Capitolo Quattordici

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Dal capitolo precedente...

Lentamente faccio peso sulla gamba sinistra, cercando di tenere l'equilibrio sulla staffa, ma un movimento inaspettato di Otello mi fa perdere l'equilibrio e...

"Attenta!!" urla Ignazio.

La sua voce mi arriva diritta al cervello e al cuore, e istintivamente, chiudo gli occhi preparandomi ad un forte impatto con il suolo ma.. questo non accade.

"Oddio Aurora stai bene?"

Sento i brividi percorrermi tutto il corpo, la sua voce ed il suo respiro caldo fin troppo vicini, le sue mani e le sue braccia stringermi forte il corpo. Sento di star tremando, e la sua stretta si intensifica. Avverto un senso di protezione fra le sue braccia, e la sensazione è magnifica, non l'avevo mai provata, o almeno, non così intensamente.

Lentamente apro gli occhi, e con mia sorpresa mi ritrovo a pochi millimetri di distanza da lui. Cerco di capire la situazione e mi rendo conto che sono distesa su Ignazio che a sua volta è disteso sull'erba. Sento che mi fa scivolare lentamente al suo fianco, tenendomi sempre stretta al suo corpo.. lui è quasi sopra di me, ed il suo fiato leggero arriva dritto sulle mie labbra facendomi tremare ulteriormente.

Siamo occhi dentro occhi, fiato contro fiato, cuore contro cuore..

Dentro di me, sento un nodo allo stomaco: cosa mi sta prendendo? E' la seconda volta che capita una sensazione simile..

"Stai bene? Che spavento che mi hai fatto prendere.." dice Ignazio guardandomi attentamente.

Lo guardo, fisso negli occhi. Non so se piangere o ridere. "Sto bene Ignà, sto bene.. grazie.."

"Menomale piccola, che spavento.. Ti ho vista volare giù da Otello e.. santo cielo che spavento.." dice affondando la sua testa nel mio collo.

Istintivamente lo abbraccio chiudendo gli occhi, e lo stringo forte a me e portando una mano fra i suoi capelli e accarezzandoli lentamente. Stiamo così, stretti l'uno all'altra. Lentamente scendo con le dita della mano verso il suo collo continuando le carezze.

"Aurora.. li no.." mi sussurra sul collo Ignazio facendomi salire i brividi.

Istintivamente sentendomi solleticare, alzo la spalla voltandomi nella direzione colpita e..

Nello stesso istante, Ignazio...

"Aurora.. li no.." le sussurro piano, tenendo le labbra attaccate al suo collo, mentre sento che le sue dita finiscono sul mio punto debole.

Sono sdraiato su un fianco, quasi su Aurora, e la mia testa è poggiata fra il suo collo e la sua spalla. Mi piace respirare il suo profumo, è buono e mi tranquillizza. Per non parlare di quando mi accarezza i capelli... mi fa letteralmente impazzire. Diciamo che sono un tipo a cui piace tenere i capelli in ordine ma lei, lei su di me ha un potere incredibile..

Mi attira come se fossimo due calamite.

Ad un tratto, credo per colpa del mio respiro che le solletica la pelle, alza di scatto la spalla voltandosi verso di me, e credo che il mio cuore in quel preciso istante smette di battere.

Sento due morbidi petali di rosa, sfiorare le mie labbra. Le sento, sono calde e odorano di fragola. Il mio cervello, va in tilt: siamo sdraiati su un prato, lei fra le mie braccia e ci manca veramente un soffio ad unire le nostre labbra.

Aurora mi guarda con le sue adorabili guanciotte arrossate, occhi sbarrati e fiato corto.

"Ignazio.." sussurra il mio nome sulle mie labbra, e credo di impazzire in quel preciso istante, quando sento le sue labbra toccare le mie mentre pronuncia il mio nome. "..la caviglia, mi fa male." ma la sua affermazione, mi distoglie immediatamente da quel piccolo angolo di paradiso.

L'Amore Si Muove. - Ignazio Boschetto || Il Volo #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora