Vizio - 2 - Capitolo 4

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"Sai cos'hai fatto?" domanda senza preamboli. Scuoto la testa mentre un micro sorriso si adagia sulle mie labbra.

"Credi sia uno scherzo Sofia?"
Deglutisco inspirando con la bocca: " Non so cosa rispondere" un polpastrello sfiora il mio polpaccio compiendo un cerchio: " Allora te lo chiedo di nuovo, sai cos'hai fatto?" la voce è più ferma: " No, non lo so".

Le vertebre tirano e la posizione comincia a darmi qualche fastidio nel basso ventre.
"Perché sono legata?" chiedo senza ricevere risposta.
Non avendo la vista metto in moto l'udito. Lo sento rovistare nel cassetto alla mia destra. Allungo il collo di qualche centimetro prima che la sua bocca mi ammonisca.

"Stai ferma" dilata tutte le lettere prendendo del tempo.

"Non so cos'ho fatto per meritarmi questo, ti prego Riccardo, spiegami" chiedo delucidazioni divertita.

"Mi hai dato dello stronzo, cara signorina" ridacchio anche se lo smuoversi del mio corpo aumenta la pressione sui polsi: " Te lo sei meritato signorino" ho la voce flebile ma agguerrita: " Ancora? Sei un'insolente. Un'insolente sexy e COMPLETAMENTE nuda ..." sussurra appena avvicinandosi al mio volto.

Sento il suo respiro. Non lo vedo ma lo percepisco. Il sorriso rilassato, gli occhi castani, il suo corpo con gli addominali scolpiti iniziare ad estendersi, la bocca sottile e le sue grandi mani calde.

" Cosa vorresti farmi? Tipo giochi sadomaso?" interessata alla risposta , mi divincolo dal tocco della sue roventi dita: " Parli troppo Sofia" .

Delicatamente appoggia l'indice all'interno della mia bocca, seguendone i contorni, bagnandolo con la mia saliva.
Lo spinge all'interno :" Succhialo"
Eseguo senza fiatare cercando di assecondarlo: " Sai quanto ti amo ma ora non voglio più sentirti fiatare" alza la mia nuca legandomi qualcosa sulla bocca.

Sono immobile, bendata ed ora anche muta.

"Fidati di me" il sussurro è dolce: " Sono Riccardo, l'uomo che ti vuole sposare" batte il cuore all'impazzata dentro alla sua promessa.

Tira le mie gambe verso di sé allungandole lungo le setose lenzuola.

Inizia dalla caviglia, baciandola ad ogni centimetro. Mi mordo le labbra al di sotto del foulard che odora proprio del suo profumo : " Se ti piace, annuisci" e cosi faccio, perché le sue labbra sul mio corpo mi fanno precipitare: " Brava ragazza" e di nuovo inizia la sua risalita ma questa volta il gioco cambia, niente baci, solo la sua lingua che assaggia la mia pelle.

Un brivido mi scuote quando arriva sul ventre. Ancora più avido assapora. Emette qualche mugolio di piacere, mentre la mia voce muore in gola.

Prosegue la corsa con delicatezza. Arriva ai seni che dritti rimangono impazienti , nell'attesa delle sue labbra.

Li divora utilizzando entrambe le mani, lambendoli continuamente.

Il mio corpo non è più in grado di sopportare oltre ma Lui non fa nulla per calmare i miei sensi : " Non ti farò venire ora" arrossisco perché mi ha colta in fallo : " Non mi hai dato tregua in queste settimane . Ti spogliavi e ti rivestivi di fronte ai miei occhi. Sai cosa significa volerti scopare tutti i giorni e non poterlo fare?".

Bofonchio qualcosa d'incomprensibile al suo orecchio ma vorrei dirgli che avrei tanto voluto che lo avesse fatto.

Pizzica il mio addome scivolando tra le mie gambe con le dita, entrando finalmente .

" Oddio Sofia, non pensavo che questa cosa potesse piacerti così tanto" con le labbra sul mio seno e con Lui dentro, arrivo al culmine in pochi secondi senza la sua approvazione.

Respiro affannosamente : " Sei una birichina , avevo detto niente orgasmo". Rilasso i muscoli ma le sue intenzioni sono altre.

"Annuisci se vuoi essere presa" lo faccio immediatamente ma Riccardo non fa nulla.

Muovo il mio corpo tirando i legacci sui polsi, alzo la schiena in cerca di Marni senza trovarlo.

" Non sei stata gentile, anzi, mi hai definito stronzo e per di più non vuoi ascoltarmi. Hai una testolina proprio dura. Cercavo solo di metterti in guardia. Forse ho esagerato ma la mia Sofia ha fatto altrettanto. Quindi, non sono certo che questa sera vorrò fare l'amore con te."

Non so perché ma il suo lato vendicativo mi sta eccitando. Apro di più le gambe sperando che possa cedere in qualche modo: " Eh no signorina. Così giochi in modo scorretto" alzo il ventre mostrandogli ciò che lui venera: " Dai Sofy, sto cercando di fare l'uomo serio" la voce e' rilassata .

Lo immagino passarsi la mano nella barba, in cerca di qualche idea, adagiando poi le dita nei capelli ambrati : " Hai vinto , ma solo questa volta".

La sua voce è vicina ma non riesco a sentire la sua presenza : " Sei pronta amore mio? Non ti darò un attimo di respiro"

Chiede senza attendere risposta.

Le mani si posano sui miei fianchi tirandomi verso di Lui . Il dolore alle mani si fa sentire ma viene subito oscurato dal piacere che grande si spinge in profondità dentro di me. Non mi sono mai sentita così piena di Lui.

Comincia il ritmo che stenta a placarsi. Il suo respiro accelera e vorrei tanto baciarlo. Non termino il pensiero che la sua mano, velocemente, mi rida' la voce.

"Voglio sentirti urlare" come se ci fosse bisogno di chiedermelo: " Voglio scoparti ogni giorno Sofia. Cazzo se lo voglio" con la testa rivolta a Lui lo scongiuro di farlo : " Mi ecciti da morire amore mio. Sei la mia vit ... " la frase si spezza con il piacere che arriva .

Ma non è soddisfatto.

Velocemente mi gira. Il soffio del suo respiro accarezza la mia schiena ma solo per attimo. Di nuovo entra e mi sembra sempre più grande. Spinge facendomi quasi cadere dal sostegno delle mie ginocchia. Con una mano mi ridona equilibrio continuando ad avermi. Ho il corpo in fremito e la mente piena di Riccardo. Urlo la mia gioia ma Lui non si ferma. Spinge baciandomi le spalle. Sento il movimento dei suoi fianchi, della carne abbronzata, del suo caldo ventre.

Distrutto e svuotato mi cinge i seni stringendomi a se' .

Slega le mia mani, togliendomi la benda.

È paonazzo, ma felice. La camera e' la stessa, nulla si trova fuori posto, ma qualcosa e' cambiato.

Lo fisso cercando di capire, e' una sensazione di sollievo ciò che provo, come se un masso si fosse tolto.

Ero inerme, non potevo difendermi ma mi sono fidata, e il buio non mi ha inghiottita. La sua voce mi ha rilassata, ed anche se privata della libertà, niente mi ha scossa. Scruto i suoi occhi castani con un sorriso sincero. Mi ha guarita, inconsapevolmente mi ha fatta arrivare al limite, tenendomi però per mano. Mi domando se ci abbia pensato, se tutto questo era soltanto un modo per ricacciare le mie ansia lontane da Noi.

Accarezza il mio volto baciandomi la fronte. Nessuno dei due ne parla ma sono certa che entrambi sappiamo cos' abbia significato.

Sorride con la luce della luna che ci illumina. Accarezza i miei polsi sfiorandoli con le labbra: " È stato ...." finisco la sua frase senza pensarci: " Fantastico".

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