Capitolo 36

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Matthew si tiene le palle, che bello,buon compleanno Mattsaurus. Io davvero vorrei andare là, prenderli e abbracciarli così forte da togliergli il respiro.

Riguardo al capitolo: "le cose non sono mai come sembrano"

Kate's pov
Da quella sera siamo arrivati a giugno. Questi mesi sono stati perfetti, io e Cameron ci siamo uniti di più, abbiamo iniziato a fare dei progetti per quest'estate: vorremmo andare tutti alle Hawaii. Verrebbero anche Troye e Connor, che si sono aggiunti al gruppo e sono simpatici a tutti. Sarebbe stupendo.
Siamo usciti tantissime volte insieme, abbiamo fatto anche una gita i montagna questa primavera.
Flash back
«Ti dico che quella è un'ortica» dico indicando la piantina «io dico che è una stupida sterpaglia» ribatte Jhonson sicuro di sè «guarda» dice prendendola in mano senza fare una piega, ed in effetti non succede nulla «okay okay hai ragione tu» dico alzando le mani come segno di arresa. «Uh guarda, un cespuglio di queste piantine!» dice prima di tuffarcisi sopra «AHHHIIIAAAAAAAAAAA!!!!!!!!» urla e si alza di scatto «quelle sono ortiche» sussurro indicandole «oddio!» urla una ragazza correndo verso di noi «aspetta, aspetta, stai fermo ti prego! Ho una crema nella borsa per le bruciature da ortica» esclama mentre cerca di raggiungere Jack che intanto ha iniziato a gridare correndo e saltando ovunque
Jack Jhonson's pov
«Eccoti!» dice afferrandomi per la maglia una ragazza «ho una crema apposta nella borsa, aspetta un attimo» dice con la testa bassa mentre cerca qualcosa nella sua borsa beige «eccola!» esclama tirando fuori il tubetto, alza lo sguardo e rimaniamo come incantati l'una dell'altro e una piccola scossa mi attraversa la spina dorsale ma tutti e due distogliamo velocemente lo sguardo.
Sorrido timidamente mentre mi spalma la crema sulle braccia e sulle gambe, ma quando arriva al collo la vedo arrossire tremendamente mentre lancia occhiate furtive alle mie labbra, sorrido, stavolta strafottente, e mi lecco quello superiore per vedere la sua reazione, lei sgrana gli occhi riportandoli immediatamente sul mio collo e se possibile arrossisce ancora di più.
«Ecco fatto» dice pulendosi la mano nei pantaloni «dovrebbe agire a breve, il bruciore e il prurito dovrebbero passare nel giro di dieci minuti» dice sorridendo e sento il mio cuore fare un salto mortale a quella visone, sorrido e la vedo persa nei suoi pensieri.
«Hai una penna?» chiedo dopo due minuti di silenzio «dovrei averla qui» dice trafficando nella borsa «è qui» aggiunge dopo alcuni secondi prima di porgermela, mi avvicino a lei e le prendo con delicatezza il braccio dove scrivo il mio numero di telefono e mi firmo con 'jack<3', lei arrossisce di nuovo e mi saluta saluta sparendo nel bosco, non prima di aver sussurrato un 'Melanie'.
«Oh tutto bene?» chiede Jack col fiatone «appena Kate mi ha detto cos'è successo sono corso qui, gli altri stanno arrivando» aggiunge «si si amico, va tutto bene» dico sorridente «aspetta cos'è quel sorriso?» chiede fermandosi di colpo e assumendo la faccia di chi la sa lunga «credo di essermi innamorato» dico arrossendo, ottenendo in risposta un abbraccio e una risata sincera.
Siano sante le ortiche, penso.
Fine flash back
E quelle stupide ortiche avevano fatto davvero la differenza, dato che erano tre mesi esatti che stavano insieme e, lasciatemi dire, che sono una coppia veramente stupenda.

«Lasciami stare» «Madison, alza quel culo.» dico mentre la spigo giù dal letto ma a quanto pare trova comodo anche il pavimento dato che dopo esserci volata sopra riprende a russare.
Idea!
Qualche minuto dopo..
«IO TI UCCIDO BRUTTA BABBUINA!!» urla saltandomi addosso tutta bagnata, dall'acqua che gli ho lanciato addosso, gelata. «No no levatiii» dico schiaffeggiandogli la testa cercando di sciogliere l'abbraccio di vendetta «mai» dice ridendo «ti voglio bene Kate» continua dopo un po' «anche io» dico accarezzandole la testa e stringendola più forte (n.a. Mancate tutte brutte stordite) «giuro che non ti lascerò mai» aggiungo sorridendo.

«Oggi è l'ultimo giorno del nostro primo anno di college» dico felice mentre Madison ingurgita due biscotti «fi, fofo foffiamo fare queffo fe fi fare» dice mentre sputa pezzi di biscotto, ovviamente addosso alla sottoscritta.
Dopo aver fatto colazione ed essermi lavata prendo lo zaino e ci metto i libri della giornata e una bottiglietta d'acqua, aspetto che anche Madison sia pronta e ci avviamo verso scuola.
Appena arriviamo ci uniamo al nostro gruppo e iniziamo a parlare del più e del meno, facendo battute e dicendo un sacco di cazzate ma poi la campanella suona e tutti siamo costretti a recarci nelle nostre aule.
Prima ora: matematica. La odio.
«Hai veramente scritto che 2,5+2,5 fa 6?» mi chiede Madison ridendo mentre io la guardo confusa «fa 5 brutta idiota» dice picchiettandomi la biro sulla testa ridendo «che genietto della matematica» dico stringendole le guance.
Le ore per fortuna passano in fretta e si fa ora di andare a mangiare, entriamo e ci dirigiamo verso Ashley che sta andando a sua volta dai ragazzi.

Ashley's pov
Cerco Shawn in mensa per andare a sedermi vicino a lui ma vedo che sta parlando con i ragazzi così mi avvicino senza farmi vedere per fargli una sorpresa «Devi smetterla di mentirle» dice Taylor «ha ragione, basta con queste bugie» dice Shawn «perchè eravamo così stupidi l'anno scorso» si passa le mani fra i capelli Nash «non avrei mai dovuto scommettere soldi sulla verginità di Kate» dice infine Cameron mentre si siede al tavolo sospirando.
«Tu mi hai nascosto tutto questo per tutto questo tempo» urlo con la voce spezzata a Shawn che si gira di scatto guardandomi spaventato «e tu» dico a Cameron «tu mi fai schifo, scommettere sulla purezza di Kate, di una delle mie migliori amiche, di quella che ha passato notti a raccontarci di te, di voi, di come ti amava, e altre notti ha pianto per te, ha pianto così forte che tutto il condominio lo sapeva, sapeva per chi piangeva ma mai nessuno ha detto nulla. Quanto hai scommesso eh? Quanto? E cosa ci hai comprato? Ci hai comprato il suo anello di fidanzamento? Ci scommetto. Sei un lurido stronzo, i-io non ci posso credere..sei un bastardo» dico mentre mi tiro i capelli e mi giro..

Kate's pov

«Devi smetterla di mentirle» dice Taylor «ha ragione, basta con queste bugie» dice Shawn «perchè eravamo così stupidi l'anno scorso» si passa le mani fra i capelli Nash «non avrei mai dovuto scommettere soldi sulla verginità di Kate» dice infine Cameron mentre si siede al tavolo sospirando.
«Tu mi hai nascosto tutto questo per tutto questo tempo» urla Ashley con la voce spezzata a Shawn che si gira di scatto guardandola spaventato «e tu» dice a Cameron «tu mi fai schifo, scommettere sulla purezza di Kate, di una delle mie migliori amiche, di quella che ha passato notti a raccontarci di te, di voi, di come ti amava, e altre notti ha pianto per te, ha pianto così forte che tutto il condominio lo sapeva, sapeva per chi piangeva ma mai nessuno ha detto nulla. Quanto hai scommesso eh? Quanto? E cosa ci hai comprato? Ci hai comprato l'anello di fidanzamento? Ci scommetto. Sei un lurido stronzo, i-io non ci posso credere..sei un bastardo» dice girandosi e quando si accorge di me, dietro di lei, mi guarda con dolcezza e mi pulisce le lacrime dal viso, anche se scendono anche a lei. Sento il mondo crollarmi addosso, come un macigno. Le orecchie mi fischiano e mi fa male il petto, non riesco a respirare e i polmoni mi bruciano per la carenza d'aria all'interno di essi, la testa mi gira forte. Mi avvicino a Cameron che accortosi di me si era alzato con faccia sconvolta e distrutta, mi avvicino ancora fino al suo viso e lo bacio, un bacio al sapore di lacrime, un bacio in cui metto tutto l'amore che provo per lui, un bacio che sa di dolore e di amarezza, un bacio che sa di addio. E poi corro, corro via, senza una meta, corro finché non mi sento più i piedi. Devono essere passate due ore da quando me ne sono andata da scuola e inizio a camminare lentamente senza sapere dove vado. Quando alzo lo sguardo, dopo un po', noto di essere sotto al mio palazzo. Salgo le scale di corsa e entro nel nostro appartamento, vado in camera mia e prendo la valigia da sotto il letto, prelevo tutti i miei vestiti dall'armadio e li butto dentro. Prendo un'altra borsa in cui metto le scarpe e i libri, il computer e qualche foto, i cd e qualche altra cianfrusaglia. Mentre chiudo la valigia la porta della camera si apre e una squadra di ragazze col viso velato di tristezza entra. Madison mi sorride dolcemente «per quest'estate torniamo a casa» dice per poi porgermi 9 biglietti aerei per Los Angeles «so che volevi andartene da qui» aggiunge Melanie «e mio padre è proprietario di un'agenzia di viaggi che ha molti contatti con l'aeroporto, così ho chiamato e voilà» dice indicandoli, le sorrido e le abbraccio tutte.
Tre mesi lontano da questa città mi faranno bene, ma non posso dire dove sono andata nemmeno a Sammy, o uno di loro lo scoprirà sicuramente.
E me la ricordo una delle sue tante frasi che mi diceva mentre ci coccolavamo: "quando mi vorrai dire addio, prima di andartene baciami ti prego".

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