Capitolo Sei

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"Buongiorno nonna." Dico abbracciandola da dietro e lasciandole un dolce bacio sulla guancia. "Il nonno?"

"Buongiorno a te tesoro, il nonno sta piantando il basilico in giardino. Ma come mai già sei pronta per uscire? Non fai colazione con noi?"

"Oggi no nonna, voglio uscire un pochino e fare un giro turistico per la città. Vediamo se il nonno mi presta la macchina."

Ebbene si, un nuovo giorno è arrivato ed io sono più carica che mai. Dopo che ieri sera ho scoperto che Ignazio Boschetto, componente del trio "Il Volo", è il vicino di casa dei miei nonni da un vita, che è stato quello che mi ha colpito con la palla, e ci sono pure andata a mangiare a casa e ci ho stretto amicizia beh, è normale sentirsi bene no?

Ridacchio al pensiero e mi chiedo che cosa stia facendo il signorino dall'altra parte del muricciolo d'erba.

Vedo mia nonna guardarmi e poi sorridere.

"Ti sei divertita ieri vero? Con Ignazio intendo.."

Sputo l'acqua che avevo appena bevuto dal bicchiere. "Che intendi nonna?"

"Beh, vedevo che eri felice. Sei un libero aperto per me."

Sorrido a mia nonna, quanto è vero. Ero così felice ieri sera, anche se abbastanza imbarazzata al tempo stesso.

"E' vero nonna, ero felice. Adesso però vado a contrattare con il nonno. A più tardi."

Sorrido a mia nonna, ed esco dall'appartamento, girando l'angolo e dirigendomi verso l'orto. Quando arrivo da mio nonno, lo vedo che si sta pulendo le mani e mi sorride dolcemente dandomi il buongiorno.

"Nonno avrei un favore da chiederti.."

"Dimmi." mi dice sorridente, facendomi sedere nella panchina posta di fronte l'orto.

"Siccome mi piacerebbe uscire, non è che.." vengo interrotta.

Delle chiavi scintillanti mi si parano davanti.

"Queste sono le chiavi della macchina, ho fatto il pieno ieri quindi puoi camminare quanto vuoi. Mi raccomando Aurora, occhio a non perderti." ridacchia. "Comunque avevo intenzione già io di darti le chiavi, non puoi stare mica chiusa dentro."

Abbraccio di slancio a mio nonno ringraziandolo e dopo averlo salutato, mi dirigo verso il cancello, sistemandomi in spalla la borsa.

Apro il cancello, e quando esco mi dirigo sul ciglio del muretto, dove c'è la macchina del nonno parcheggiata. Ho le mani che mi tremano, insomma, avere fra le mani una macchina non tua, è sempre ansioso. Mentre che apro la portiera della macchina, sento qualcosa, toccarmi i fianchi, ed io sobbalzo e lancio un urlo fortissimo. Mi giro di scatto preparandomi a schiaffeggiare chiunque sia, ma quando mi volto la mia mano viene bloccata da una forte presa e due occhi color cioccolato mi si parano davanti abbastanza divertiti.

"Ou ou ou! Piano con le mani bedda mia!" dice Ignazio ridendosela.

"No ma dico, sei scemo o cosa? Mi hai fatto prendere un infarto!!" gli urlo in faccia arrabbiata "E come se non bastasse stavo per schiaffeggiarti. Insomma, sarebbe stata una dolce vendetta nei tuoi confronti e nei confronti della palla. Anzi, spero ti si sia bucata!" dico guardandolo male.

"No gioia, la palla è ancora intatta." dice ridendo divertito e lasciandomi il polso. "Buongiorno Aurora, che stavi facendo?"

Lo guardo un po' divertita. "Buongiorno Ignazio. Ma sai, volevo entrare in macchina per andarmi a fare una passeggiata anche se non so le strade, ma poi è arrivato un certo intelligentone che mi ha fatto prendere un infarto. Lo conosci?"

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora