Capitolo Tredici

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Sono circa le tre e mezzo del pomeriggio, ed io ho da poco finito di fare la doccia.

Sono emozionatissima al sol pensiero d'uscire con Ignazio per un intero pomeriggio, chissà dove mi vuole portare... Come suggerito da lui, mi vesto comoda, mettendomi un semplice jeans ed una maglia bianca a tre quarti di manica, in quanto magari avrebbe potuto far fresco al tramonto. Metto delle semplici ballerine nere e lascio i capelli naturali. Infine mi trucco leggermente e mi guardo allo specchio: sono pronta. Prendo la mia borsa mettendo l'essenziale e quando guardo l'orologio della mia camera sono già le quattro meno dieci.

Prima d'uscire, prendo una giacchettina e la piego mettendola in borsa per poi dirigermi in cucina da mia nonna.

"Ehi nonna, che fai?"

Mia nonna alza lo sguardo e quando mi vede mi guarda inclinando la testa da un lato.

"Dove devi andare a quest'ora?"

"Ignazio mi ha mandato un messaggio dicendomi che mi avrebbe portato a fare una passeggiata e beh, ancora Marsala non l'ho vista tutta quindi.. non vedo l'ora."

Mia nonna mi guarda facendomi un sorrisino di chi la sa lunga e poi posa il piatto appena asciugato nello sportello.

"Siamo sicuri che ad Agrigento non sia successo nulla, Aurora Maria?"

Sento il sangue gelarsi nelle vene, è raro quando mia nonna mi chiama per nome intero, e quando lo fa è perché vede qualcosa che non la convince in me. Quasi come un flashback, la mia mente mi riporta a quel momento di ieri sera, alla vicinanza fra noi due.. Basta non devo pensarci, non è successo nulla.

"Oh andiamo nonna, che cosa sarebbe dovuto accader..." per fortuna il campanello mi salva e così do un bacio sulla guancia a mia nonna salutandola, che mi guarda ridendo con il mattarello in mano, pronta sicuramente per fare dei biscotti ottimi.

Corro in salotto ed apro la porta, e davanti il cancello vedo Ignazio in un completo jeans, maglia e scarpe total black.

"Buon pomeriggio Boschetto, ma che siamo belli in total black." dico avvicinandomi a lui e lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.

Sento le sue braccia circondarmi le spalle e lasciarmi un bacio sulla tempia.

"Gentilissima mia cara, ma tu mi batti, sei stupenda. Allora, pronta per una bella passeggiatina?"

Annuisco come una bimba e lui mi accarezza la guancia sorridendo, per poi farmi entrare in macchina e partire. Dopo cinque minuti, ed una lunghissima decisione su quale genere musicale ascoltare, lo guardo.

"Allora, dove mi stai portando? Un giretto panoramico per Marsala?" chiedo poggiando la testa nello schienale della macchina: è veramente comoda.

"Eh tesoro mio, questa è una sorpresa, ma ti dico solamente che ti farò conoscere qualcuno di veramente, veramente speciale per me."

Lo guardo sorpresa, pensavo di conoscere ormai tutti, ma evidentemente mi sbagliavo.

"Magari è la fidanzata.." punzecchia la mia coscienza, ma io lascio correre.

"Non vedo l'ora di conoscerlo, o conoscerla. Spero sia simpatico questo qualcuno di speciale.."

"Fidati piccola, te ne innamorerai."

Lo guardo sorpresa. "Oh bene, se lo dici tu ci credo."

Vedo che sorride, per poi cambiare la marcia. Una cosa che mi ha sempre attratto molto degli uomini, è il modo in cui portano la macchina. Il loro sguardo attento, le varie posizioni che assumono quando portano l'auto.. è un qualcosa che mi affascina, e lui beh, lui ha classe nel portare l'auto.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora