•Capitolo tre•

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Dal capitolo precedente..

Quando arriviamo in discoteca vediamo un cartellone gigante appiccicato alla parete

Samantha: o santo cielo!
Wendy: che c'è, che hai visto?
Samantha: entriamo che c'è Piero Barone!

Non capisco nulla, Samantha mi afferra per il polso e mi trascina dentro il pub, però poi stacco la presa

Wendy: ehi mi hai massacrato mezzo polso!

Guardo la mia amica e la vedo imbambolata

Wendy: ehi? Samantha?

Gli passo la mano davanti alla faccia e lei ritorna a guardarmi

Samantha: eh? ciaooo!
Wendy: ma chi è sto Balone?
Samantha: Barone Wendy non Balone!
Wendy: si Barone, Balone.. fa lo stesso
Samantha: non offendere il mio idolo sai?
Wendy: mi scusi signorina

Alzo le mani in segno di arresa

Samantha: ahah dai andiamo a sederci che tra poco inizia
Wendy: cosa inizia?
Samantha: a cantare! svegliaaaa
Wendy: ah, è un cantante?
Samantha: no, un farmacista!
Wendy: ma vuoi fai la seria per una buona volta?
Samantha: eccoloooo shh

Ci sono persone che applaudono, altre gridano a squarciagola, compresa Samantha ma lei è un caso a parte; è esaurita!

Samantha: vai Pieroooooooooooo
Wendy: ma che cacchio ti gridii
Samantha: wuuuu
Wendy: si vabbè..

Balone ha iniziato a cantare, io rimango incantata a guardarlo e non mi rendo conto nemmeno che ha già finito. Improvvisamente mi sento scuotere, mi giro e mi accorgo che quell'esaurita della mia amica sta cercando la mia attenzione

Samantha: ehi Wendy
Wendy: s scusa Sami, ma Balone..

Mi interrompe

Samantha: Barone cazzo!
Wendy: si vabbè.. Barone ha una voce bellissima
Samantha: i tuoi occhietti brillano
Wendy: mi sono emozionata cogliona!
Samantha: ooooh ti voglio bene anche io
Wendy: ahah dai usciamo
Samantha: è tadi, io dovrei andare a casa
Wendy: ti accompagno?
Samantha: ok

La accompagno per poi fare rientro a casa mia

Sbam!

Wendy: ma che cazz..

Mia zia mi tira un ceffone sulla guancia

Antonia: è mezzanotte, ti sembra l'ora di presentarti a casa? perché sei uscita così? sembri una mignottona!
Wendy: sono andata a battere infatti

Sbam!

Antonia: ma come ti permetti?

Mi tira un altro ceffone

Wendy: basta zia!

Corro in camera mia sommersa di lacrime, sbatto la porta e mi chiudo a chiave. Rimango impalata davanti ad essa però dopo mi siedo sul letto iniziando a pensare a quelle parole che mia zia ha detto: "sembri una mignottona".. io allora presa dalla rabbia esco di casa scavalcando la finestra e vado in quella via..
Ci sono un sacco di ragazze più grandi di me e infatti noto i lori sguardi perplessi ma io me ne frego. Dopo un po passa una macchina, abbassa il finestrino e mi chiede quanto voglio

Wendy: 50 euro
X: salta su bella che ti faccio godere come una porcella

Salgo su quella macchina e mi porta in
un posto molto strano; è la mia prima volta ma mi lascio andare. Torno a casa che sono le 7 del mattino, entro dalla finestra, la porta è chiusa, allora la apro e vado in bagno a farmi una bella doccia fresca poi ritorno in camera per vestirmi e per preparare la cartella. Vado a fare colazione però poi mi precipito di corsa in bagno per vomitare tutto.

Toc toc

Wendy: avanti
Antonia: oi stai bene?
Wendy: no
Antonia: fammi vedere

Si avvicina a me e mi tocca la fronte

Antonia: ma tu hai la febbre! per oggi stai a casa
Wendy: no zia, io vado a scuola
Antonia: scotti come un termosifone
Wendy: ho una verifica e non ho altri giorni per ricuperarla
Antonia: fai come ti pare, ormai fai tutto di testa tua e ti comporti come una maleducata

Senza dirgli altro, mi dirigo in camera, prendo lo zaino e poi vado a citofonare a casa di Samantha; lei scende e..
Samantha: Wendy!
Wendy: che c'è?

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora