Capitolo 5

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Kate's pov
«E tu che ci fai qui?!» strillai.
«Non potevamo di certo lasciarvi da sole con questi vestiti. Ora che ci penso peró sei solo tu, e il fatto che nessuno ti era attaccato ai fianchi amche con questo vestitino lo dimostra» disse ghignando, ma poi, vedendo la mia espressione ferita, smise di farlo e mi guardó come se potessi piangere da un momento all'altro, ed era vero. «Solo io, eh» dissi con gli occhi lucidi sorridendo malinconicamente «Non intendevo in quel senso Kate» disse tentando di giustificarsi, «oh si che intendevi in quel senso, hai proprio detto così» sussurrai nel suo orecchio per poi andarmene. Cercai con lo sguardo le mie amiche e le trovai sedute su alcuni divanetti con i ragazzi, così andai vicino a loro e appena fui davanti al gruppo e loro si accorsero del mio stato si alzarono e mi raggiunsero. «Ho bisogno di alcol» dissi con lo sguardo perso. Ti aspettavi per caso che fosse venuto lì per te? Povera illusa, il mio subconscio peggioró solo la situazione. Mi avviai al bancone sapendo di averle dietro, e una volta raggiunto esordì «quattro sex on the beach e due shottini di tequila». Le mie amiche mi guardarono sorprese e spiegai loro ció che mi aveva detto Cameron e loro mi sorrisero comprensive. Bevvi il mio drink e successivamente i due shottini e avvertii subito un giramento di testa, ma che passó e venne sostituito con un senso di leggerezza ed eccitazione. «Ho un idea» sorrisi alle mie amiche e loro mi incitarono a continuare, «voglio cambiare, sentirmi libera e far perdere la testa ai ragazzi» dissi salendo sul bancone del bar, mentre l'alcol continuava a parlare al posto mio «perció ora mi diverto», «e veniamo anche noi, tanto non ci fa male vedere come si ingelosiscono» disse Madison accenndando alla parte della discoteca dove si trovavano i ragazzi, per poi salire sul bancone seguita da Cloe e Ashley. Iniziammo a ballare a ritmo di musica agitando i fianchi attirando l'attenzione di tutto il genere maschile all'interno della discoteca e vedendo il gruppo dei nostri amici venire verso di noi occupando i primi posti davanti per non far vedere troppo agli sconosciuti. Cameron si sedette nello sgabello sotto di me.

Cameron's pov
Quando sentii alcuni fischi mi girai per vedere da che parte provenivano e appena vidi Kate salire sul bancone, scattai in piedi e feci notare la scena al resto del gruppo, che era incredulo quanto me alla vista delle quattro ragazze più innocenti che conoscevo sul bancone, e tutti gli sguardi puntati su di loro. Avanzammo velocemente per prendere i posti più sotto per evitare che qualche ubriaco vedesse cose che non doveva vedere. Mi precipitai al posto in corrispondenza del corpo di Kate e la guardai agitare i fianche a ritmo di musica. Aveva bevuto, da sobria non lo avrebbe mai fatto. Alzai lo sguardo e notai quanto il tulle del suo vestito ondeggiava ai suoi movimenti leggeri, ma quando accelleró il ritmo, il tessuto sobbalzava fin troppo. E vidi tutto, e per tutto, intendo tutto. Un brivido mi percorse la spina dorsale a quella vista. Ad un tratto saltó giù dal bancone e arrivó di fronte a me, appicciata a me. Mi guardó negli occhi e vidi un scintilla di adrenalina percorrerli. Si avvicinó al mio orecchio e mi depositó un bacio sotto la mascella «sono ancora solo io?» chiese lasciando una scia di baci dall'orecchio alla clavicola, non risposi e mi limitai a deglutire perchè un forte tepore mi invase il basso ventre, segno che mi piaceva quello che faceva. Prese a far scorrere le dita sul mio petto arrivando alla cintura dei jeans indugiando. Anche quando era ubriaca non riusciva a  lasciarsi andare del tutto, era sempre la solita Kate, mi sorpresi peró quando sentii la sua mano tracciare linee immaginarie sul cavallo dei miei pantaloni. Tutto d'un tratto strinse la presa provocandomi un brivido e si avvicinó alla mia bocca, e prese il mio labbro inferiore tra si suoi denti tirandolo delicatamente, poi con l'altra mano tiró leggermente i capelli facendomi mugolare. Si avvicinó ancora di più arrivando ad un millimetro dalle mie labbra ed io in quel momento volevo solo che mi baciasse. Passó la lingua sul mio labbro inferiore e appena mi avvicinai per baciarla lei si scostó e sorrise trionfante. Mi stava prendendo in giro? Mi lasciava così? Con un erezione nei pantaloni e un gran bisogno di toccare quelle labbra? Oh mio Dio. Vuole giocare? Allora da oggi si gioca.

Kate's pov
Mi ci volle tutta la mia forza di volontà per non baciarlo. Ma vederlo in quello stato ed insoddisfatto di quello che gli avevo dato mi aveva resa orgogliosa di me stessa. Spostai lo sguardo da lui e notai il gruppo che ci fissava increduli: i ragazzi sembravano spiazzati dalla mia improvvisa audacia, dovuta all'alcol, e le ragazze mi sorridevan orgogliose. Con un cenno feci intendere alle ragazze che era il momento di andarcene e lasciammo lì i ragazzi, ancora increduli di tutto e ce ne andanmo dalla discoteca. Appena fummo fuori non potemmo non scoppiare a ridere. «Dovevamo fargli una foto, ci è rimasto così male quando non l'hai baciato» disse ridendo Madison battendomi il cinque «era il minimo che dovessi fare dopo che lui mi aveva detto una cosa simile, mi sono sentita umiliata e ferita, e ora è lui ad essere stato umiliato» dissi. Dato che domani è domenica e non si va a scuola, sia Cloe che Ashley rimasero a dormire nel nostro appartamento. Appena arrivammo a casa ci togliemmo le scarpe e ci cambiammo per poi metterci in pigiama, ci struccammo e ci lavammo i denti. Andammo in salotto a sistemarci  per poi guardare un film e alla fine scegliemmo 'la risposta è nelle stelle'. Poco dopo aver iniziato a guardare il film sentimmo i ragazzi salire le scale e mettemmo in pausa per sentire cosa dicevano. Riuscimmo solo a sentire 'erano così sexy' 'amico sei proprio cotto di Cloe' e 'prima o poi ce la faró'. Cloe sembrava al settimo cielo e noi ridemmo guardando la sua faccia sognante. I ragazzi erano sopra al nostro appartamento, perció quando si muovevano si sentiva tutto. Sentimmo un 'Matt, ma ti sembra l'ora di mangiare' urlato e riscoppiammo a ridere e non potei non ridere di nuovo pensando che per quel ragazzo ogni momento era buono per mangiare. Tornammo a guardare il film e alle 3 e mezza finalmente ci addormentammo. Quella notte lo sognai e mi rimproverai mentalmente per il fatto che pensavo a lui anche quando dormivo.

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