Capitolo Quattro

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Sento una leggera luce colpire i miei occhi, il che mi fa girare dall'altro lato del mio letto, dando le spalle a questa fonte di "disturbo" per il mio sonno.

Stringo a me il cuscino, tirandomi addosso il lenzuolo, ma ad un tratto, sento una caloria pervadermi e apro gli occhi di scatto, buttando via il lenzuolo.

Sono letteralmente in una pozza di sudore.

"Mamma mia, devo assolutamente prendere un ventilatore.." sussurro a me stessa, sventolandomi una mano davanti.

Delle forti risate giungono alle mie orecchie e questo mi fa sorridere. Non mi ero mai svegliata in modo così allegro, qui in Sicilia è tutto un altro mondo. E' tutto più gioioso.

Oddio è vero, oggi è la mia prima mattina ufficiale in Sicilia.

Mi alzo dal letto con un sorrisone e pian piano mi dirigo verso la cucina, ravvivandomi i capelli che sicuramente, saranno un disastro.

"Buongiorno nonni." dico arrivando in cucina e dando un bacio a ciascuno di loro.

"Dormito bene curù?" domanda mio nonno.

"Ho dormito benissimo, l'unica cosa è che non sono abituata a questo caldo.."

"Tranquilla questa sera mettiamo il ventilatore, effettivamente questa notte ha fatto più caldo." dice mia nonna per poi continuare.. "Cosa vuoi per colazione?"

Noto che sul tavolo c'era di tutto e di più, sembrava avessero comprato un intero supermercato.

"Ehm... io.. ecco.. solitamente non faccio colazione."

Ad un tratto mio nonno tossisce allontanando dalle labbra la tazzina di caffè guardandomi sconvolta.

"Scherzi vero? Ha manciari, si addipiruta!" (Scherzi vero? Devi mangiare, sei magrissima!)

Scoppio a ridere. Un dato di fatto è che per i miei nonni sarò sempre magrissima.

"Tesoro anche una brioscina la devi mangiare, su.." dice mia nonna supplicante.

"Va bene, mi faccio un pochino di toast con la nutella." dico notando quel bellissimo vasetto. Sento l'acquolina salire in bocca.

Vedo i miei nonni sorridere contenti, e così inizio a fare colazione parlando del più e del meno con loro.

Dopo la colazione mi vado a fare una bellissima doccia rilassante, e quando esco indosso un pantaloncino di tuta rosso ed un top bianco. Lego i capelli bagnati in uno chignon mal fatto e mi dirigo in salotto trovando mia nonna al telefono.

Appena mi vede mi fa segno di avvicinarmi a lei e così mi siedo sul divano.

Quanti ricordi affiorano sedendomi: da piccolina toglievo i cuscinoni e cercavo di farmi una capanna. Sorrido accarezzando il divano e mia nonna nello stesso momento chiude la chiamata.

"Era la mamma, amore."

Mi volto a guardarla sorridendo. "E che ha detto?"

"Bah nulla di che, lo sai che tua mamma è tragica: stai attenta di qua, occhio se si fa male, occhio ai motori che passano vicino ad Aurora, alle macchine, ai morsi delle api.." dice elencando il tutto in modo tragico per poi voltarsi a guardarmi negli occhi.

Ad un tratto, scoppiamo entrambe a ridere e all'unisono diciamo: "Non cambierà mai."

"Comunque Aurora cara, fai pur sempre attenzione eh. Ormai sei una giovane e bellissima donna, ma le raccomandazioni non ignorarle mai." Dice la mia nonnina accarezzandomi la guancia.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora