Capitolo 10

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Cameron's pov
La bionda di qualche ora fa lascia la mia stanza dopo aver concluso ed io mi ritrovo a guardare il soffitto, come ieri. Quello a cui penso è il fatto che la tipa dai capelli dorati si trasformava sempre in una ragazza corvina e dagli occhi di ghiaccio. Ho chiamato il suo nome diverse volte e alla tipa non è piaciuto molto, dicevo 'Kate' invece di 'Sasha', così si chiamava, e lei mi ha guardato fulminandomi con lo sguardo. L'idea di averla sotto di me mi intriga quanto quella di vedere le sue forme, quella ragazza non metteva mai in risalto quello che è, ed ora che lo fa è una delle ragazze più appetibili di New York probabilmente. Fatto sta se la voglio la devo conquistare, proprio come quando l'ho portata a prendere il gelato. Devo solo stare attento agli effetti collaterali.
Kate's pov
Questi tacchi iniziano a darmi sui nervi davvero, sono due orette che cammino e continuo a perdermi per trovare casa mia, a volte le vie dritte mi sembrano diventare gigantesche curve tutte sfocate. Prima di uscire da quella discoteca, infatti, ho bevuto altri due vodka alla pesca e un sex on the beach, per i primi minuti mi sono sentita leggera, ma poi il sapore dell'alcol ha iniziato a fondersi con quello delle lacrime e mi sono sentita un enorme peso sul petto. Le lacrime secche sulle guance tirano leggermente la pelle, le gambe barcollano e il busto si alza e abbassa irregolarmente per via del respiro. Una macchina accosta di fianco a me. Oddio, non voglio essere stuprata! I miei pensieri vagano alle peggiori ipotesi su come e dove potrebbe farmi del male quell'individuo fino a quando una voce richiama la mia attenzione, non è una voce sconosciuta. Mi giro e guardo la figura avvicinarsi di fretta, la bandana gialla di Taylor spicca nel buio della notte e i suoi denti bianchi riflettono quel poco di luce che emana la luna. «Cazzo Kate, non puoi andare in giro ubriaca a quest'ora! Senti quanto puzzi santo dio. E se ti avessero stuprata? Va bene che non sei vergine ma credo che l'innocenza che c'è in te andrebbe a farsi fottere! Kate, guardami, non piangere ti prego» dice asciugandomi le lacrime che mi percorrevano le guance, e solo ora mi rendo conto dello stato in cui mi trovo, penoso, e solo ora capisco che avrei potuto perdere la verginità con uno stupro, mi avrebbe rovinato la vita. Taylor mi avvolge le spalle con un braccio e mi porta in auto. Shawn è seduto nei posti dietro e mi sorride compensivo, lui era difianco a Cameron, sicuramente mi ha vista mentre lo guardavo piangendo. Sorrido malinconica a i due ragazzi e mi accascio nel sedile del passeggero, accanto a Taylor.  La musica a basso volume mi tranquillizza leggermente e la voce di Ed si diffonde nell'abitacolo con 'thinking out loud' (credo si scriva così) e mi lascio trasportare dalla sua voce. I palazzi e le case sfrecciano veloci dal finestrino e penso a quando ero piccola e credevo fosse il paesaggio a muoversi invece che la macchina. «Ehi, come stai?» domanda Shawn avvicinando la mano per accarezzarmi la spalla «come sta una con il cuore ammaccato» rispondo sempre guardando fuori dal finestrino. Dopo circa mezz'ora siamo a casa e solo ora mi rendo conto di quanta strada abbia fatto e a quanto lontano mi sia spinta dato che il 'Last Night' dista solo 10 minuti di taxi da dove abitiamo. Scendo dalla macchina e abbraccio i due per poi trascinarmi fino al mio appartamento. Apro la porta e mi lascio cadere sul pavimento, dopo averla chiusa, scoppiando a piangere per lo stato in cui sono ridotta. Mi alzo con fatica e arrivo al letto ancora piangente, mi tolgo il vestito e le scarpe lanciandomi sul letto e le braccia di Morfeo mi accolgono durante il pianto.
Cameron's pov
La porta della mia camera si spalanca e appaiono Taylor e Shawn abbastanza arrabbiati «Non erano questi gli accordi» mi urla contro Taylor «non hai idea di come era ridotta e di dove si trovava, potevano stuprarla cazzo» sbotta Shawn «era alle porte della periferia a un'ora da qui nel quartiere dei Red, lo sai che quella banda è una delle più pericolose?! Ubriaca e sola in quartiere di stupratori!» dice abbassando il tono della voce Tay e mi sento dannatamente in colpa. «Devi capire che già quello che farai non è bello, poi ridurla così con le tue cazzate non mi sta per niente bene» dice Shawn. Mi sento uno schifo.
Kate's pov
Mi sono appena svegliata e noto una notifica sul telefono.
"Mi dispiace, Kate" dice il messaggio, di chi è? È di cameron.
Non dovrei perdonarlo, eppure è quello che faccio, perchè nonostante tutte le volte che puó ferirmi e squarciarmi l'anima lui è anche l'unico che puó guarirmi. È così sbagliato ma al contempo così giusto. È una contraddizione, noi siamo una contraddizione. "Non so come fare con te, prima mi fai credere che io sia speciale e poi vai con la prima che passa. Io non voglio essere una delle tante. Non credo di essere una poco di buono, Cam" rispondo dopo aver ceecato di fare un discorso sensato. La sua risposta non arriva.. Mi metto sotto le coperte pronta per passare una giornata intera nel letto a piangere e a rimproverare me stessa per essermi innamorata di uno così superficiale. Appena chiudo gli occhi il trillo del telefono segna l'arrivo di un messaggio "lo so, tu sei diversa" dice, non rispondo e mi ristendo nel letto dove precedentemete ero seduta e solo ora mi accorgo che Mad è di fianco a me nel letto che stringe il cuscino, il mascara è colato sulle guance e sembra aver pianto, l'abbraccio e mi addormento di nuovo. Sogno un ragazzo dai capelli e occhi nocciola che mi bacia sotto un mare di stelle, in un prato verde e fiorito, al chiarore della luna piena.

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