Capitolo 4

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Kate's pov
Oggi sono andata a lezione anche se avevo mal di testa ed ero molto stanca. Appena arrivo con Madison a scuola il gruppo di Cameron viene verso di noi. «Ma buon giorno» dice ammiccando il castano davanti a me, ovvero Cameron, «buon giorno» rispondo imbarazzata dal suo gesto. Dopo aver salutato anche il resto della banda ci dirigiamo verso l'interno della scuola. Madison continua a stare vicino a Nash e lui, dal canto suo, sembra apprezzare. Appena il gruppo se ne va mi si piazza davanti una bionda tinta davanti con una maglia così rosa che abbaglia. «Senti, non so chi tu sia, ma stai alla larga da Cameron o finirai male cara» strilla con la sua voce stridula «dato che non so nemmeno chi sia tu non me ne frega di quello che dici, e poi non prendo ordini da una bionda tinta rifatta» rispondo scandendo le parole, e non so nemmeno da dove sia venuta fuori tutta questa cattiveria.
Lo hai fatto perchè lui ti piace tesoro, mi ricorda il mio subconscio.
La bionda se ne va zoppicando sui trampoli viola che porta ai piedi offesa, mentre io mi giro verso Madison che ha assistito alla scena scoppiando a ridere. Ci avviamo alle lezioni e prendiamo posto vicine. Dopo cinque ore tra Matematica, Scienze, Inglese, Chimica e Letteratura possiamo andare a mensa. Appena entriamo nella grande sala che è stata adibita come mensa vediamo il gruppo dei ragazzi seduti ad un tavolo al centro della sala e Nash, sorridendo a Madison, ci fa cenno di sederci vicino a loro. «Ciao ragazze» esordisce Matt con la bocca piena e le guance da scoiattolo, provocando una risata generale, «ciao» rispondo sorridendo. Pochi secondi dopo, un gruppo di ragazze poco vestite viene verso di noi e si siede sulle gambe di ogni ragazzo, tranne Nash che ha fulminato con lo sguardo la bruna mezza nuda che stava per farlo, per poi tornare a parlare allegramente con Madison. Queste ragazze non hanno il senso del pudore, si stanno strusciando animatamente sui corpi dei ragazzi che sembrano apprezzare. Appena Madison di gira per prendere dell'acqua staccando lo sguardo da quello di Nash si accorge della scena, «dio, che schifo» dice scuotendo la testa per poi prendere la borsa, salutare Nash e portarmi fuori dalla mensa accorgendosi dei miei occhi lucidi. «Hey, dai, guardami Kate» dice asciugandomi una lacrima che si era fermata sulla mia guancia «sapevo che non era una persona di cui innamorarsi Maddy, ma è stato più forte di me, sono stata così stupida ad innamorarmi di uno a cui di me non gliene frega niente» dico cercando di calmarmi. «Kate, non si sceglie chi amare. Per queste persone è normale dare attenzioni e poi essere così, è normale per gli stronzi» dice lei e io rido per come ha appena definito Cameron. La abbraccio e la strigno dicendole che è una vera amica. Dato che la scuola è finita, torniamo a casa chiaccherando fino a quando non incontriamo i ragazzi per strada. Madison mi prende per mano e accellera il passo cercando di superarli, e quando passiamo al loro fianco Nash chiama Madison mentre io accellero ancora di più il passo per paura che Cameron mi raggiunga, fino a correre con la mia migliore amica dietro che urla 'non voglio stare con i tuoi amichetti' a Nash che si ferma a guardarci andare via dispiaciuto. Appena entriamo in casa ci accasciamo sul pavimento dell'appartamento stanche dalla corsa. Nel pomeriggio decidiamo di uscire a fare shopping per comprare nuovi vestiti e una cornice per una nostra foto trovata sul fondo della valigia di Madison che ci ritraeva da piccole abbracciate. Madison sporge la testa fuori dalla porta per assicurarsi che nessuno dei ragazzi sia in corridoio girandosi con un sorriso verso di me per confermare che nessuno passa in corridoio. Scatto in avanti e inizio a correre giù per le scale e appena varco il portone di ingresso tiro un sospiro di sollievo, non avevo voglia di essere presa in giro dagli altri ragazzi, o peggio ancora, da Cameron. Dopo che Madison mi ha raggiunta ridendo ci avviamo in centro. «Dovevi vederti Kate, mentre scendevi le scale sembravi un agente 007 con quegli occhiali neri e i capelli davanti alla faccia» dice ridendo e io la seguo, «comunque non essere arrabbiata con Nash, lui non centra nulla» le dico sorridendo «fidati, dalla faccia che ha fatto alla bruna ho capito che oggi era il primo giorno che non alloggiava sulle sue gambe, nache da quando abbiamo iniziato ad uscire negli ultimi giorni» dice, eh si gente, i due si frequentano da una settimana e sembrano proprio cotti. «Se è per questo va bene, ma non farlo per me» dico mentre entriamo in un negozio di vestiti. «Guarda che bello! So sicura che ti starà benissimo Katee» dice saltellando e sventolando in aria un vestito con il corpetto in pizzo nero e la gonna in tulle dello stesso colore che arriverà più o meno al ginocchio. Vado in camerino e provo il vestito, che sfortunatamente arriva un po' più sotto di metà coscia e non al ginocchio. Appena esco, Madison spalanca occhi e bocca e mi salta addosso con le lacrime agli occhi «Kate, d'ora in avanti farai patire le pene dell'inferno ad ogni uomo della terra, da oggi niente più maglioni e leggins, solo jeans, lunghi e corti, top e vestiti per le feste e ti concendo anche qualche bella felpa» annuncia e io mi trovo d'accordo, sono stanca di essere sempre la ragazza che tutti trovano infantile perchè si veste male, ora voglio essere più femminile. «Ovviamente, non ti vestirai mai come una gallina come quelle di oggi, femminile e bella si, ma con classe» dice ammiccando. Usciamo dal negozio dopo aver preso un vestito bianco per Madison e andiamo ad acquistare la cornice, che alla fine prendiamo di colore nero con qualche brillantino.
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Questa sera abbiamo deciso di andare in discoteca con anche Ashley e Cloe che sono venute a prepararsi da noi. Purtroppo Maddy deve portare gli appunti a Nash, che oggi non gli ha dato, perció, prima di andare in discoteca passeremo da loro. Quando arriviamo al loro appartamento siamo pronte e impeccabili, tanto che, quando  Nash ci apre rimane per un paio di secondi fermo a guardare Madison con il suo abito di pizzo bianco quasi trasparente con la bocca leggermente spalancata e le pupille dilatate. Madison gli schiocca le dita davanti al viso e lui si riprende dal suo stato di tranche, «ehm, si, v-venite d-dentro» dice spostandosi dalla porta per farci passare. Quando entriamo noto tutti i ragazzi che fermano il loro chiaccherio e ci fissano immobili con gli occhi spalancati. «Ehi ragazze, dove andate così belle?» domanda Carter, che, a quanto pare è stato il primo a riprendersi dalla sorpresa di vedere le quattro ragazze 'dei maglioni e pudiche' vestite di tutto punto e più belle che mai. «In discoteca» annuncio allegra e vedo i ragazzi lanciarsi un sguardo d'intesa, «bene, ora che ti ho dato quello che dovevo possiamo andare» esordisce Madison voltandosi e appoggiando sul tavolino gli appunti per poi avviarsi alla porta, non prima di aver fatto un sorriso e un occhiolino a Nash e che la guardava ancora sorpreso. Appena usciamo ci battiamo il cinque e per la prima volta nella serata ammettiamo che lo abbiamo fatto per farli ricredere e non per gli appunti. E saliamo sul taxi più soddisfatte che mai. Entriamo nella discoteca e l'odore di alcol e fumo mi travogle i sensi, ma dopo pochi secondi mi abituo all'odore e insieme alle altre iniziamo a ballare in pista, no  prima di aver bevuto un drink. Dopo poco mi sento due mani sui finachi e prima che possa girarmi vedo tutti i ragazzi che sono sui divanetti tranne Nash che sta ballando con Madisond, Carter che sta ballando con Cloe e Shawn che sta ballando con Ashley, perció l'unico che manca è proprio lui. «E tu che ci fai qui?» strillo arrabbiata.

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