•Capitolo quattordici•

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Dal capitolo precedente..

Cosa? non posso credere a quello che ho appena sentito. Non posso non fare nulla quindi vado in bagno e quando esco mi ritrovai Eleonora davanti

Eleonora: Wendy ma che ci fai sveglia?
Wendy: forse perché dovevo andare in bagno (?)
Eleonora: ah ok scusami

Mi sorrise e poi arriva anche Gaetano che mi accarezza la guancia

Gaetano: buonanotte Wendy
Wendy: notte

Faccio finta di andare in camera ma dopo essermi assicurata che Eleonora e Gaetano sono andati a letto, sgattaiolo in cucina e prendo dalla mensola un blocchetto di fogli dove molto probabilmente viene utilizzato per scriverci la lista della spesa, ne stacco uno e scrivo..

"Carissimi Eleonora e Gaetano , volevo dirvi che sono andata via. Quando leggerete questo biglietto io sarò già lontana da qui. Non posso fare questa vita, assolutamente no! io non sono felice come tutte le ragazze della mia età, sono una povera ragazza che si è cacciata in un grande casino solo perché non ha una famiglia vera. Io i genitori li ho e sono in paradiso. Anche se mi hanno nascosto la verità per tutti questi anni io li perdono ma non posso perdonare i miei veri genitori perché se ne sono fregati di me per ben dodici anni. Visto che sono una ragazza destinata a soffrire, sarà meglio che vado via e forse un giorno mi toglierò la vita, così smetterò di soffrire una volta per tutte; voglio ammazzarmi, non ce la faccio più a vivere così. Ciao! Ah un ultima cosa... Andatevene a fanculo, Ciao"

Dopo aver finito di scrivere tutto ciò, prendo la mia borsa ed esco di casa scavalcando il balcone. Non è tanto alto quindi faccio un salto e mi ritrovo subito con i piedi a terra. Incomincio a correre senza una meta, prendo il portafoglio per controllare quanti soldi ho in tasca e noto di aver solo cento euro. Non bastano per prendere un biglietto di solo andata quindi inizio a girare per il paese e dopo circa un'oretta mi imposto sul marciapiede e ritorno alle vecchie origini. Una macchina si ferma per farmi salire. Passano altre tre ore e sono riuscita a guadagnare altri cento euro quindi faccio autostop per farmi portare in aeroporto. Quando arrivò c'è una una coda lunghissima per fare i biglietti quindi con pazienza rimango ad aspettare il mio turno. Intanto a casa Barone..

Piero: mamma, papá! svegliatevi

Si alzano di soprassalto

Gaetano: che succede?
Piero: Wendy...

Ci raggiunge anche Francesco

Francesco: Piero, che ti gridi alle sei del mattino!
Piero: Wendy è...
Eleonora: cos'è successo?

Francesco va a controllare in camera e nota che io non sono a letto, quindi ritorna in camera dei genitori

Francesco: Wendy non è in camera
Eleonora e Gaetano: coooosa?

Si alzano tutti e due dal letto e si vestono con rapidità

Piero: p p papà, ha scritto un biglietto

Gaetano glielo toglie dalle mani e lo legge insieme a sua moglie, poi lo mette nella tasca dei pantaloni e di corsa si precipitano in garage a prendere l'auto. Francesco e Piero si vestono alla velocità della luce e raggiungono i genitori in macchina

Eleonora: dai Gaetano muoviti
Gaetano: cazzo non si accende
Eleonora: come non si accende!

Francesco scende dalla macchina, corre a prendere il motorino e dietro di lui sale anche Piero

Francesco: non preoccupatevi, la riporteremo a casa noi
Eleonora e Gaetano: miraccomando
Francesco: tranquilli
Gaetano: fateci sapere quando la trovate
Piero e Francesco: si

Mette in moto e partono

Piero: Franz corri in aeroporto
Francesco: logico
Piero: vai più veloce ti prego
Francesco: sto facendo il possibile

Intanto davanti a me ci sono ancora quattro persone, manca poco al mio turno e finalmente posso sparire da questa merda di posto. Ed ecco che arriva il mio turno, faccio fare un biglietto per Palermo e vado ad aspettare il volo. Finalmente l'aereo stava per decollare, quindi decido di salire, però..

Continua nel prossimo capitolo

Eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre statoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora