37 (Diana)

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<<Ti sei divertita con noi?>> Mi sarei aspettata una domanda del genere: tutti la fanno sempre.

<<Certo che si: siete bravissimi e ho riso davvero tanto! Grazie per la mattinata fantastica che mi avete fatto passare, davvero.>>

<<Ma figurati! Per noi è davvero strano avere ragazze lì e, ansi, pensavo ti saresti annoiata a morte!>>

<<Macché!>> Come può pensarlo? Sono quattro tipi davvero forti e poi l'ha visto: non ho smesso di ridere un istante!

Davanti a noi una moto nera rallenta e mi sollevo leggermente dal sedile, posando la mano sul vetro ghiacciato: è Lorenzo. Sul mio viso si fa strada un sorriso ancora più luminoso e non ascolto attentamente Valentino parlare, perché ora vorrei solo scendere e baciarle quel ragazzo sulla due ruote nera a pochi passi da noi. Quando il traffico fluisce e lui si allontana, ritorno con gli occhi sul conducente della macchina, come se nulla fosse successo: non si è accorto di nulla e ne sono felice, perché sarei risultata davvero maleducata ed è una cosa che odio.

<<Lo ami così tanto, vero?>> Le mie supposizioni si infrangono di botto: mi ha visto mentre lo ignoravo per avere i miei occhi solo su Lorenzo, così tossisco per l'imbarazzo e mi sistemo i capelli.

<<Io... si>>, ammetto con voce tremante. Non ho mai detto quelle due parole a nessuno, neanche a dieci anni quando magari era più facile innamorarsi e avere il fidanzatino quindi urlargli "Ti amo" in mezzo alla classe nel giorno di San Valentino... e non riesco a farlo neanche ora, quasi maggiorenne, con un ragazzo davvero fantastico. Mi madre dice che nascondo le emozioni, molti che sono fredda e distaccata quando voglio, ma io so il fatto mio e non riesco a cambiare, anche se mi ci impegnerò al massimo perché, come abbiamo detto con Lorenzo, dobbiamo ricominciare da "Noi". <<Si nota tanto?>>

<<Si. Lo vedo dal modo in cui ne parli, dal modo in cui sorridi, da come ti brillano quei bellissimi occhi che ti ritrovi... vorrei che qualcuna parlasse di me così, ma non per il ragazzo carino o il Valentino che tutti vedono, bensì per quello che sono veramente.>>

Ciò che dice mi lascia spiazzata: lui è così e lo è sempre stato, da quel che mi è stato dato vedere in alcuni anni; lui è il tipo sempre felice, quello che si, se la tira un po', ma non può non starti simpatico; Valentino è il ragazzo da descrivere come ragazzo ideale per molte, è quello di cui tutte si innamorano... ma evidentemente ha bisogno di più attenzioni e più amore, che forse mai nessuno gli ha mai dato stabilmente perché, per quanto sappia, non ha mai avuto una ragazza duratura: <<Me la fai conoscere, questa persona?>>.

<<Vuoi?>>

<<Voglio.>>, rispondo con un sorriso per rassicurarlo, poi mi sporgo in avanti mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada e lo bacio sulla guancia.


<<Fammi sapere, eh?>>

<<Sarà fatto, Sua Maestà!>> Gli tiro l'ennesimo bacio e chiudo la portiera, per poi correre in casa per non bagnarmi.


Spazio Scrittrice

Ed ecco a voi un altro capitolo! In questi giorni i prof. si sono fatti perdonare per tutta la fatica e ci hanno lasciato un po' di tempo libero e io, ovviamente, non ho potuto non dedicarlo a scrivere e alla musica!

Grazie ancora per le visualizzazioni, che stanno quasi per raggiungere i mille: quando sarà, sappiate che festeggerò alla grande con una bella cioccolata calda, ahahahahah! 

Un abbraccio e a presto.

-Marta-


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