•Capitolo settantadue•

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Nel capitolo precedente..

Avvicina il suo viso pieno di lacrime al mio, piange come una fontana.. mi prende la mano e me la bacia, poi torna  a guardarmi, sta per stamparmi un bacio, il bacio di addio ma poi incomincio a sentire qualcosa di umido e salato posarsi sulle mie labbra.. sono le sue lacrime; stringo gli occhi e piano piano li apro a fatica e subito incrocio il castano intenso dei suoi occhioni belli, lui li spalanca e porta la mano tremolante sulla sua bocca, si gira verso la sua famiglia e anche il primario nel vedermi si stupisce

Piero: piccola mia.. lo sapevo che non mi avresti lasciato

Gli sorrido appena

Piero: Wendy io ti amo, ti amo e non vedevo l'ora di dirtelo

Apro la bocca per rispondergli ma non ho la forza per farlo

Eleonora: si è svegliata, non ci credo
Mariagrazia: è vivaaaa
Gaetano: non posso crederci
Francesco: non è un sogno, vero?
Primario: signori questo è un miracolo! è da quarant'anni che lavoro qui e non ho mai assistito ad una cosa simile
Eleonora: oh grazie Signore mio

Alza gli occhi al soffitto

Primario: adesso però uscite, devo visitarla

Nella stanza entra un dottore con la faccia rossa per la rabbia

Dottore: possibile che la ragazza è ancora qui? lo sa molto bene che abbiamo i minuti contati
Primario: Dottor Rizzo la ragazza è viva
Dottor Rizzo: come prego?

Si avvicina a me e mi vede sveglia

Dottor Rizzo: è impossibile, la ragazza non respirava più
Primario: questo è un miracolo
Dottor Rizzo: già

Resta stupito anche lui

Primario: vi chiedo di uscire, dopo potrete vederla

Escono lasciandomi con il primario, nel frattempo avvisano tutti gli altri che io mi sono risvegliata dal coma

Primario: allora signorina, sa dirmi il suo nome?
Wendy: W W..

Non riesco a parlare, la mia voce è bloccata

Primario: non si sforzi, glielo dico io.. lei si chiama Wendy?

Annuisco

Primario: Wendy Meier?

Annuisco ancora

Primario: bene perfetto, la informo che lei ha fatto un bel sonnellino e ha avuto un miracolo! la consideravamo morta

Inizio a piangere

Primario: signorina, cosa succede?
Wendy: v vogl..
Primario: vuoi?
Wendy: P Pie..
Primario: ahhh quel bel ragazzo con gli occhiali rossi?

Annuisco sorridendo

Primario: dopo lo potrà vedere, adesso deve riposarsi, è stata parecchio tempo in coma, si riposi e stia tranquilla

Il primario si allontana ed esce dalla stanza

Gaetano: allora?
Primario: deve riposarsi, fa fatica a parlare
Piero: tra quanti giorni la dimetterete?
Primario: bisogna vedere come sta, può darsi che si riprenda subito e la possiamo far uscire domani mattina, però deve andare in palestra per la riabilitazione. La ragazza è stata molto tempo sdraiata e i muscoli sono addormentati, quindi le indicherò il miglior fisioterapista di Agrigento e vedrà che in poco tempo la ragazza si riabiliterà

Eleonora: perfetto, grazie mille
Primario: comunque potete andare
Piero: no io resto qui
Eleonora: Piero ma Wendy deve riposare
Piero: non me ne frega, io voglio stare qui tutta la notte
Eleonora: tesoro diglielo tu

Si rivolge al marito

Gaetano: figlio mio, non serve stare qui, ti prometto che domani mattina presto verremo ancora qui

Piero rimane in silenzio a pensare

Gaetano: allora ci stai?
Piero: va bene

Eleonora: perfetto, andiamo, grazie mille dottore
Primario: si figuri

Tornano a casa e come promesso da Gaetano, il mattino seguente vengono a trovarmi

Piero: mi scusi?!

Corre incontro a qualcuno con il camice bianco

X: si?
Piero: è il capo reparto lei?
X: sono un infermiere
Piero: ah ok, non c'è il primario?
Infermiere: no, è in sala operatoria con una paziente.. chi desiderate vedere?
Piero: Wendy Meier
Infermiere: ah la ragazza che si è risvegliata dal coma?
Piero: proprio lei, si
Infermiere: prego, c'è già qualcuno che è venuto a trovarla
Piero: entro?
Infermiere: certo
Piero: grazie
Infermiere: si figuri

L'infermiere si allontana e Piero entra  nella stanza insieme ai genitori, il fratello e la sorella

Piero: ancora tu?

Si avvicina a questa persona

Piero: si può sapere che cosa ci fai qui?

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora