Verona. Lunedì, 21 Settembre. Ore 12:38 p.m. Gianluca...
Il giorno tanto atteso, è finalmente arrivato.
Oggi registreremo il nostro concerto più importante, quello che racconterà di tutti i nostri più grandi successi, quello che racconta della nostra 'avventura straordinaria'. Da dove appunto prende il nome l'evento.
"Gianluca?"
Sento chiamare da una voce familiare, e lentamente mi giro con un sorriso un po' teso.
"Dimmi amore.."
Vedo che mi sorride, dolcemente. La mia Martina, quanto la amo.
Anche oggi è qui al mio fianco, a supportarmi in questo evento così importante per me."La tua mamma mi ha detto che non devi dimenticarti di mettere dei vestiti da ricambio nel borsone per le prove ed il fine serata, mentre i tre completi nelle apposite grucce ognuna con il proprio sacco contenitore." spiega la mia dolce metà.
Mi avvicino piano a lei, con le braccia aperte, per poi abbracciarla forte e stamparle un tenero bacio sulle labbra.
"Grazie angelo mio." sussurro al suo orecchio, notando il rossore farsi spazio sulle sue guance.
"Dovere.." dice imbarazzata mettendosi i capelli dietro le orecchie.
"Sai, solitamente dovrebbe essere il sole, quello rosso, non la luna." dico prendendola in giro.
La sua risata, è seguita da una piccola sberla dietro la mia nuca. "Che scemo che sei." dice teneramente, per poi farsi un po' seria. "Come ti senti?" sussurra carezzandomi la guancia e parte dei capelli che permetto solo a lei di toccare.
"Mi sento bene dai.." dico sorridendo. Ma la sua espressione, è di chi non ci crede poi tanto.
"Gianluca.. dimmi la verità. Cosa c'è che non va?" continua stringendo forte le mie mani fra le sue.
Lentamente, la trascino con me nella veranda della mia camera, e ci sediamo nel divanetto di vimini, facendole poggiare la testa sulle mie gambe, mentre le carezzo i capelli.
"Non c'è qualcosa di particolarmente rilevante. Solo che l'ansia è incredibile. Non mi sono mai sentito così.." spiego lentamente, per poi guardarla negli occhi. Il suo sguardo è corrucciato.
"In che senso Gian?" chiede togliendomi poi un ciglio da sotto l'occhio che mi dava fastidio.
Sospiro pesantemente, buttando la testa indietro e guardando il cielo limpido.
"Ho paura di dimenticare le parole, o di prendere qualche nota sbagliata e.." ma la sua dolce voce mi interrompe. La vedo alzarsi di scatto dalle mie gambe.
"Ma che cosa stai blaterando? Tu sei Gianluca Ginoble, è impossibile ti scordi le parole di canzoni che hai cantato milioni di volte." dice con fare ovvio.
Sorrido per la sua ingenuità. "Amore, avrai pure ragione ma.. l'emozione gioca brutti scherzi.." dico affranto, ricordando di quando Ignazio mi salvo dal mio momento di amnesia in un concerto di anni addietro in America.
Ad un tratto, sento le sue mani prendere il mio viso, e costringermi a guardarla fisso negli occhi.
"Che l'emozione ci sia, è più che giusto. E' un grande evento per te ed i ragazzi ma.. ricordati che se dovessi avere dei dubbi, un momento di incertezza o paura.." dice dolcemente, per poi lasciarmi un tenero bacio sulle labbra. "I miei occhi saranno sempre su di te. Ti basta guardare la platea, per trovarmi ed avere il coraggio che ti serve per continuare." conclude con occhi lucidi.
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L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017
FanfictionNella vita, capita di incontrare persone sbagliate, persone che inizialmente sembrano angeli scesi in terra, ma in realtà non lo sono proprio. Persone che ti porteranno ad indossare una corazza, e a non farti più credere all'amore e nell'amicizia. ...