I nostri nasi si sfiorano delicatamente e vedo la sua bocca aprirsi non appena è a circa due centimetri dalla mia; la guardo per qualche istante e poi mi avvicino, ma nel farlo gli tiro uno schiaffo e volto la testa, lasciandolo cadere in avanti.
Luca tossisce forzatamente, mentre tutti continuano a fissarci in un modo inusuale, ovviamente, soprattutto a lui che non fa altro che imitare gli altri ma con me al suo posto.
<<Che cazzo fai?>>, domanda Valentino con un tono quasi arrabbiato <<Vieni un attimo, per favore, Edward?>> Si alza e, scusandosi, entrambi vanno all'ingresso da dove si sente sbattere la porta che lo divide al corridoio.
Io e gli altri due scoppiamo a ridere senza motivo per qualche secondo: <<Non l'ho mai visto reagire così d'impulso, però, il ragazzo, eh!?>>
<<Non ha senso quello che ho fatto...>>, mi rabbuio <<Oddio sono stata solo una stupida!>> Be', effettivamente perché mi sono avvicinata a lui? Non dico che sia tutta mia la colpa, ovviamente, ma solo in parte.
<<Hey, non c'entri nulla tu, è lui che doveva stare fermo!>>, ripete Luca per l'ennesima volta seguendo il tutto con delle parolacce.
Dall'altra stanza provengono delle grida e dei botti più e meno forti: sicuramente staranno prendendo a pugni qualcosa, conoscendo il loro carattere quel poco che basta. Rimaniamo in silenzio per qualche istante, ma non appena sento cadere qualcosa di pesante mi alzo e corro dagli altri due, seguita dai loro amici.
<<Cazz...>> Entrambi voltano la testa con una coordinazione perfetta e si bloccano non appena mi vedono <<Cosa?>>.
<<Mi ero preoccupata a causa della confusione che si sentiva, è tutto okay?>>
<<Si, è tutto okay, tranquilla. Diana, scusami infinitamente: non so che cosa mi sia preso, ma sai come sono fatto e sai anche che mi piaci, quindi non devo poi spiegarti tanto, solo che ovviamente non dovevo piombarti sopra dato che sei impegnata.>> Sicuramente glielo avrà detto Valentino di scusarsi in questo modo, ma mi sta bene, così vado ad abbracciarlo facendo finta di nulla e sorridendogli gentilmente, anche se ovviamente la cosa non può passare inosservata: basterà solo fingere un pochino per poi dimenticare, facile!
Torniamo a sederci e, mentre tutti cercano di tenerci a distanza, continuiamo a guardarci con la coda dell'occhio, anche se questa volta ad insistere sono io: per lui sembra tutto così normale.
Non appena sento la porta chiudersi rimango a fissare la parete bianca e mi chiedo cosa stia facendo Lorenzo dentro di me: ora vorrei davvero averlo accanto, vorrei tanto abbracciarlo.
Mi metto il pigiama, prendo lo smartphone e collego le cuffie professionali di mia cugina, poi cerco una playlist di musica techno e mi infilo sotto le coperte con il buio totale attorno che viene spezzato ogni tanto dalle luci che si vedono passare in strada nonostante le tende chiuse: cosa avrei fatto senza di lui? Cosa sarebbe successo se non l'avessi avuto e avessi baciato Edward, o l'avessi baciato comunque, invece di fermarmi?
Spazio Scrittrice
Pensavate mi fossi dimenticata di voi, eh? Risposta sbagliata: non ho smesso un secondo di pensarvi e di pensare alla storia, solo che il tempo che ho avuto è stato davvero misero, così, invece di postare capitoli di tre righe, ho deciso di farlo tutto insieme in una volta sola... Spero solo che l'attesa sia stata ben ripagata!
Mi scuso davvero moltissimo per aver passato tutto questo tempo lontana, ma davvero ho passato dei giorni pesantissimi e l'unica cosa che vorrei fare ora, oltre a continuare con Frame e con la musica, sarebbe dormire un po' perché ho degli orari davvero pessimi!
Mi raccomando: continuate a seguire la storia e a votare ché è sempre bello aprire l'App e trovare così tante notifiche! Sono fiera di voi,
grazie di cuore.
-Marta-
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Frame
FanfictionDiana è una ragazza come tante: ama la musica, è una sognatrice e ha sempre qualcosa a cui pensare, che sia sola o in compagnia. Si ritrova a trascorrere le vacanze di Natale a casa di Nicole, sua cugina nonché amica, che abita in una bellissima zo...