore interrompe il momento romantico, tanto che entrambi ci blocchiamo. <<Cos'è stato?>> Qualsiasi cosa sia successa, era davvero inquietante.
Dirigo lo sguardo ai miei piedi e vedo due ragazzi in piedi, lì, proprio davanti ai miei occhi: scatto e lancio un urlo, mentre Lorenzo sobbalza sussurrando un "Oddio" davvero strano; il mio cuore batte all'impazzata, il mio respiro è quasi assente e le mie mani tremano, ma lui non sembra così tanto spaventato in quel secondo che non sembra passare mai. I due ci guardano perplessi: volevano rubare qualcosa e invece hanno trovato casa occupata, con due che stavano un po' troppo accoccolati sul pavimento.
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FanfictionDiana è una ragazza come tante: ama la musica, è una sognatrice e ha sempre qualcosa a cui pensare, che sia sola o in compagnia. Si ritrova a trascorrere le vacanze di Natale a casa di Nicole, sua cugina nonché amica, che abita in una bellissima zo...