Marni -Capitolo 46 -

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Tiro il bicchere a terra con tutti quei volti che si domandano cosa mi sia preso.

Il rumore del vetro sopra al pavimento mi ricorda quello del suo telefono sopra al parquet. Sempre la mia rabbia e sempre Lei che non gioca secondo le regole. Ma in quel momento mi sbagliavo, Sofia non aveva un altro, l'uomo misterioso che incontrava tutti i giorni era Claudio.

Ma stasera, cazzo, lei sta notte sarà tra le braccia di uno sconociuto, e si è presa anche la briga di chiamarmi per dirmelo. Perché lo ha fatto? Cosa credeva di scatenare in me?

Sono geloso, lo sono da morire, e lei non ha mai fatto niente per placare questo mio istinto. Se potessi volerei immediatamente da Lei, implorandola di non farsi toccare da nessuno.

Immaginare le mani di un essere che le danno piacere od anche solo degli occhi che la possano vedere come solo Io, nella sua vita, sono riuscito a guardarla, mi fanno diventare matto.

Non posso chiamarla e dirle di non uscire, lei si arrabbierebbe ed io non ho nessun diritto di trattenerla.

Deve essere l'estrema soluzione affinchè io debba per forza contattarla.

Mi piego raccogliendo i cocci che la mia rabbia a creato, ed ecco che una scheggia si infila nella mia mano, e dalla pelle il sangue inizia a colare. Lo tampono con la maglietta senza rivolgere la parola a nessuno.

Me ne vado dalla festa della LondonOne , uscendo nella strada soleggiata.

Lo sta facendo per le fotografie? Le avrà già viste?

Devo sapere qualcosa in più altrimenti la finale di Champions sarà un disastro e Dio non voglia che la colpa sia soltanto mia.

Afferro il telefono e mentre mi dirigo verso l'auto che mi sono preso a noleggio, chiamo l'unica persona che può dirmi qualcosa in merito.

" Ciao Riccardo"

"Ciao Carlo,sei a casa?"

"Si, ma ... senti, io non potrei neanche parlarti, me lo ha vietato"

"Sofia non vuole che io e te comunichiamo?"

"No"

"Ah, benissimo! Allora lo faremo"

"Non voglio guai con mia sorella, veramente."

"Nessun guaio, stanne certo . Mi ha chiamato lei prima e mi ha detto che stasera esce, ne sai qualcosa?"

" Mi ha detto che le serviva la mia auto, solo questo"

"Non sai nient'altro? Ti prego, anche solo un dettaglio"

" Riccardo, ti voglio bene come ad un fratello ma dovrei tacere e nemmeno potrei rivolgerti la parola"

" Ti supplico, sto impazzendo, non so nemmeno perché me lo abbia detto"

" So che va a Firenze, ma ti giuro che è l'unica cosa che mi ha riferito"

"Chi potrebbe sapere altro? Ho paura che stia andando con qualcuno per via delle mie fotografie"

" Era turbata per quello ma pare che se lo sia già scordato. E' tutta settimana che è a casa , bè. ... tranne .."

"Tranne?"

"E' uscita sabato scorso con Lucia per un pranzo. Quando è tornata mi ha chiesto delle informazioni in più sui vini, in particolare sul Chianti. Quando le ho domandato il motivo, mi ha detto soltanto che era per un amico, ma non so il nome. E' venuta anche spesso in vigna"

Il vino? Chianti? Cosa sta succedendo ...

" Ti puoi informare senza farti scoprire?"

" Riccardo ... non "

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