•Capitolo sette•

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Dal capitolo precedente..

Samantha: ho un'idea!
Wendy: sarebbe?
Samantha: ti adottiamo noi
Wendy: seh
Samantha: non scherzo! aspettami in linea, chiedo a mia madre
Wendy: ok Sami

Aspetto in linea per più di un quarto d'ora, nel frattempo fumo una sigaretta

Samantha: Wendy?
Wendy: eccoti finalmente!
Samantha: mia mamma ha detto che non può, ha già troppi impegni
Wendy: io lo immaginavo ma vabbè, hai tentato lo stesso
Samantha: non voglio che tu te ne vai..
Wendy: è la vita Sami! La mia fa schifo ma la tua è stupenda perchè sei sempre con il sorriso stampato in bocca invece io no, sorrido ma soffro silenziosamente e infatti ci sono tante cose di me che non sai e se te le dico non mi guarderai più in faccia
Samantha: no dai io non sono così cattiva, cosa c'è che non so?
Wendy: è una cosa che non posso spiegarti tramite telefono!
Samantha: cattiva
Wendy: è una situazione delicata
Samantha: ma è grave?
Wendy: gravissima che non riesco più ad uscirne ma a me fa stare bene
Samantha: se vuoi dirmela io sono qui
Wendy: io voglio dirtela ma non per telefono, lo sai che a me le cose piacciono dirle in faccia
Samantha: si
Wendy: ecco!
Samantha: comunque io torno settimana prossima dalle vacanze
Wendy: stupendooo così posso dirti tutto
Samantha: non vedo l'ora e soprattutto non vedo l'ora di abbracciarti forte forte
Wendy: anch'io non vedo l'ora amica mia!
Samantha: cosa fai di bello?
Wendy: niente, mi sono svegliata e ti ho chiamata ma ora vado che ho bisogno di sfogarmi
Samantha: sfogati con me
Wendy: non servono solo le parole per sfogarmi ma a me serve altro
Samantha: Wendy io non capisco ma mi preoccupi parecchio
Wendy: scusa devo andare!

Sospendo la chiamata, sto male, ho bisogno di farmi quindi mi vesto di fretta e furia e mi precipito da Zizo; anche se l'altro giorno mi ha ingannata, questa volta ho i soldi per potergli pagare

Wendy: we
Zizo: ma guarda chi si rivede
Wendy: dai su, hai capito cosa voglio!

Zizo si avvicina a me e inizia a mettermi una mano dentro la maglia ma io mi sposto immediatamente

Zizo: che c'è non me la vuoi più dare?
Wendy: no! non intendevo quello! io voglio altro! ho qui i soldi.. ti bastano 50 euro?
Zizo: e come te li sei guadagnati eh?!

Lo guardo male, mi vergogno a dire quella frase ma dato il mio silenzio, si risponde da solo

Zizo: presumo che sei andata a fare la puttana!
Wendy: bastaaaaa

Urlo a più non posso

Zizo: che cazzo ti urli eh

Mi mette la mano sulla bocca

Wendy: dai dammi sta siringa
Zizo: come sei impaziente! prima i soldi

Tiro fuori i soldi dalla tasca e glieli do sbattendoglieli sul petto

Wendy: contento ora?
Zizo: dammi il braccio

Lo allungo e lui tira fuori la siringa già pronta ma io mi accorgo che il contenuto ha un colore diverso dalle volte precedenti

Wendy: cos'è quella roba?
Zizo: tranquilla, è roba buona, ti farà stare meglio, è solo un po più forte; quella che ti davo prima non ce l'ho più
Wendy: ok dai basta che ti muovi

Mi inietta il liquido e io mi sento subito alle stelle. Improvvisamente inizio a sudare freddo e a tremare come una foglia quindi mi accascio a terra

Zizo: no ti prego adesso non dormire qui!

Non gli rispondo perché non ho le forze quindi se ne va lasciandomi sola. Dopo aver dormito per un bel po', torno a casa

Antonia: dove sei andata?
Wendy: ma non rompere il cazzo
Antonia: ti sei ancora fatta una pera?
Wendy: si
Antonia: cristo Wendy la devi smettere! hai 12 anni
Wendy: non me ne fotte un cazzo se ho 12 anni ok? Ora lasciami in pace
Antonia: tua madre non era così! chissà da chi avrai preso

Sento salire la rabbia in corpo, quindi prendo la prima cosa che mi ritrovo davanti e gliela tiro addosso

Wendy: tu non devi nominare mia madre
Antonia: aaaah

Urla

Wendy: brutta strega!
Antonia: Wendy ma sei pazza? mi hai pure rotto un pezzo della collezione

Passo la mano sul tavolo facendogli cadere a terra tutti i pezzi della collezione delle tazzine in vetro che aveva

Wendy: colleziona sta minchia adesso! Dai pulisci, guarda che casino in questa casa! non fai mai un cazzo dalla mattina alla sera, stai sempre col culo sul divano porca puttana!

Mia zia si avvicina a me e mi tira uno schiaffone sulla faccia

Wendy: vaffanculoooooo

Corro in camera e mi chiudo dentro; mi butto sul letto e rimango stesa per qualche minuto peró poi inizia a bollirmi ancora il cervello, quindi scatto in piedi e butto all'aria tutto ció che mi circonda: cuscino, orologio, quadri, sedia, il computer portatile, cellulare... Infine, dopo aver preso a calci l'armadio tiro un urlo di rabbia buttandomi a terra in lacrime. Passano così 7 giorni con la solita routine; la sera vado a drogarmi nei bagni della discoteca, di notte a zoccoleggiare e di giorno mi faccio le pere. Come ogni mattina passo da Zizo ma quella volta decido di farmi la scorta per portarla a casa. Strada facendo incontro Samantha

Samantha: ehiiii

Mi corre in contro e mi abbraccia forte

Wendy: che bello rivederti!
Samantha: come stai? ti vedo giù di corda
Wendy: sto qui.. come dovrei stare!
Samantha: hai fatto le ore piccole stanotte?
Wendy: perché?
Samantha: hai due occhiaie da far paura
Wendy: si infatti ho dormito poco e adesso vado a casa a dormire
Samantha: va bene dai, magari ci vediamo stasera?
Wendy: s stasera?
Samantha: si perché?
Wendy: va bene, per che ora?
Samantha: facciamo per le 21?
Wendy: ok ciao!

Mi volto e torno a casa. Vado subito in camera e accendo la radio a tutto volume; mia zia bussa alla porta e siccome non gli rispondo entra obbligandomi ad abbassare volume della radio ma io gli chiudo la porta sotto il naso e giro la chiave. Prendo il cellulare e chiamo Carmelo, un mio amico dicendogli di venire a casa mia. Dopo 10 minuti arriva ed entra in casa scavalcando dalla finestra. Lo saluto, vado a prendere un vestitino nell'armadio e me lo provo davanti allo specchio mentre lui è seduto sul letto a guardarmi

Wendy: che c'è da guardare?
Carmelo: no n niente niente

Mi avvicino a lui sempre di più e mi metto seduta a cavalcioni sulle sue gambe, credo che sta sbavando visto che è rimasto con la bocca aperta e non smette di guardarmi

Wendy: che c'è, sei timido?

Abbassa lo sguardo ma io metto l'indice sotto il suo mento per avere un contatto visivo

Carmelo: è c c che sei co così...
Wendy: così?
Carmelo: bella!
Wendy: ahh
Carmelo: Wendy posso chiederti una c cosa?
Wendy: come sei nervoso
Carmelo: è che non riesco a dirtela
Wendy: dai dimmela
Carmelo: vuoi diventare la mia ragazza?

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora