•Capitolo nove•

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Dal capitolo precedente..

La spingo involontariamente a terra e lei cade battendo la testa ma in bagno viene Piero

Piero: oddio Samantha!

Scappo fuori ma Piero mi prende per il braccio e chiama Francesco che mi porta fuori

Wendy: ahi lasciami! lasciamiiiiiii

Mi prende in braccio e mi porta in macchina

Wendy: che cazzo fai!?
Francesco: ma ti sei impazzita?
Wendy: che cazzo vuoi?

Lo dico con un tono da rincoglionita

Francesco: voglio che tu smetti di fare queste cose
Wendy: ahahah io? ma non ho fatto nulla
Francesco: dai che ti riporto a casa
Wendy: no dai rimaniamo qui e scopiamo dai

Sono già seduta nella macchina e lui è ancora fuori quindi avvolgo le mie mani intorno al suo collo e lo spingo sopra me

Francesco: ma che fai!
Wendy: baciami

Lui cerca di liberarsi e alla fine ci riesce ma io lo riprendo per il braccio spingendolo ancora verso me

Francesco: Wendy stai buona

Mi sdraio sui sedili e lui chiude la portiera. Rimane fuori a parlare al cellulare, non ho la più pallida idea con chi sta parlando però dopo sale in macchina e mi riporta a casa visto che lui già sa dove abito perché mi aveva già accompagnata la settimana precedente. Arriviamo e lui scende dalla macchina, apre la portiera e per non svegliarmi mi prende in braccio. Faccio finta di dormire proprio per farmi prendere in braccio; Francesco è così sexy con quelle due braccine muscolose che si ritrova. Apro gli occhi e mi butto tra le sue calde e morbide labbra però lui si stacca subito

Francesco: Wendy ma sei matta?

Mi fa scendere

Wendy: dove siamo?
Francesco: siamo a casa!
Wendy: a casa?
Francesco: si
Wendy: io non voglio andare a casa!

Inizio a correre ma lui mi segue però dopo mi fermo perché sento salirmi qualcosa dallo stomaco e infatti vomito l'anima. Francesco è dietro di me e ha visto tutto

Francesco: Wendy! tutto bene?
Wendy: no, per niente

Lo abbraccio piangendo e lui ricambia. Sono distrutta

Francesco: adesso io e te facciamo due chiacchere
Wendy: no Francesco, grazie ma ho sonno!
Francesco: ce la fai a salire in casa?
Wendy: si ce la faccio

Mi saluta con la mano e io salgo in casa

Antonia: uh come mai così presto?
Wendy: non lo so
Antonia: Wendy io devo dirti una cosa
Wendy: cosa c'è?
Antonia: partiamo domani pomeriggio
Wendy: come scusa?
Antonia: hai sentito bene

Sbuffo, la guardo male e mi precipito in camera per stendermi sul letto fino ad addormentarmi. Verso le 3 e mezza mi sveglio di soprassalto, ho fatto un sogno terribile. Ho sognato di essere andata al cimitero a trovare mia madre e mio padre ma la loro tomba non riuscivo a trovarla e quando sono uscita dal cimitero me li sono trovata davanti a me. La cosa peggiore è che mi hanno detto che io non sono figlia loro. Più che un sogno è stato un incubo. Continuo a pensare a quella frase, è impossibile quello che mi hanno detto nel sogno, anche perchè io sono nata all'ospedale di Bergamo e poi dopo il divorzio dei miei genitori mi sono trasferita con mia madre a Fiuggi però dopo la disgrazia avvenuta durante il viaggio della loro luna di miele mia zia Antonia mi ha adottata trasferendomi quindi a casa sua. È praticamente assurdo quel sogno! Per distrarmi decido di andare a battere. Ritorno a casa all'alba ed entri dalla finestra per non farmi beccare da mia zia. Vado in bagno a farmi una doccia e poi mi vestito per poi andare a fare colazione

Antonia: come mai così presto?
Wendy: non riuscivo a dormire..
Antonia: non riuscivi a dormire perché non vuoi trasferirti in collegio?
Wendy: no! non riuscivo a dormire perché stanotte ho sognato i miei genitori che mi dicevano che loro non sono i miei genitori

Mia zia a quella frase sbianca e diventa improvvisamente tesa

Wendy: c'è qualcosa che io non so?
Antonia: hai fatto un sogno davvero assurdo!
Wendy: tu dici?

Mi guarda e mi risponde nervosamente

Antonia: vai a preparare tutte le tue cose
Wendy: perché non lo fai te? devo uscire
Antonia: perché devo fare sempre io tutto io?
Wendy: tu hai anticipato la partenza e tu ora prepari le mie cose ok?

Esco di casa e vado da Zizo a farmi un altra scorta. Subito dopo chiamo Carmelo e gli do appuntamento fuori la gelateria. Lui mi raggiunge in un battibaleno e non appena mi vede si butta subito sulle mie labbra

Wendy: vita!
Carmelo: come stai? hai una faccia..
Wendy: Carmy io devo dirti una cosa
Carmelo: cosa devi dirmi?
Wendy: vedi ecco... non so nemmeno come dirtela
Carmelo: dai amore dimmi, così mi fai tenere sulle spine però
Wendy: ecco io...

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora