- Marni- Capitolo 52

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Il velo di cotone bianco le copre parte del corpo sinuoso. Dorme con un braccio verso il mio lato del letto, e l'altro rimane posato sopra al suo ventre nudo. Mi chiedo in che modo possa aver trascorso cosi tanto tempo senza cadere, gravata dal peso di una maternità celata ma estremamente desiderata. L'ho notato da tutti i suoi movimenti, che sono già materni. Bambina , ragazza e poi donna.

Ma lei è la mia Sofia, non posso pormi queste domande senza rispondermi che mia moglie è una donna forte. Lei non lo sa ma il punto nodale del nostro rapporto è sempre stata Lei. Sono immobile di fronte alla sponda del nostro giaciglio, fissandola con intensità.

Le dita sono dolci e si muovono ogni tanto sopra al suo grembo ancora assopito, disegnando  dei cerchi sulla pelle perlacea.

Non sono ancora nati ma Lei tenta già di proteggerli, a modo suo.

L'ho amata e l'ho desiderata più di quanto non avessi fatto nella mia vita.

Ma ho paura. Temo di rovinare ancora qualcosa quando lei si sveglierà . Forse capirà che questo non è il suo posto. Come potrei trattenerla quando l'unica cosa che desidero al mondo è vederla felice.

Lei ed i nostri figli.

Mi vien da sorridere e la gioia si pianta nello stomaco. Diventerò padre di ben due bambini. Sento un calore sprigionarsi dentro al mio corpo che assorbe ogni cellula di Sofia.

Quando l'ho vista, cosi bella e diversa, mi stava per scoppiare il cuore. Era lì, era Lei, ma nel suo ventre c'era altro. Ho chiesto se fossero miei perché il dubbio mi si è insinuato in breve tempo. Lui le era accanto, troppo vicino per non farmi impazzire.

L'amore ti rende furioso, e lei lo ha sempre fatto ancora di più. Ma quando l'ho sentita vicina alle mie labbra, con quel corpo che poco sapeva di Christian ma che tutto aveva di me, ho capito che Lei mi apparteneva come Io appartenevo a Lei.

Credo che abbia scelto me, spero che questo sia il nostro arrivo ed inizio, non una parentesi.

Mi sono sempre chiesto quali siano le radici del mio amore per Lei. Già la prima volta mi sentivo rapito dalla sua mente, ma qui dentro c'è un cuore che esplode ogni volta che mi bacia. E' un sentimento infinito, Io mi sento protetto con lei al fianco, mi sento realizzato, e senza Sofia, nulla avrebbe senso.

Adoro il mio lavoro e forse non ho ancora ben compreso che solo qualche ora fa ho vinto la coppa dei campioni, realizzando i miei sogni di ragazzo, raggiungendo il culmine della mia carriera, ma, mentre tiravo, mentre l'energia si incanalava dentro alle mie gambe e la forza scalpitava nel petto, io immaginavo lei che mi sorrideva, accarezzandosi la pancia.

Immaginavo la mia famiglia, quella che insieme abbiamo costruito, mattone dopo mattone, bacio dopo bacio.

Non so descrivere cosa Sofia scateni in me, perché è un'emozione che ti nasce dal profondo del tuo essere.

Vederla qui, sentirla sulle dita, mi fa sperare che esista qualcosa più alto del materialismo, che Lei sia la ragione che smuove ogni cosa.

Non facevo l'amore da quando Lei stessa si mise a cavalcioni sopra alle mie ginocchia, dentro a quella limousine. Ma prima, quando il suo corpo si contorceva dentro alle mie spinte, ho capito che mai più vorrò sfiorare una donna che non sia Lei. Se nella mia vita mi è stato dato un dono, sono convinto che sia la mia dolce e sensuale Sofia.

Mi avvicino sfiorandole la gota rossa. I capelli ricadono sul cuscino creando delle onde che si alzano e si rilassano con il battito del suo cuore. Con la punta delle dita percorro la superficie del suo essere, scendendo sulle clavicole, proseguendo sopra al suo petto.

Il seno di Sofia è sempre stato prosperoso, ma , dalla prima volta in cui mi si è mostrato, nella mia mente l'ho sempre definito impetuoso, perché in me scatenava una tempesta perfetta. Tondo e sodo, mi faceva sudare finché le mie mani non lo cingevano con passione. Ed adesso si gonfia quando lei chiede aria, ma le mie labbra non rimangono a freno. Arrivo sopra di lei quando le sue palpebre si schiudono cercandomi con gli occhi verdi.

Mi fa perdere il controllo, mi fa andare oltre al ragionato Marni che mette precisione in ogni sfera della sua vita. Ma Sofia, Sofia mi trascina dentro a stessa come un uragano che non si placa ed io non vorrei mai che lo facesse.

Le accarezzo la guancia vicino alle labbra: " Ti amo" le dico baciandola :" Vi Amo" sussurro ancora al suo orecchio. Mi godo il calore della sua pelle mentre mia moglie si avvicina al mio collo, aggrappandosi.
Intreccia le dita sorridendo: " Voglio te Riccardo, per sempre" lo dice con tutta la voce in gola ed io la prendo ancora tra le mani , portando tutti e tre sul mio ventre.

La abbraccio e la stringo forte vicino al cuore.

Chiudo gli occhi e inalo il sapore di Sofia, tremo tra la forza inebriante della sua pelle e l'amore che ci unirà in eterno. Per Sempre mia. Per Sempre suo.

La fronte si adagia sopra di me cercando ancora il sonno, ed io tento di essere il marito che lei si è sempre meritata.

Fedele, maturo e pazzamente perso nelle curve della propria moglie. Perché ora so bene chi sono, conosco me stesso come mai prima.

Mi chiamo Riccardo Marni, ho 29 anni, sono un giocatore di serie A e sono follemente innamorato del mio Incanto d'amore : Sofia.

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