23 (Diana)

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<<Devo ammettere che è tremendamente bella!>>

<<Oh, no, che schifo il rock!>>, fa lui ripetendo le parole dette esattamente 3.09 minuti prima.

<<Okay, okay: ho detto una cavolata, va bene?! Anche le persone perfette sbagliano almeno una volta nella vita!>>, scherzo.

<<Scusi, Sua Maestà!>> Accenno ad una risata finta e rimetto da capo il brano, Lorenzo alza le mani al cielo e inizia a tenere il tempo sulla coscia.

Canticchio tra me e me e così fa lui, poi si interrompe: <<Giro in moto?>>

<<Ma si!>>, dico alzandomi per andare verso il guardaroba a prendere un maglione, poi continuo: <<Se ti volti ti ammazzo!>>. Con Filippo non mi sono mai cambiata d'abito, ma se lui non si gira non cambia nulla: non mi vede ed ecco qua. Controllo che non stia guardando per l'ultima volta e alla velocità della luce butto la felpa sul letto e infilo le maniche.

<<Posso?>>

<<Prego.>> Mi do un'occhiata allo specchio e mi dirigo in corridoio; sul muro di fronte alla stanza un post-it: "Non so cosa stiate facendo ma io sono in giro!". Glielo mostro e ridiamo entrambi, ovviamente.

<<Vado a prendere la moto, mi aggiusto un attimo e torno. Te aspetta qui!>>, dice baciandomi sulla fronte.


<<Allora, organizziamoci così: te leggi e io prendo, okay?>> La lista non ha una riga vuota: è tutto scritto con una precisione tremenda, con i puntini sulle "i" pieni di inchiostro e le "g" schiacciate e lunghe.

<<Certo che potevi mettere tutto diviso! Dio, che cosa complicata!>>, dico mettendomi le mani tra i capelli.

<<Non lamentarti, senti!>> Si mette dietro di me e mi stringe forte, per poi iniziare a scorrere il dito sul foglio verde: uova, latte, cioccolata, biscotti, tè, carne, detersivo per piatti, guanti in lattice... detersivo per pavimenti...

<<Uhh, il Signorino lava anche i pavimenti, bene, bene!>>, lo prendo in giro. <<Non ti ci vedo mica a fare le faccende domestiche!>> La mia risata rimbomba in tutto il reparto "Animali domestici" e mi tappo la bocca quando vedo due signori fissarmi. Lorenzo si mette le mani sul viso e fa "no" con il capo. Getto la borsa in terra e lo abbraccio di nuovo, venendo ricambiata: anche quando non fa nulla è comunque adorabile.

<<Scatolette al pesce.>>, gli dico intonando la voce come stessi facendo una domanda.

<<Ehm... si...>> Suona strano anche a lui, evidentemente; circonda con il braccio cinque confezioni al pollo e le butta nel carrello, per poi fare retromarcia e andare al banco della pizza.

<<Tipo?>>

<<Come vuoi...>> Si abbassa e nello stesso momento grido "Zucchine!". Storce gli occhi e scuote per l'ennesima volta la testa, in segno di disperazione, ma so bene che lui si sta divertendo: i suoi occhi sono così belli e raggianti quando è felice.

<<Certo che sei strana, sai?!>>

<<Ah, bene, ha parlato quello che compra le scatolette di pesce al cane!>>, rispondo prontamente.

<<Mi fai morire!>>, mi ride nell'orecchio.


Spazio Scrittrice

Dopo taaanto, taaanto tempo... eccomi qui! Per domani, sia ringraziato il Cielo, non avevamo nulla, così ho subito pensato a voi.

Come state? Io, con grande sorpresa, sono viva nonostante i capitoli di differenti materie da memorizzare (che spettacolo -_-).

Mi raccomando: continuate a leggere e "fatemi pubblicità"!

Ci vediamo presto (spero!). Un bacio a tutte, bellezze!


-Marta-


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