Capitolo Trentasei

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Dal capitolo precedente, Aurora...

"Aurora? Ci sei?"

Sento la voce di Ignazio richiamare la mia attenzione.

"Si amore, perdonami.. ero sovrappensiero." ammetto guardandolo.

"Che dici, ne hai fame?" chiede sull'uscio della sua porta ed io annuisco.

Così mi tende la mano e insieme ci dirigiamo in cucina.

Ma non sapevamo che una volta arrivati a fare colazione, ci sarebbe stata una piccola sorpresa attinente ad un avvenimento cui avevo totalmente dimenticato.

Attraversiamo quel corridoio mano nella mano ma, prima di arrivare in prossimità della cucina, Ignazio mi attira a se stampandomi un bacetto all'angolo della bocca.

Sorrido innamorata e poi lo vedo entrare in cucina, e a mia volta lo seguo.

"Buongiorno famiglia." urla.

"Ignà, mannaggia a tia, un corpu di sali mi facisti veniri." (Ignà, mannaggia a te, mi hai fatto prendere uno spavento enorme.) lo rimprovera bonariamente Vito in quanto poveretto si è veramente spaventato.

Rido silenziosamente, cercando di contenermi più possibile. E così sbuco pian piano da dietro la schiena di Ignazio che mi ha totalmente coperta. Mi sento una gnoma certe volte in confronto a lui.

"Buongiorno.." annuncio spostandomi da dietro il ragazzo, e sento tutti gli occhi su di me.

Vito è seduto al tavolo, Nina che sta entrando dalla porta che conduce al giardino mi sorride, e Caterina è ai fornelli. Ignazio invece inizia a prendere posto a tavola.

"Buongiorno cara, hai dormito bene?" chiede Caterina guardandomi, per poi venirmi incontro abbracciandomi e lasciandomi un bacetto sulla guancia.

La stringo a mia volta e poi la guardo un po' in imbarazzo.

"Ehm.. io.. si, ho dormito bene. Anzi, ci tengo a ringraziarvi per l'ospitalità. Adesso prendo le mie cose e vado, è giusto che mi faccia una doccia e tolgo il disturbo.." dico cordialmente con un sorriso sincero, non volendo approfittare della loro bontà.

"Ma che cosa stai dicendo cara? Scherzi spero.." dice sconvolta Caterina. "Non se ne parla proprio, tu resti sennò mi arrabbio eh." conclude puntandomi il cucchiaio contro.

"Ma io.." inizio timidamente.

"Ma come Aurò, Ignazio ha detto rimanevi a colazione.." esclama Nina con un verso di lamento e faccia da cucciolo.

"Si ma insom.." ma non riesco a finire che sento due mani poggiarsi sulle mie spalle.

Mi volto e dietro di me noto Vito sorridermi per poi guidarmi verso la sedia al suo fianco. Arrivati la sposta facendomi segno d'accomodarmi.

"Non accetto un no." dice in modo deciso ma cordiale ed io non posso far altro che sorridere e dire un imbarazzato 'grazie'.

Adesso capisco da dove Ignazio ha ereditato il suo atteggiamento da 'non ammetto repliche'.

"Buona colazione." mi dice Vito sedendosi a capotavola e quindi al mio fianco, passandomi subito dopo del caffè che accetto di buon grado.

E così, un volta che tutto è pronto, iniziamo a fare colazione parlando del più e del meno, come della serata bellissima che hanno passato Caterina e Vito con i miei genitori, della serata stancante di Nina in pizzeria, e della nostra serata piuttosto rilassante davanti la tv.

"L'abbiamo visto che vi siete rilassati." esclama ridendo Caterina, facendomi arrossire. "Spero che l'orso al tuo fianco non abbia russato, gli avevo detto di dormire in salotto proprio per non disturbarti e non darti fastidio mentre dormivi." conclude la donna, spalmandosi della marmellata sul toast per poi addentarlo.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora