•Capitolo ottantuno•

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Nel capitolo precedente..

Quando mi alzo per cercare Piero sento la porta chiudersi e il rumore della chiave girare nella serratura; capisco subito che è stato Piero quindi mi metto ad urlare chiedendogli di aprire

Wendy: Piero apri questa cazzo di porta
Piero: ahah no
Wendy: Piero aprila ti prego!
Piero: sei stata te a farmi fare quella figura di merda con i miei?
Wendy: no, non sono stata io
Piero: Wendy non sono nato ieri
Wendy: infatti sei nato il 24 Giugno
Piero: devo ridere?
Wendy: si
Piero: smettila di prendermi per il culo
Wendy: non riuscirei, sei troppo pesante
Piero: adesso basta!

Apre la porta, mi prende per i polsi e mi sbatte contro il muro con arroganza

Wendy: ahi mi stai facendo male ai polsi

Molla leggermente la presa ma continua a tenermi ferma

Piero: sei stata te?
Wendy: a fare cosa?
Piero: lo sai benissimo
Wendy: non so di che cosa stai parlando
Piero: senti, o parli o..

Lo interrompo

Wendy: o che fai.. mi sculacci?
Piero: vado a dire alla mamma che tu ti buchi ancora

Scoppiò a ridergli in faccia

Piero: ridi ridi che tra poco piangi
Wendy: si certo, ma fai quel cazzo che ti pare tanto resti sempre un bamboccio
Piero: ah.. un bamboccio?
Wendy: si, un bamboccio di minchia!

Annuso facendomi sentire

Wendy: senti un po', puzzi ancora di latte in polvere!
Piero: smettilaaaaa

Mi urla in faccia, gli tiro un calcio dove non batte mai il sole e quando mi lascia i polsi corro in cucina a prendere la panna in frigorifero, ovvero la prima cosa che mi viene in mente

Piero: che fai, vuoi aggredirmi con la panna?

Nel frattempo ritorna la luce e sfortunatamente vedo la sua faccia da cazzo

Wendy: era meglio a luce spenta così non vedevo la tua faccia di merda
Piero: ma allora vuoi guerra eh

Prende la bottiglia e mi tira l'acqua addosso allora io gli spruzzo la panna, lui va in bagno e prende la schiuma da barba di suo fratello spruzzandomene un enorme quantità sui capelli

Wendy: noooo i capelli nooo
Piero: ahah sfigata

Afferro il doccino, apro l'acqua e lo bagno completamente

Wendy: bastardo!

Lo spingo a terra e quando mi avvicino a lui vedo che non reagisce

Wendy: tirati su caprone

Chiudo l'acqua della doccia, mi chino verso lui e lo chiamo più volte ma da lui nessuna risposta 

Wendy: Piero alzati non giocare in questo modo!!

Nulla, non da segni di vita quindi inizio a scuoterlo

Wendy: Piero ti prego svegliati! rispondi, reagisci

Vado avanti a chiamarlo per cinque minuti ma lui niente, non reagisce quindi presa dal panico piango 

Wendy: ti prego... svegliati

Mi avvicino a lui e gli accarezzo il viso con il pollice

Wendy: perfavore reagisci..

Dico con un filo di voce

Piero: waaaaa

Apre gli occhi urlandomi addosso con lo scopo di farmi spaventare 

Wendy: ma vaffanculo!

Mi alzo e mi allontano dal bagno ma lui mi segue e afferra il mio braccio

Piero: fai come le bimbe immature?
Wendy: tu sei immaturo! ma come cazzo ti salta in mente di farmi uno scherzo del genere eh?
Piero: ma si dai, era giusto per farti smettere
Wendy: sei comunque un cretino! mi hai fatta spaventare
Piero: ahh ti stavi preoccupando eh

Lentamente si avvicina a me, io indietreggio ma vado a finire con le spalle al muro. Sono nella merda; mi guarda negli occhi e rimango ipnotizzata dal suo sguardo peró dopo essere tornata su pianeta terra faccio un passo per spostarmi ma lui appoggia le mani contro il muro impedendomi il passaggio. Incomincio a sentire gli elefanti allo stomaco

Wendy: t ti vuoi l levare?
Piero: perché ti agiti tanto quando ti sto così vicino?

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora