No - Capitolo 33

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"Borchie e bretelle, è il must have dell'anno" esclama questa frase il commesso  al di là della tenda color ocra, fuori del camerino, mentre tento di entrare in una taglia 44 che mai si potrà inserire in queste curve pronunciate. Tento di dischiudere le mie cosce ma ogni mossa è legata, stretta, non mia.
"Mi creda quando le dico che con dei pantaloni a vita alta ed una camicia ad hoc, il suo seno prenderà una forma elegante" continua a parlare ma la mia mente è concentrata sul tessuto che non si vuole adattare a me: " Non saprei, non mi ci vedo" alzo un poco la voce per farmi sentire: " Si fida di me?" forse dovrei almeno tentare, per lo meno non dovrei dire che questa taglia proprio non mi vuole entrare : " Ok, proviamo, ma mi servirebbe ..." " Certo cara, una mise più comoda" sorrido alla complicità ed alla gentilezza del ragazzo.
Dopo pochi secondi mi viene dato l'abbigliamento che poco mi convince. Sospiro ed inizio dai pantaloni, allacciando la vistosa cerniera in oro sulla schiena. La camicia invece ha dei lacci di seta sul retro con una scollatura prominente nella parte frontale. Il corpo curvy si adatta alla stoffa pregiata, lasciandomi soddisfatta, ma purtroppo, non riesco nemmeno ad arrivare al primo laccio posteriore: " Mi servirebbe una mano" sussurro sperando che Riccardo accorra per aiutarmi quando il commesso, con disinvoltura, si fa spazio nel camerino: " Eccomi" la voce calda mi fa vibrare con le sue dita che stringono la mia schiena. Tira con una forza disumana facendomi perdere il respiro più volte: " Così avra' la vita più stretta" la sua giustificazione continua a stritolarmi il corpo, aggiungendo poi delle bretelle come promesso: " Guardi il décolleté, è uno spettacolo , mi creda" fisso la mia figura allo specchio, effettivamente è più longilinea rispetto a prima, ma sono ancora convinta che non sia adatto alla serata. Esco per farmi ammirare da un Marni pensieroso: " Cosa dici?" chiedo attendendo un suo consiglio: " Che sembri strana, e goffa" stringe le labbra mordendosele.

Rientro scuotendo la testa, con il commesso invadente che nulla dice.

"Vorrei stare sul classico, grazie" Riccardo avra' pensato che non potessi recarmi in nessun modo umanamente possibile , con delle bretelle ad una cena di gala per la presentazione di un nuovo capo d'intimo.

"Credo che questo le possa piacere" la voce sensuale di Marni consiglia un tubino celeste che ildipendente  mi propone sempre nella stessa taglia precedente. La mano si presenta nel piccolo spazio porgendomi il capo: " Emh, non è che esiste anche una misura più larga?" so che non dovrei provare imbarazzo davanti a Riccardo, ma mi ritrovo sempre impacciata quando si tratta di peso o comunque del mio corpo, anche successivamente al suo termine "goffo" : " Certo Signora, ecco a Lei".

Finalmente, nell'abito lungo con corpetto tono su tono, riesco a respirare. Raccolgo sul lato i capelli lunghi rossi, osservandomi allo specchio: " Ti fai vedere ?" chiede Lui con voce impaziente. Un passo verso l'esterno e Riccardo sorride appena  vedendomi: " Ok, lo compriamo, ora andiamo che è tardi" pronuncia questo lasciandomi un pò sgomenta. Rientro rivestendomi nuovamente, porgendo poi alla ragazza della cassa ,l'abito: " Quant'è?" chiede, estraendo la carta di credito: " Sono 1680 sterline" si volta alzando il mento: "Ti serve altro?" il tono acido mi fa scuotere la testa: " No, grazie" pronuncio dimessamente: " Grazie e Buona Giornata" Marni mi passa il sacchetto di cartone appoggiando la sua mano calda sulla mia schiena, accompagnandomi in strada. Sorrido al commesso e siamo ancora all'aria aperta.

" Cosa c'è Riccardo?" cammina senza sfiorarmi: " Niente, è solo che è particolarmente tardi e tu ti sei prolungata per troppo tempo nella scelta, tra due ore inizia il Gran Galà e noi siamo ancora qui" il passo è svelto, e ciò denota che qualcos'altro lo turba:" Mi starai vicino stasera?" una macchina frena di colpo sbandando, facendoci arrestare sul marciapiede, Marni svela una smorfia facendo un bel dito medio al guidatore che lo manda a quel paese alzando il braccio : " Pezzo di merda" sussurra senza rispondere alla mia domanda.


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