Capitolo Trentotto

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Dal capitolo precedente...

"Numero sconosciuto?" sussurro fra me e me. "Pronto?" dico con massima serietà.

"Si pronto, parlo con la signorina Cassandra?" chiede una voce molto strana dall'altro capo del telefono.

"Si sono io, con chi parlo scusi?" chiedo io visibilmente confusa.

"Non importa con chi sta parlando, la cosa che importa è una sola.." dice sempre questa voce strana, un po' come un qualcuno con un raffreddore cronico.

"Mh.. forza mi dica e così chiudiamo in fretta questa pagliacciata.." dico io annoiata guardandomi le unghie.

"..ti amo." sussurra adesso un voce che riconoscerei fra mille.

E a quelle parole, a quelle due dolcissime parole, sento il cuore scaldarsi.

"Amore mio.." dico con un sorriso smagliante ed un po' emozionato. "Come stai? Ma dove sei stato? Oh cielo mi manchi da morire.." inizio a parlare io.

Sento la sua risata dall'altro capo del telefono. "Sto bene amore, sto bene. Perdona la mia lunga assenza, ma sono stato più che impegnato. Ma nonostante tutto, non ho mai, e dico mai, smesso di pensarti. Mi manchi anche tu." dice sospirando ed io sento le lacrime salire agli occhi.

"Quando torni?" chiedo io con la voce rotta.

E dall'altro capo del telefono sento un sospiro pesante, per poi sentire qualcuno chiamarlo. "Ascoltami, ho poco tempo per parlare. Promettimi che sarai forte, io non mancherò per molto altro tempo ancora, va bene?" mi chiede ed io annuisco come se lui potesse vedermi. "Fai la brava bimba, promettimelo. E non smettere mai d'amarmi."

Sorrido, un sorriso emozionato, un sorriso colmo d'amore.

"Mai. Non potrei mai smettere d'amarti." dico con la massima sicurezza.

"Perfetto piccola, adesso vado. Salutami a tutti va bene? Dai un bacione a mamma, Nina e papà. E saluta i tuoi genitori ed i nonni." dice velocemente. "Ti amo nica mia.."

"Anche io ti amo Ignazio.."

E dopo queste parole, termina la chiamata, ed io sento come se mi mancasse il terreno sotto i piedi. Crollo per terra, in un pianto profondo e forte. Inizio a singhiozzare fra le mille lacrime, e non mi rendo assolutamente conto che i miei singhiozzi sono talmente forti da attirare l'attenzione di qualcuno.

Infatti, solo quando due braccia mi stringono in un dolce e fraterno abbraccio capisco di chi si tratta.

"Nina.." sussurro io, per poi buttarmi in lacrime fra le sue braccia.

"Sssh.. ti prego tesoro non fare così, mi si spezza il cuore.." dice accarezzandomi i capelli.

"Oh Nina mi manca da morire." dico non riuscendo a fermare i singhiozzi.

Ma ad un tratto, sento un rumore, come se qualcuno tirasse su con il naso e poi, la stretta farsi più forte.

"Manca anche a me, credimi.. da morire." dice con la voce un po' incrinata.

E di li, capisco che anche lei, stava piangendo.
Così, dopo questo piccolo momento di sconforto, ci tiriamo entrambe su dal pavimento, asciugandoci le lacrime e, mano nella mano come solo due 'sorelle' possono fare, ci dirigiamo nuovamente verso la pizzeria, cercando di mantenere il nostro spirito forte e positivo.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora