Capitolo Ventiquattro

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Dal capitolo precedente...

"Allora andiamo?" chiedo ad Ignazio piuttosto imbarazzata, dopo che sua sorella se ne è andata.

"Certo nica, ma prima.." dice tirandomi a se, rubandomi un bacio a fior di labbra. "Comunque non ti preoccupare, continueremo il nostro discorso nel pomeriggio. Ti porto a fare un giro in vespa." mi dice Ignazio, e dentro me, mi sento felicissima.

"E' il nostro primo appuntamento?" gli chiedo ridendo.

"Diciamo di si dai." risponde in modo piuttosto divertito.

E con questa risposta che mi fa sorridere più di prima, usciamo dallo studio di Ignazio dirigendoci verso l'entrata di casa sua.

Potevo mai immaginare che stavo per svoltare l'angolo che mi avrebbe cambiato per sempre la vita, più di quanto non lo fosse già?

Il pomeriggio...

"Pensavo te ne fossi pentita di questo nostro 'primo appuntamento' cara Aurora." dice Ignazio quando arrivo proprio di fronte a lui, porgendomi il casco.

"Ma che spiritoso, giusto il tempo di cambiarmi ci sono stata!" dico divertita, indossando l'oggetto portomi dal ragazzo davanti a me.

E' sulla sua amata vespa azzurrina, ed il suo sorriso è qualcosa di unico. I suoi occhi brillano.

"Allora bella donzella, ce la fai a salire su?" mi chiede voltandosi un po', per vedere me, salire sulla sua vespa.

"Ma ti pare che non sono mai salita su un motore?" chiedo ridendo e picchettandogli il casco.

Vedo dallo specchietto che mi fa una linguaccia divertito e pochi secondi dopo, mette in moto. Istintivamente, appena partiamo, porto le braccia attorno al suo busto reggendomi e Ignazio dolcemente, posa una sua mano sulla mia.

"Ti porto in un posto bellissimo, fidati di me." mi dice dolcemente, ed io, annuisco poggiando la mia testa sulla sua spalla.

Vedo la natura sfrecciare veloce attorno a noi, il vento caldo di inizio settembre colpisce i nostri visi. Percorriamo quella famosa strada per arrivare al centro di Marsala e di li, inizia la vita. Ignazio supera alcune macchine e ad ogni semaforo verde, lui sfreccia via senza avvisarmi ed io naturalmente mi aggrappo più forte a lui. Lo vedo che ride, ride spensierato ed io, rido con lui. Dopo quasi quindici minuti di viaggio, vedo in lontananza una piccola baia: siamo al lungo mare.

Guardo il panorama veramente estasiata e Ignazio pochi secondi dopo, ferma la sua vespa parcheggiandosi vicino al marciapiede, nell'apposito parcheggio. Scendo lentamente sganciando il casco, per poi porgerlo al ragazzo dietro di me.

Il mio sguardo è rapito dal mare dorato.

Ignazio mi fa un piccolo fischio ed io mi giro sorridendogli: guarda in modo dolce ed io mi volto imbarazzata avanzando fino alla spiaggia, sedendomi poi sul muretto che separa marciapiede da sabbia.

"Allora piccola, piaciuto il giretto in vespa?" mi chiede affiancandomi, poggiando i suoi gomiti sul muretto dove io sono seduta.

Lo guardo, e i raggi del sole, illuminano la sua pelle leggermente dorata, facendolo sembrare più bello di quanto già non lo sia. Istintivamente, gli tiro indietro una ciocca di capelli del su ciuffo, cadutogli sugli occhi con la leggere brezza.

A quel contatto, alza gli occhi su di me ed io, mi sento così vulnerabile, mi sento.. intrappolata in lui. Lo vedo che pian piano, alza il suo viso, avvicinandolo sempre più a me ma.. ad un tratto, mi risveglio da quel mio stato ipnotico.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora