Ho appoggiato la testa al finestrino e davanti a me le case sfilano lentamente, ignare di essere spogliate e guardate da ogni passeggero , come donne nelle peggiori vie di Amsterdam.
Il vetro si appanna ad ogni mio respiro più pesante, con Roma che oramai si è già allontanata. Il Sole è ancora alto ed i miei occhi non riescono a raccogliere tutta la luce che questa giornata di Maggio sta regalando.
Sbatto la nuca sulla poltrona piegando la testa verso l'interno della carrozza. Ho intorno a me persone dall'aspetto ordinario che si lasciano coccolare dal cigolio delle rotaie. C'è l'uomo in giacca e cravatta, sensuale nel suo abito fatto su misura. Aderisce al corpo che denota impegno sportivo. Ha il telefono sopra al tavolino ed un quotidiano messo da parte. Lo sguardo è rivolto all'esterno, con il mento sorretto dalla mano destra, fissa lo scorrere del paesaggio scrutando l'infinito, poi muove l'indice massaggiandosi la pelle, sospirando . Nel posto speculare al suo, una donna legge un libro. Piego un poco la testa per poter vedere il titolo .
" Seta" penso subito, notando la copertina. Oriente e scoperte, ottimo compagno di viaggio. La signora corruccia le labbra tirando il colletto della camicia. Credo che sia arrivata al punto in cui il protagonista si dirige da una cortigiana per poter leggere una lettera in giapponese, ne sono più che certa.
Continuo il mio personale giro turistico, soffermandomi sull'ultima persona nella stiva. È una ragazza giovane, fresca nei capelli corvini ma persa nei suoi occhi verdi. Fissa la poltrona vuota da parte a me, dilata le pupille senza togliere lo sguardo. Le nostre iridi si incrociano per qualche secondo, ma lei ritorna poi nei suoi pensieri ed Io nei miei.
Eccoci qui, quattro estranei che condividono per qualche ora il tempo che la vita ci ha messo a disposizione. Non li rivedrò mai più, e forse scesa da questa ferraglia, non me li ricorderò nemmeno, ma adesso mi sembrano più familiari di quanto non lo fossero prima.
Estraggo il telefono per poter far trascorrere il mio ritorno verso casa, il più velocemente possibile.
Nella sezione messaggi, l'ultimo rimane il suo.
Vedo solo quelle due sigle : "R.M." che mi fanno del male.
Dio quanto mi manca, pagherei per risentire le sue mani sulla mia schiena.Sono tentata di scrivergli qualcosa ma ho troppi dubbi. Probabilmente ogni frase o ipotetico approccio risulterebbe fuori luogo. Anche un semplice Come Stai non avrebbe senso. Ma da quando ne ho memoria , so che sbagliare è la mia arte.
Afferro lo smartphone e scrivo :
" Non voglio insistere. Terrò la collana come ricordo. Buona vita anche a te Riccardo, vivila al meglio. Sofy"
Mi batte il cuore e le mani tremano.
Scelta giusta o sbagliata, oramai ho deciso. Rimango ferma sullo schermo che pian piano sfuma nella luminosità, diventando nero. Non uso applicazioni e non so se ora lo abbia già letto.
Mi alzo prendendo la borsa nel reparto bagagli, mettendo il telefono nella tasca interna. Un semplice gesto per i miei compagni di viaggio, ma uno sforzo sovraumano per me che vorrei solo rimanere imbabolata aspettando che Lui mi faccia capire che in fondo mi pensa.
Il carrello degli snack con l'addetto entra nel vagone e la mia golosità si precipita con lo sguardo sulle possibilità d'ingordigia. Gli sorrido indicando qualcosa di estremamente calorico, mi passa lo spuntino prendendo il denaro. Apro la carta ed assaporo ciò che non dovrei mangiare.
"Andrà tutto sui fianchi" penso, con i denti che affondano nella glassa bianca. Appoggio la testa rimuginando sulla mia scelta di poco prima quando sento qualcosa vibrare sopra di me. E, come se una scossa elettrica mi attraversasse il corpo, di scatto mi rialzo agguantando la mia tracolla.
Tasto all'interno finchè lo accalappio e lo schermo mi svela subito la verità.
Mi ha risposto.
" Fammi sapere quando sarai arrivata a Carrara, voglio solo la certezza che tu sia al sicuro, poi non ti disturberò più"
Perchè si sta preoccupando ancora di me?
" Sono sul treno, tra due ore arriverò in stazione"
Inspiro ed espiro, sta tranquilla ragazza, lo ha detto per cortesia, non farci castelli sopra, il vostro è stato un addio non un arrivederci .
"Come ci arrivi a casa?"
Ancora domande, ma voglio stare al suo gioco.
"Viene una persona a prendermi"
Avrei dovuto dire che era mio fratello, ma non voglio tornare ad essere qualcosa per Lui e sopratutto niente che si possa avvicinare a un'amica. Mi hai lasciata Riccardo, non può importarti ancora della mia vita.
"Ok. Sofy, volevo dirti che sono successe delle cose qui a Londra, ma se ti diranno qualcosa, tu non dare peso a niente. Me lo prometti?"
Rimango ammutolita leggendo il messaggio e la mia immaginazione inizia a volare ma allo stesso tempo a precipitare . Cos'è successo a Londra? E chi dovrebbe dirmi qualcosa?!? Poi riguardante quale argomento?
Il battito accelera ed il cuore mi scoppia , il cervello chiede di rimanere calma ma il sangue scorre più copioso nelle vene e tutta la stanza comincia a girare. Se me lo ha detto, di sicuro riguarderà Lui e ... e chi altri? Stringo le nocche e tento una risposta di sole due parole :" Una donna?"
La saliva si prosciuga in poco tempo. Il mio sguardo ritorna verso l'esterno ma i palazzi sono stati sostituiti dalle dolci e serene colline colorate. Gli alberi coronano le pendici ma noi siamo troppo veloci per rendercene conto che la meraviglia sta lì fuori solo per essere vista.
Lo smartphone vibra ma ora non so se desidero leggere la sua risposta, potrebbe darmi il colpo di grazia. Trattengo l'aria nei polmoni e procedo verso la ghigliottina :
"Ci hanno fotografati ma ti giuro su tutto l'amore che provo che non è ciò che sembra"
Mi sale il pianto ma non posso farlo davanti a questa gente. Ingoio le lacrime e cerco logica ma non c'è ! Non c'è ! Quale amore? Quale donna?
Lo smartphone vibra ancora ma rimango fissa sul verde dei campi.
Io Sono come i palazzi, come le primaverili colline: tutti mi vedono ma nessuno si accorge della meraviglia.
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Incanto 2
ChickLitSofia ha trovato la pura felicità . L'eterna sensazione che Riccardo sarà l'uomo della sua vita. Tutto scorre, così come le inevitabili incomprensioni, i ritorni , gli attimi infiniti e gli strazianti addii. Sapresti vivere felice senza colui che a...