Capitolo 35

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Kate's pov
Sbadigliai e mi stiracchiai leggermente ancora con gli occhi chiusi, tastai lo spazio affianco a me nel letto aspettandomi di trovare il corpo di Cameron ma lo sentii vuoto, aprii gli occhi di scatto e come un flash mi ricordai di quello che era successo.
Un senso di vuoto mi colpì lo stomaco, sarà sicuramente la fame, pensai.

Bugiarda.
Ma guarda chi si risente, mia amata coscienza.
Guarda che io sono sempre stata qui, io sono te, furbona.
Senti, ritorna nei meandri del mio cervello.
A parte gli scherzi, se hai bisogno tesoro io sono sempre qui per confortarti e dirti quello che è giusto.
Grazie.

Un bigliettino rosa giaceva sul comò 'Sono uscita prima per andare a fare colazione al bar', tipico di Madison..
Uscii dalla mia camera e andai in cucina per dirigermi verso il bancone, dove trovai un altro bigliettino.
•Affoga il dispiacere nei dolci, tesoro
-Taylor e Shawn
E anche Sammy brutti babbei!
-Sammy•
Risi e aprii il sacchetto che fino ad ora non avevo visto e ci trovai due brioche alla nutella, un bombolone al cioccolato e dei biscotti alle mandorle. Presi il tutto e mi sedetti a tavola iniziando a mangiare.

Ore: 7,24 a.m.
Giorno: Lunedì.
Problema: oggi si torna a scuola.
Mi diressi verso la mia camera ed entrai, aprii l'armadio e scelsi un maglione color crema e un paio di leggins neri. Presi un asciugamano pulito e andai a farmi una doccia calda.
Uscii dalla doccia e mi vestii, mi asciugai i capelli e preparai lo zaino uscendo infine di casa.

Quando arrivai di fronte a scuola Madison mi venne subito incontro e ci avviammo insieme verso l'entrata, senza però non badare agli sguardi di Nash e Cam. Il suo sguardo mi bruciò sulla schiena fino a che non entrai e solo allora mi accorsi di aver trattenuto il fiato per tutto il tragitto, buttai fuori l'aria e vidi Mad sorridermi dolcemente prima di abbracciarmi.

Cameron's pov
«Si e poi, mentre gli alieni mi stavano rapendo è arrivato un unicorno gigante e mi ha salvato la vita, e poi c'eravate tutti voi vestiti da femmina con la gonna e il rossetto...» dico «si, hai fatto bene» dice Aaron, benissimo, non mi sta minimamente ascoltando «oh mio dio Carly nuda!» esclamo facendo versi di stupore «dove dove? Oddio dove? Devo andare a coprirla!!» dice alzandosi di scatto dalla sedia del tavolo della mensa «L'unico posto dove c'è lei nuda è qui» dico picchiettando il dito sulla sua testa «prima stavo cercando di farmi dare un consiglio su come farmi perdonare da Kate ma a quanto pare anche tu hai bisogno di un consiglio..» aggiungo sorridendo «mi sa di si» dice mentre arrossisce grattandosi la nuca.
«Tu» dice «devi portarla in un posto speciale» continua «e tu: devi chiederle di uscire, non portarla in un ristorante di lusso o si sentirà a disagio, ma nemmeno in una panineria..non lo so, ordina qualcosa d'asporto e portala da qualche parte a mangiare, fa che sia qualcosa di semplice ma bellissimo» dico dandogli una pacca sulla spalla e un 'grazie' esce contemporaneamente dalle nostre bocche facendoci ridere. Mi manchi Kate, tanto.

Kate's pov
Le lezioni erano finite e stavo tornando a casa insieme a Madison, Kler, Ashley e Cloe. Sophie era con Matthew al Mc Donald's. Matt voleva proporre a Sophie di fidanzarsi ufficialmente, e quale modo migliore di fagli trovare l'anello di fidanzamento nel suo panino preferito?
Era una cosa davvero dolce..
«Shawn è strano» disse ad un tratto Ash «in che senso?» chiesi «non lo so, è come se mi nascondesse qualcosa, ma non riguardo a noi..è una strana sensazione» disse sospirando.
«Pizza?» chiesi a tutte mentre entravamo nel nostro appartamento
«Pizza» risposero in coro.

Aaron's pov
«No»
«Uh ma questa da dove l'hai tirata fuori?»
«Questa la diamo ai poveri»
«Oscena»
«È una gallina quella?»
«Un dinosauro!! Aspetta..ma quella è mia!»
Erano venti minuti che Matthew continuava a commentare le mie magliette, direi che il fidanzamento andato a buon fine gli dava alla testa..
«Questa?» dissi indicando la maglietta che avevo indosso, era a righine bianche e nere e mi fasciava perfettamente, ma era anche morbidissima sulla pelle «approvata» disse schioccando le dita e iniziando ad applauidire.

«Okay la pizza c'è..le bibite ci sono..la macchina c'è..io ci sono..okay, posso andare» dissi parlando da solo mentre giravo in circolo nella sala.

Forza Aaron.
'Sei la coscienza migliore che mi poteva capitare' pensai mentre accendevo la macchina
Grazie Caro.

Arrivai sotto casa di Carly e dopo qualche tentennamento suonai il campanello. Una donna sui cinquant'anni mi aprì la porta sorridendo dolcemente «tu devi essere Aaron, tesoro credimi, quella ragazza mi tartassa da due giorni parlandomi di te» disse mentre mi faceva segno di sedermi sul divano, mi sedetti e poi la vidi scendere le scale. Ha indosso un vestito nero e bianco. Nella parte sopra era a righine bianche e nere e poi scendeva dal seno in giù di un morbido nero. Tutti e due righe eh?  pensai guardandola e sorridendo ampiamente vedendola arrossire. I suoi occhi azzurri si erano ingranditi leggermente grazie a chissà quale dei tanti trucchi usati dalle ragazze, anche se lei non ne aveva bisogno.. Lei era perfetta così com'era, acqua e sapone.
Salutata sua madre uscimmo e salimmo in macchina. Le sorrisi prima di partire e di portarla verso Battery Park dove avremmo preso poi il ferry boat. Avevo scoperto che si era trasferita da poco qui, circa due settimane, e non aveva mai avuto modo di poter visitare la città.

Sorrisi quando dal ferry iniziò ad indicare l'imponente statua della libertà saltellando come una bimba.
Ad un tratto inciampó nel suo stesso laccio della scarpa e finì quasi per cadere, ma per fortuna riuscì a prenderla al volo e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso. Sorrisi e feci cioè che tutto quello che faceva parte di me mi diceva di fare, di baciarla. Lo feci in modo delicato, come si fa con un pezzo di cristallo, come si fa con una farfalla che si posa sul tuo dito o come si prende in braccio un neonato.

Kate's pov
«Arrivoooo» dissi correndo alla porta dove stavano bussando da circa due minuti,la aprii e mi comparve davanti Jack J. «abbiamo finito il sale» disse grattandosi la testa imbarazzato «vado a prendertelo subito» dissi per poi rientrare in casa.
«Ecco» dissi porgendogli una piccola bustina trasparente «grazie..ti voglio bene» disse prima che una benda nera mi coprisse gli occhi e qualcuno mi prendesse come un sacco di patate «lasciami» urlai in preda al panico con le lacrime agli occhi, ma poi quel profumo inconfondibile mi arrivó alle narici e smisi di agitarmi. «Questa bandana profuma di Taylor» dissi sorridendo e lui ridacchió.
Mi mise in macchina con delicatezza e partì. Passó circa mezz'oretta e ci fermammo. L'odore di mare era molto forte e il rumore delle onde mi tranquillizzava. Sentii la porta di un locale aprirsi e un odore di cibo mi pervase i sensi.
Si aprii un'altra porta e una leggere brezza mi investì. Venni fatta sedere su una sedia e avvicinata ad un tavolo.
Inizió un discorso così lungo, e la sentivo la sua voce spezzata che mi chiedeva scusa, potevo immaginarmi i suoi occhi nocciola rossi di pianto e le guance bagnate. Gli tastai la faccia alle disperata ricerca delle sue labbra e quando le trovai mi ci fiondai sopra.
«Ti amo Kate, ti amo così tanto, ti amo da star male, ti amo così tanto che ti vedo anche quando non ci sei» dice mentre un ultimo singhiozzo abbandona le sue labbra. «Anche io ti amo tantissimo, sei il mio ossigeno» dico infine prima di baciarlo e togliermi la benda. Quella sera facemmo l'amore sulla spiaggia, sotto le stelle e accarezzati dal vento leggero, fu bellissimo.

-spazio autrice-
Chiedo umilmente scusa per la mia assenza, ma per me le vacanze sono iniziate martedì 28 giugno alle 8:45 di mattina, dopo il mio ultimo esame, quello orale. Mi sono rilassata un pochino ed ora sono in vacanza quindi credo che posterò un altro capitolo, o forse due..fatto sta che mancano 4 capitoli alla fine di questa storia e io ancora non ci credo..grazie mille delle visualizzazioni e dei like, ma anche dei commenti!
Ho deciso che continuerò a scrivere la storia sempre su questo libro per non rischiare di perdere le visualizzazioni, ricominciare da capo sarebbe troppo complicato..
Vi amo, baci.
-Auri

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