Nostro - Capitolo 15

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7 giorni di pace quotidiana. Il tempo dei litigi è lontano. Ora siamo solo noi.

"Amor mi mosse" potrei citare Dante mentre Marni dorme al mio fianco. Perché è stato proprio quel sentimento a spingermi nuovamente tra le sue braccia. Sfioro le sue mani con le mie, mettendo in contatto la parte di me stessa più vulnerabile , quella  che ho sempre tenuto ben nascosta ma ora è giunto il momento di vivere, più di ogni altra volta in cui me lo sono promessa, devo reagire cominciando con Lui.
Credo che le mie punizioni siano già state eseguite a dovere, che non ci sia altro dolore dopo la nostra più breve ma profonda distanza , unendoci solo a legame, sempre più saldo, dolcemente stabile.
Gli bacio il ciuffo mosso dei capelli arruffati; non se li è ancora tagliati ed i boccoli stanno proseguendo liberi sul suo collo che si muove con il suo cuore. Innalza ed abbassa lo sterno nella tranquillità delle nostre mura, perché questo significa casa, sentirsi liberi e felici in un luogo che rassereni i nervi dopo una lunga giornata. Ed io vorrei che fosse così anche per me, forse dovrò abituarmi, magari il tempo sistemerà questi miei dubbi, ma mi manca il nostro paradiso fiorentino, però so che oramai questa è la via che mi sono scelta. Appoggio la testa da parte alla sua, chiudendo le palpebre. Magari domani saprò apprezzare meglio queste pareti, magari domani potrò essere una persona migliore. Scivolo tra le braccia di Orfeo con queste promesse, più vicina a Riccardo, più lontana dai ricordi.

Mi risveglio con le prime luci dell'alba. Preparo la colazione a Marni canticchiando nella nostra cucina.
Il profumo di brioche appena sfornate giunge immediatamente alle sue narici, così come il suo corpo dietro al mio: " Cosa fa la mia ragazza preferita?" sculetto sopra di lui: " Sto cucinando un delizioso breakfast" ridacchio portando tutto sul bancone:" Oggi cosa devi fare amore mio?" assapora il croissant con una goccia di cioccolato che cade sul suo mento.
La raccolgo con il mio indice, gustandomela:" Allenamenti questa mattina e conferenza nel pomeriggio, sarò a casa per le cinque. Tu?"

Il mio programma è più fitto del suo: " Ora corsetta rigenerante, poi cercherò un corso di yoga insieme anche a delle lezioni d'inglese. Ma prima dovrò contattare Claudio. La serata d'arte  è piaciuta molto. Se mi proponessero un incontro settimanale tu cosa diresti?" mi strizza l'occhio sorseggiando il caffè : " Che sarebbe fantastico" soddisfatta mordo il mio pane al miele: " Ah dimenticavo una cosa!" esclama Riccardo con solo gli slip addosso. Si alza mettendo in mostra il fisico scultorio. Gli addominali con un piccolo ciuffo di peli che gravitano sotto al suo ombelico, così come le V che definite si estendono per tutto il ventre.
Continuo a gustarmi il mio dolce guardando Marni raggiungermi: " Prima degli allenamenti ho una ventina di minuti pregni di coccole" le dita mi afferrano alzandomi dietro alle mie risa compiaciute: " Mangiane pure un altro, ti servono calorie per quello che ti sto per fare cara Sofia".

Corro corro e corro ancora. Sono state due settimane di duro lavoro ma ho rivisto i 65 chili sulla bilancia ed in quel momento la mia goia è stata indescrivibile. Tutte le mattine mi alzo e vado. Saprei oramai dire quali piante siano germogliate in questo freddo inverno, ed in quale giardino , per tutte le volte che ho percorso la stessa strada. In forma smagliante accelero mantenendo il mio battito cardiaco regolare, respiro e riparto. Stesso aggettivo che potrei utilizzare con la mia vita che è di nuovo sul binario esatto. Le mie "NightsofArt" hanno preso piede immediatamente portando gli incontri ad essere bisettimanali, con un pagamento di circa 120 sterline per ogni singola spiegazione. Il corso d'inglese mi ha donato maggior padronanza nella lingua così come quello di yoga mi ha riequilibrato il karma. Le finanze viaggio ed il mio amore per Marni è alle stelle. Vivo per i suoi occhi e lui si esalta nei miei.

Nel mio percorso mattutino puntualmente mi fermo da Claudio, così come oggi, per un sorso d'acqua.
Entro salutando tutti, puntando direttamente verso di Lui. Parliamo dei suoi ultimi travagli amorosi, visto che ha deciso di tornare single, mettendoci d'accordo anche per una serata al cinema. Esco ancora nell'aria pungente che sa oramai di Natale. Oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di lavoro per Marni, poi finalmente staremo insieme, non solo qui ma anche nella nostra bella Italia e che probabilmente andremo dai miei genitori per le feste. Felice decido di raggiungerlo allo stadio, sapendo che poco mi distanzia dal suo centro sportivo. Respiro con tutto il mio corpo curvy che si muove sinuosamente  nei leggings neri.
In lontananza scorgo il palazzetto che cercavo. Con una veloce camminata raggiungo il mio obbiettivo. Un cancello con la scritta LondonOne però mi sbarra la strada. Rimango in fissa sul cartello pensando a come fare per poter entrare. Estraggo il telefono chiamando Riccardo che puntualmente non risponde. Riaggancio con delle macchine sportive che, rallentando, attendono il portone aprirsi.
Una decappottabile blu si arresta al mio fianco come tutte le altre. Una voce mi fa voltare mentre sento il finestrino abbassarsi. Mi volto portando la mia attenzione sull'accento tanto amato:" Tesoro, sei bella da morire, ma non dirlo alla mia ragazza" con ancora le labbra semi aperte, intravedo un volto familiare all'interno dell'auto.
Riccardo , alla guida di un bolide non suo ammicca : " Posso salire uomo bellissimo?" .
Annuisce mentre apro la portiera , infilandomi : " Ma questa macchina?" mi bacia la tempia con estremo amore: " Ti piace?" come non potrebbe: " È fantastica"
"La definirei un piccolo miracolo di meccanica amore mio"
" Ma è ... L'hai comprata?"
" No, certo che no. Non ne abbiamo nemmeno parlato"
" Non credevo che ne avresti discusso con me"
" In che senso? Una macchina nuova è una decisione da parte di entrambi, ricordati la parola nostro"
" La terrò a mente. Quindi di chi è?"
" Me l'ha prestata un giocatore stamattina per poterla provare. Visto che la mia, dopo che qualcuna l'ha lasciata in aereo porto, rimane parcheggiata nel giardino di casa.
Mi sono anche reso conto che chiamare un taxi ogni giorno mi stava cominciando a pensare, pensavo quindi che avremmo potuto acquistarne una nuova...tipo come regalo di Natale" lo ascolto attentamente, adoro far parte delle sue decisioni.
" Ho controllato ieri il nostro conto corrente e credo che possiamo permettercela" effettivamente ieri l'ho fatto veramente ma ancora adesso, a distanza di due mesi, mi sembra strano che tutti i suoi risparmi siano contestati con il mio nome.
Una cifra al di fuori di ogni mio migliore sogno rimaneva eri impressa a saldo sul video del pc. Non avevo mai visto così tanti zeri in tutta la mia vita.
" Per quanto riguarda la casa invece, sappiamo che quella villetta doveva essere solo un punto d'inizio dato che è intestata alla società. Pensavo dunque di andare a vedere qualche attico qui nei dintorni. Tu cosa ne pensi?"
" Rispetto all'inizio ora la sento più nostra ma lo sapevamo effettivamente"
" Però Sofy, noi dovremmo ..."
" Noi dovremmo cosa?"
" Emhm... Noi dovremmo vendere la nostra a Firenze"

Un colpo mi si assesta nella mente: " Non abbiamo alternative?"
" Non c'è più niente che ci leghi a Firenze, dobbiamo ancora farci recapitare le ultime cose, poi tutto, tranne l'auto, sarà qui con noi"
Penso ad ogni singolo momento felice che quella villetta mi ha regalato, con il suo terrazzo, il giardino con il suo albero fiorito: " Ma noi ... noi abbiamo fatto l'amore lì per la prima volta" ammetto che non riesco a cedere al pensiero delle vendita.
" So che tutto grida di noi due li , ma razionalmente non ..."
Mi guarda in cerca di parole che mai mi rincuoreranno : " Dai, vedremo, ne parleremo a casa. Tu invece signorina, cosa ci fai qui così sexy?" alza un sopracciglio insieme agli occhiali da sole: " Volevo salutarti e farti compagnia" sotto un pino, Marni parcheggia : " Resti a pranzo? Gli allenamenti sono finiti, quindi poi sarò libero" entusiasta accetto.

Con il via vai di persone, scendo dall'auto raggiungendo immediatamente Riccardo che mi stringe in un forte abbraccio.
La sua vigorosa stretta mi protrae sul suo corpo di marmo. Il morbido seno si avvicina al suo torace facendomi vibrare l'anima. Ancora oggi, a distanza di mesi, il suo effetto rimane lo stesso del primo giorno.
"Ah Sofy, domani ho il servizio fotografico per quella campagna di intimo. Mi accompagni?"

Bacio le sue labbra bagnate dal mio sapore, ne aveva parlato e sapevo che questo appuntamento sarebbe giunto.

"Certo, cosa dovrai fare?" sbuffa riflettendo.

"Solo qualche foto con una breve intervista per il magazine GW. A dir la verità credevo che la stampa fosse più pressante in Inghilterra invece ci hanno lasciati respirare " anch'io avevo lo stesso timore.
Pensavo di trovarmi tra paparazzi ogni santo giorno, ma, a discapito di ogni pronostico, le riviste di gossip ci hanno lasciato in pace: " Credo che dobbiamo goderci questo momento di relax" .

Marni mi strizza l'occhio: " È una fortuna, credimi. Domani invece desidero che tu mi rimanga accanto. Ti dico già che posero con una modella, probabilmente dovrò abbracciarla" sudo freddo immaginando la scena: " Ma, Sofy, ricordati di Noi due soli" .

Le sue dita si intrecciano con le mie, vedo nei suoi occhi l'infinito che ci siamo sempre promessi:"Nostro, Sofy"
respiro con l'amore in circolo :" Nostro, Riccardo".

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