•Capitolo tredici•

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Dal capitolo precedente..

Wendy: voi?
XX: Wendy sei te?
Wendy: ma dai?
Gaetano: vi conoscete?
Wendy: si, loro sono Francesco e Piero e li ho conosciuti in Sicilia quest'estate
Gaetano: oh che bello
Eleonora: loro sono i miei figli da quanto avrai capito

Non dico nulla ma sorrido, sono davvero felice di rivederli

Suora: bene Eleonora, ora vieni con me che ti faccio firmare gli ultimi documenti per l'adozione
Eleonora: ok
Gaetano: tesoro noi andiamo in macchina, ti aspettiamo di sotto
Wendy: alt! prima vorrei salutare i miei compagni e prendere tutte le mie cose
Suora: ok Wendy, vai pure

Vado a salutare i miei compagni e poi corro a prendere tutta la mia roba. Quando finisco, saluto la suora

Suora: hai preso tutto?
Wendy: si si
Suora: ti accompagno
Wendy: Eleonora dov'è ?
Suora: è giù che ti aspetta

Mentre percorro il lungo corridoio che mi porta all'uscita del collegio mi ritrovo Piero davanti agli occhi

Wendy: Piero!
Piero: dammi pure
Wendy: cosa?
Piero: la valigia, ti aiuto
Wendy: oh ma che gentile... se vuoi portarmi anche quest'altra mi fai un grande piacere

Mi fulmina con lo sguardo però poi mi regala un sorriso e prende l'altra valigia

Suora: è pesante?
Piero: nooooooooooo
Wendy: ma si dai così fai allenamento

Appena arriviamo all'entrata principale, vediamo la suora davanti al cancello

Suora: Wendy mi raccomando fai la brava
Wendy: ok

Salgo in macchina e da quel giorno inizio una nuova vita insieme alla mia nuova famiglia. Entro nell'abitazione, mi guardo intorno e la casa mi piace molto, ha un bell'aspetto. Mi sento totalmente fuori luogo, dopo tutto ero abituata a stare con zia Antonia, anche se non andavo daccordo con lei sento la sua mancanza, specialmente quella di Samantha e Carmelo

Wendy: o cazzo Carmelo!

Esclamo a voce alta

Eleonora: e chi è Carmelo?
Wendy: il mio ragazzo, non l'ho più chiamato da quando sono partita per il collegio
Patrizia: ahh dai prima sistema le tue cose in camera.. vieni con me

La seguo e mi porta in camera mia

Eleonora: scusa il disordine ma questa sarebbe la tua camera che a me sembra una stalla, Piero non è per niente ordinato.. aspetta un secondo

Esce dalla camera

Eleonora: Pieroooo
Piero: che c'è?
Eleonora: dove sei?
Piero: eccomi, ero andato a pisciare
Eleonora: Piè ma che modi

Scoppio a ridere, la faccia di Eleonora era ed è molto buffa, probabilmente non si aspettava una risposta simile da suo figlio davanti a un'estranea, cioè io

Piero: scusa mamma
Eleonora: accetto le scuse solo se sistemi sto schifo che hai lasciato in camera, ma ti pare il modo di presentare una roba simile a Wendy?
Piero: scusa mamma
Eleonora: chiedi scusa anche a Wendy
Piero: scusami Wendy
Wendy: tranquillo, se vuoi ti aiuto
Eleonora: scherzi? no adesso se la sistema da solo
Wendy: mi dispiace, volevo aiutarti ma..
Piero: tranquilla, lascia pure le valigie qui
Wendy: ok

Guardo la stanza e poi chiedo una cosa ad Eleonora

Wendy: a che ora si mangia? ho una certa fame..
Eleonora: si, ora preparo il pranzo poi io e Gaetano andiamo a comprare un bel letto per te da mettere in camera
Wendy: ma non c'è già il letto a castello?
Eleonora: si, li dormono Piero e Francesco
Wendy: oh già, scusami ahahahah mi ero scordata di Francesco
Francesco: chi osa nominarmi?
Wendy: io
Francesco: brava, ti dimentichi di me?
Wendy: scusami
Francesco: no questa me la segno..
Wendy: dai non fare l'idiota
Francesco: no mi sono offeso, basta
Wendy: non ci posso credere!
Francesco: ma scherzoooooo
Wendy: ahh
Francesco: bi
Wendy: ahahah
Francesco: ma Piero?
Wendy: sta riordinando la stanza
Francesco: adesso nevicaaaa

Corre in camera urlando quella frase, io intanto vado in salotto a prendere il telefono per chiamare Carmelo ma non mi risponde quindi chiamo Samantha e rimango a parlarci fino a quando Eleonora mi chiama per dirmi che è pronto il pranzo quindi finisco di parlare, vado in bagno a lavarmi le mani e mi precipito in cucina dove tutti mi aspettavano seduti. Mi sento in imbarazzo ma poi mi siedo e inizio a mangiare un bel piatto di spaghetti al pomodoro. Nel pomeriggio rimango in casa con Francesco e Piero. La camera è  stata riordinata quindi mettono a posto tutta la mia roba. Mi sto per incazzare perché Piero continua a fare commenti stupidi sulle mie mutande che sto sistemando nel cassetto

Wendy: Piero la vuoi smettere?
Piero: ma non ti da fastidio quel filo dentro il culo?
Wendy: no, a me stai dando fastidio te
Piero: dai che scherzo
Wendy: non ti sbatto fuori dalla camera perché io non sono nessuno ma ti chiedo solo di stare a cuccia e zitto
Piero: ti ricordo che mi chiamo Piero non Bobby
Wendy: Bobby?
Piero: Bobby è il classico nome che si da a un cane
Wendy: ahhhh si è vero ahahahah a cuccia Bobby

Fa un faccino triste

Piero: ma io non sono un cagnolino
Wendy: no, però se non la smetti di fare commenti ti tratterò come un cane a vita
Piero: ok mi cucio la bocca
Wendy: ecco bravo

Finisco di sistemare la mia roba e poi mi metto seduta sul letto

Wendy: com'è morbido
Piero: ovviamente è del sottoscritto
Wendy: quanto te la meni
Piero: ahahah
Francesco: we ma la smettete di litigare?

Io e Piero ci guardiamo

Piero: ma non stavamo litigando
Francesco: prima ho sentito Wendy che ti rimproverava
Wendy: ahh no l'ho solo avvisato che doveva smettere di fare commenti sulle mie mutande
Francesco: ah ma Piero sei il solito minchione
Piero: oooh piano con i termini
Francesco: ahah

Il pomeriggio passa in fretta e finalmente arrivano Eleonora e Gaetano insieme a due tizi che portano il mio letto. Lo sistemano al suo posto, poi dopo Eleonora mi mette il materasso e tutto il resto. Mi sento un po' imbarazzata però poi prendo confidenza con tutti, cioè la mia nuova famiglia. In serata vado a dormire presto perché ho un sonno pazzesco mentre Piero è nella sua saletta di musica dove incomincia a scrivere una nuova canzone. Francesco invece gioca al computer. Io mi addormento però verso le due di notte mi sveglio per andare in bagno ma unisco delle voci provenire dal salotto, quindi mi metto ad origliare e  sento qualcuno pronunciare il mio nome

Gaetano: tesoro ma come glielo diciamo a Wendy?
Eleonora: tranquillo, domani o forse più avanti glielo diremo
Gaetano: si anche perché è un argomento complicato e di certo non puoi dirgli: "ehi Wendy lo sai che io sono la tua vera madre?"

Cosa? no, non posso credere a quello che ho appena sentito

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora