Scatto - Capitolo 16

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Mi guarda strizzandomi l'occhio, sorride con gli occhi entrando nei miei.

Sono in piedi al di là dello staff interamente indaffarato nell'ottima riuscita del servizio fotografico.
Le luci sono puntate sopra ad un telo bianco, molte assistenti corrono all'impazzata avvolgendo Riccardo tra trucco ed hairstylist, una donna parla con Lui dandogli direttive per la posa da mantenere, lo sguardo ammaliatore da regalare all'inquadratura e l'aria disinteressata con la quale dovrà osservare la modella.

In un angolo guardo la vita scorrere di fronte a me.

Rimango ferma nel caos che questa moltitudine di persone sta creando. Con indosso i miei jeans strappati sulle ginocchia, la camicia bianca con inserti di perle sulle maniche e la treccia abbellita da un fiocco sulla parte finale, mi sento stranamente rilassata. Sono felice sia perché il suo turno calcistico è arrivato nella pausa natalizia e sia perché , alla fine, abbiamo deciso che domani partiremo per poter tornare in Italia, almeno per una settimana. Ma lo sono anche per le serate d'arte che ripartiranno a Gennaio per un tempo indefinito. Non vedo l'ora d'immergermi nei nuovi quadri che proporrò al mio pubblico sempre più entusiasta. Un Raffaello, un Giorgione o un Canaletto, l'artista italiano è ben apprezzato, ma non mi fermo ai più conosciuti, mi sono spinta più in là, con il Procaccini, il Moretto o il Genovesino, sono così ricca di voglia che riesco a trasmetterla agli inglesi benpensanti che man mano hanno affollato il piccolo bar nella via più lontana dal centro. Riccardo mi sostiene, ed è cambiato, niente litigi, niente musi lunghi, solo la vita che scorre nel benessere che noi stessi gli diamo .

Lo aspetto tutte le sere per cena con la voglia di raccontagli come ho passato la giornata, attendendo che Lui faccia altrettanto. Poi, nelle giornate in cui ho i miei appuntamenti, puntualmente mi accompagna rimanendo sullo sfondo della birreria, sorridendomi ed amandomi. Così ora il mio sostegno si trova qui, con Lui, che nel frattempo si è messo al centro dell'obbiettivo con indosso soltanto gli slip, il brand che deve appunto proporre. È stato talmente truccato da sembrare meno bello di quanto al naturale lo sia. Ma nulla toglie alla perfezione di Riccardo che nudo, con un micro pezzo di tessuto solo sulle parti intime, lascia sempre senza parole.

Mi guarda ancora, alzo il pollice mimando un augurio di buona riuscita. Sgrana le pupille strappandomi un sorriso.

Poi tutti corrono di nuove e lei arriva. Bellissima nella sua aurea angelica.

Gambe lunghe e snelle, labbra color rubino, capelli biondi perfettamente acconciati e fisico messo in risalto da un tubino nero estremamente corto, collegato sul ventre da un sottile strato di seta che copre a stento i piccoli seni.
Se mai avessi pensato che al mondo potesse esistere la mia antagonista a livello fisico, posso ben dire che ora me la sono ritrovata davanti.
Ammicca a Riccardo avvicinandosi, le dita si appoggiano sul suo bicipite, sussurra qualcosa al suo orecchio facendo scaturire una risata dalle labbra del mio uomo. Sono defilata ma abbastanza vicina per poter capire che lei è inglese. Sento la sua voce lambire la pelle di Marni, le sottili labbra si accostano nuovamente a lui sfiorandogli il lobo, mi pare quasi che lo appoggi alla bocca. Lui si allontana impercettibilmente perché sa bene cosa mi stia provocando questa immagine.

Deglutisco ed incasso.

Il fotografo chiede attenzione urlando alla troupe di mettersi al proprio posto. Prima fotografia di Lui con braccia conserte e là top model abbracciata al suo collo, con la testa piegata. Le assistenti sistemato la capigliatura truccando ancora le gote di Lei che pare già infastidita. Al grido del direttore tutti escono dall'inquadratura e lo scatto parte. Il primo di altri dieci. A raffica , il rumore del click , risuona per quasi un minuto. Marni ha uno sguardo magnetico ma il fotografo non è soddisfatto. Indica lui sullo schermo presente sul Pc, annuendo, invece sbuffa quando viene presa in considerazione Lei. Ma non sembra interessare molto, continuando con il servizio. La top model, che sento nominare con il nome di Kristen, sorride ancora all'amore della mia esistenza, non perdendo occasione per sfiorarlo.

Inizia ancora la seduta con una nuova posizione, lui fermo con l'intero fisico messo in primo piano e la ragazza invece con le dita sul petto e le labbra sulla sua guancia. Respiro respiro e ancora.
Riccardo perde un attimo la concentrazione cercando il mio sguardo, ho le mani che tremano perché una delle mie paure è lì che mi fissa. La mia poca sensualità si presenta nella perfezione di Lei che segue gli occhi di Lui, arrivando quindi a me. Ci riflette e capisce chi sono. Sembra felice e la sua guerra personale ha inizio. Ancora più vicina a Marni, apre le labbra baciando la sua pelle, privilegio che dovrebbe essere solo mio. Lo scatto parte con la soddisfazione di tutti i presenti. Tutto continua con Lui che cerca costantemente il mio sguardo, come a dirmi di stare tranquilla, che nulla significa. Ma brucio dentro , sono consumata dalla voglia di riprendermi ciò che è mio. Ma come sempre resto lì, in disparte, ad osservare ancora una stronza che rivendica un territorio non suo.
La terza direttiva riguarda la posizione, lui deve fissare l'obbiettivo con l'indice sulla bocca, lei invece deve tirargli l'elastico degli slip. Dovrebbe essere la parte più simpatica invece si trasforma nel mio Inferno.
Kristen afferra il tessuto tirando, Riccardo è nella posizione dettata, poi come se nulla fosse, le dita di lei fanno ulteriore pressione sull'elastico avvicinando il corpo per poter guardare meglio. Osserva le parti intime che solo io posso vedere mordendosi il labbro, prendendo l'attenzione di Marni che cerca immediatamente me. La scena è talmente surreale da lasciare anche gli assistenti basiti.

Poi rilascia di nuovo i lembi dello slip facendo partire il giusto scatto. Sento un fuoco partirmi dalle punte dei piedi, arrivando fino al cuore. So che a questo punto ciò che mi serve è aria.
Sto per uscire quando il fotografo chiede a Marni cosa sia quella S tatuata: " It is the initial of the name of my future wife" mi volto con gli occhi di tutti puntati su di me: " Is she?" il mio uomo conferma con il direttore che comincia a sorridermi. Si avvicina chiedendomi se può toccarmi. Non capendo bene annuisco mentre mi fa voltare. Scruta il mio corpo facendomi anche piegare il volto: " Curvy" sussurra appena: " Maddy, Susie, come on!!" grida alle assistenti, poi si rivolge a me: " Do you wanna to be a star?" scuoto la testa: " Voi dite ... Sei matta?!?, si che vuoi!" articola la frase in un italiano bizzarro:" Al trucco, immediately! ehm your name?" guardo Riccardo con le donne che mi trascinando nei camerini: " Sofia" soffio al vento il mio nome con il corpo in combustione.

Vengo spogliata e rivestita con un body in pizzo che mette in mostra le parti più carine del mio corpo anche se l'imbarazzo copre ogni possibile idea nel poter accettarmi. I capelli vengono sciolti lasciandoli leggeri sulle mie spalle. Gli occhi truccati di nero, le labbra di rosso, ed i miei in estetismi coperti in modo ineccepibile mi fanno sembrare diversa.
Pronta vengo accompagnata nella stanza di scatto, con Riccardo in trepidante attesa.
Faccio l'ingresso con Marni che sopraggiunge abbracciandomi: " Sei bellissima amore mio" arrossisco tentando di coprirmi: " Sofy, guardami" alzo lo sguardo deglutendo:" Oltre al fatto che sto impazzendo perché ti salterei addosso, amore mio, fallo solo se te la senti".
Bella domanda, non so nemmeno io come ci sono arrivata davanti all'obbiettivo, come posso decidere se sono in grado di fare un servizio fotografico. Annuisco mentre la modella mi guarda, nella stessa posizione in cui mi ritrovavo io prima. L'art director ci richiama ponendoci al centro dello studio. Con le dita tra le mani di Riccardo, ci viene chiesto di rimanere più vicini. Con la mia inesperienza, non sono in grado di rimanere ferma. Lo scatto viene riprovato più volte ma sono troppo imbarazzata e piena di vergogna per essere me stessa e soprattutto disinvolta: " No no no...Sofia! Come on! How much you love this man?!?!? Show me!" grida con le dita di Riccardo che lentamente si posano sulla mia guancia, avvicinando il mio ventre al suo: " Come a casa Sofy, come quando ci siamo solo noi" con il naso sfiora la mia pelle.
Socchiude la labbra prostrandosi sulle mie, assapora con dolcezza facendomi chiudere gli occhi.

Solo noi, il vuoto intorno ed il nostro amore che scalpita: " Kiss your wife, now" grida qualcuno e Lui lo fa con tutto se stesso, avvolgendomi nelle sue calde labbra così familiari, così eternamente mie.
Gusta il mio sapore ed io lo lascio fare perché sono avvolta in tutto il ciclo di leggerezza che mi travolge e mi sconvolge nello stesso tempo.
Ancora su di Lui e Lui ancora su di me. Non riesco ad udire nulla se non il battito del suo cuore che mai smetterà di battere a ritmo del mio, insaziabile e pieno.
Dio se lo amo, voglio essere più di sua moglie, voglio essere la madre dei suoi figli, voglio invecchiare con Marni, desidero Riccardo più del respiro che mi fa sua ogni singola ed unica volta.
Un applauso interrompe il nostro bacio con delle grida d'apprezzamento: " This Is the picture! This Is the Spot!" urla qualcuno. Mi stacco da Lui con fatica e il mio uomo non è da meno: " Sei ... Tutto, Sofy...sei tutto".

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