Marni - Capitolo 41-

2.2K 103 41
                                    

Promettere qualsiasi cosa e non portare a termine nulla.

Mi rigiro nel letto, tra le lenzuola di lino egiziano. Sto sognando oppure sono desto, non ne ho idea ma la mia testa stamane è confusa.

Non ha risposto al mio messaggio, e forse ho perfino sbagliato a scriverlo, ma la lettera che mi è  giunta dalla Banca mi ha fatto infuriare. Sapevo già che ogni mio regalo era stato lasciato nella nostra vecchia casa ma non credevo che avesse lo stomaco di rinunciare anche alla collana.

Non appena il mio Manager mi ha telefonato, ho controllato subito la posta online, ed ecco una comunicazione bancaria dove, con fredezza, mi si diceva che avevo accesso ad una cassetta di sicurezza. Sono corso immediatamente nella filiale di competenza, richiedendo che mi venisse mostrato il contenuto.

Ho aperto la scatola di legno nella camera privata e lì  mi si è palesata la verità. Non voleva più nulla di me, neanche il ricordo di quando eravamo felici. Ho dovuto firmare una montagna di carte ma alla fine gliel'ho spedita a casa. Ero incazzato e deluso, ma cosa pretenevo? Che Lei si aggrappasse alle nostre memorie?

So che è partita, so che è andata a Roma, come mi aveva detto solo qualche settimana prima del nostro litigio. Ho anche ingaggiato un'investigatore per capire se aveva tagliato ogni ponte con questa vita, e cosi è stato. Ha chiuso il conto corrente, e se ne è andata via per sempre.

Ci ho rimuginato per ore e sono arrivato alla conclusione che era il finale in cui speravo in fondo . Non potevo farla soffirire di nuovo e promettergli che sarei cambiato. Ho baciato una donna che non era mia moglie per un'inezia.
L'unica mia alternativa era cacciarla da ciò che è quest'uomo dalle tendenze oscure, più profonde di un pozzo. Mi sono distrutto i pensieri ma ho rinunciato a mia moglie e devo solo evitare di mettermi di nuovo in contatto con lei, ecco quanto.

Mi attorciglio nel letto senza riuscire più a chiudere occhio. Decido che devo alzarmi, anche perché tra un'ora dovrò essere allo stadio. Irrigidisco i muscoli portandomi sulla sponda del materasso. Mi guardo circospetto intorno, questa casa non è per nulla familiare. Il mio compagno di squadra, David, mi ha dato la possibilità di vivere qui con Lui finchè non troverò l'appartamento adatto alle mie esigenze, ma, il fatto è che ogni notte si porta a casa una donna diversa, e la mancanza di routine mi snerva.

Ancora fermo sul materasso, opto per una voce amica, che magari possa rincuorarmi .
Afferro l'iPhone digitando il numero di mio padre: " Ehy Riky! E' da un po' che non ci si sente. Cosa stai facendo?"
" Ti sto telefonando" sono nervoso e non so neppure perché l'ho chiamato: " Beh, Io sono a caccia, sto seguendo una cerva ma non vuole farsi prendere" respiro a fondo perché questo suo hobby non l'ho mai condiviso: " Non potresti lasciar perdere quei poveri animali?" serro la mascella rimanendo sdraiato nelle lenzuola di lino egiziano: " Ascolta un po' figliolo, invece di farmi la ramanzina, dimmi un po' come vanno a te le cose. Non mi chiami mai !Ho visto la partita di Sabato! Sei stato un fenomeno, ma il tuo coach, sa cosa significa averti come punta? Dovresti farti pagare di più!" alzo la schiena appoggiandomi al cuscino: " Direi che mi danno già molto" .
" Vabe, come vuoi. E mia nuora? A quando un'erede?" credo che non fosse possibile darmi un colpo più forte : " Lei ... Noi non ... Ci siamo lasciati, Io l'ho mandata via" inspiro e lui fa altrettanto: " Be', come mai?" non sembra sorpreso: " L'ho allontanata perché non posso e forse non sono in grado di amarla come dovrei" ammissione di colpa ma lui non capirà : "Oh caro figliolo, sei ancora legato all'idea del vero amore? Credo che ciò che potevi darle era molto più di quanto lei potesse avere in tre vite e che doveva solo esserti grata. L'amore è solo una ridicola sensazione passeggera, ciò che più importa è quello che ti circonda " tutto deve essere ricondotto alla parte materiale: " Certo papà, alla fine mi dirai che esistono dei compromessi nelle coppie come la tua relazione con mamma, ho azzeccato?" ridacchia quando sento un colpo secco: " Bravo Sergio! L'hai presa!" la sua voce si sta rivolgendo a qualcuno che è presente con lui a caccia ,poi ritorna al telefono : " Vedi Riccardo, non credo che tu ti sentissi in difetto nell'amore che provavi per Lei. Se l'hai mandata via, forse era perché non l'amavi abbastanza. Scusa ma devo andare ora, ci sentiamo " riattacca con ancora le mie parole ferme in gola.

Incanto 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora