Capitolo 50

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Kate's pov
«La prossima volta che mi dici 'attenta' giuro che ti cavo i bulbi oculari» dico quasi ringhiando contro di lui entrando in camera, dopo aver fatto le scale correndo sotto le sue urla «okay amore della mia vita, bellissima e dolcissima Kate, vuoi della nutella tesoro?» chiede con un sorriso che non ha nulla di felice, anzi, è un sorriso intimorito «scusa amore, e si, vorrei della nutella» dico mentre gli sorrido debolmente. Quando esce dalla stanza sbuffo e mi guardo la pancia «è colpa tua se sono così!» punto il dito contro di lui o lei, che, ormai al suo terzo mese di vita, mi fa avere sbalzi d'umore continui e secondo la ginecologa questo è solo l'inizio. Sorrido ricordandomi della prima ecografia.
Entriamo nella stanzetta e ad accoglierci c'è una donna sulla quarantina, capelli sistemati in una coda ordinata e un bel sorriso.
«Salve Kate, benvenuta alla sua prima ecografia! Io sono la dottoressa Gaster e lui deve essere il tuo ragazzo, giusto?» sorride indicando Cameron «si, lui è il mio ragazzo» ricambio il sorriso e sento proprio quest'ultimo stringermi la mano.
«Allora, di quanto sei più o meno?» chiede mentre dopo essersi seduta dietro alla scrivania, inizia a digitare sul computer «sono di circa un mese» rispondo «okay Kate, oggi vedremo un po' la sua forma e sentiremo il battito..per il sesso bisognerà aspettare il quinto mese» dice «stenditi pure sul lettino» prosegue e faccio ció che mi ha detto, mentre
Cameron si sistema vicino a me dall'altro lato del lettino. La dottoressa mi si avvicina e mi solleva la maglia fino sopra lo stomaco «per fare l'ecografia ho bisogno di mettere un gel apposito e ti avviso subito che sarà molto freddo» sorride e prende un tubetto di plastica che successivamente spreme facendo uscire una sostanza densa che a contatto con la mia pancia mi fa rabbrividire, prende un oggetto e inizia a farlo scorrere delicatamente sul mio ventre. Cameron mi stringe la mano quando appaiono delle immagini sullo schermo davanti a noi «allora, vedete questa specie di pallina? Questo è vostro figlio» indica lo schermo e i miei occhi si vanno a puntare subito in quelli di cameron che osservano rapiti lo schermo. Quanto lo amo, è la prima cosa che penso.
«Ora sentirete il battito» spiega e pigia un pulsantino sul macchinario, subito dopo una serie di rumori si espandono per la stanza e sento i miei occhi farsi lucidi.
Guardo un'altra volta Cameron e noto che ha le guance leggermente arrossate e lo sguardo carico di emozioni, ci guardiamo per un istante e mi bacia la fronte con un affetto immenso.
"Sarete dei genitori meravigliosi" è stata l'ultima cosa che ci ha detto la Gaster prima di salutarci, dopo aver fissato un appuntamento per il mese successivo.

«A cosa stai pensando?» chiede una voce che mi risveglia da quel bellissimo ricordo «alla prima ecografia» dico mentre lui mi porge la nutella e un cucchiaio «è stato il terzo giorno più bello della mia vita» dice e sento una certa emozione nella sua voce «perchè gli altri quali sono?» chiedo curiosa «al primo posto c'è il mio compleanno, quando il tuo bellissimo ragazzo ha messo piede sulla terra!» dice pavoneggiandosi «che pallone gonfiato» rido dandogli un pugnetto sulla spalla «il secondo?» chiedo «penso sia stato la prima volta che sono entrato in bagno a casa tua e tu eri nella vasca» dice «penso di aver capito quella sera di amarti, anche se per ammetterlo davvero a me stesso ci è voluto più tempo!» ride leggermente mentre le guance gli si colorano di un fantastico color pesca «oh mio dio ti sei imbarazzato» quasi grido ridendo «non è vero!» dice coprendosi il viso con le mani «quanto ti amo» sussurro mentre mi avvicino a lui che sorride ricambiando silenziosamente le parole che ho appena detto.

«Madison mi passi il pane?» le sorrido, lei me lo passa e ritorna a fissare il piatto spiluccando il cibo. È così da due mesi ormai. La pancia inizia a spuntarle da sotto le maglie ma lei sembra sempre più vuota. Nash ha provato a scusarsi con lei per due settimane, ottenendo solo tante porte in faccia. Onestamente, mi dispiace solo per lei, lui se l'è meritato. Se la conosco bene, e potrei scommetterci i capelli, entro qualche settimana inizierà a tentennare, e tra un mese lo perdonerà. È fatta così, è speciale, forse un po' ingenua ma è questo che la rende unica: lei si incazza, piange, ce la mette tutta per tenerti lontano ma all fine se ti ama ti perdona, fino ad arrivare a non portare più rancore. Quando ho saputo di Nash, la prima volta che l'ho incrociato gli ho dato uno schiaffo, non ha osato dire nulla, sapendo benissimo di meritarselo e di essere in torto. Nessuno peró puó ora ignorare gli sguardi tristi che lancia verso Mad ogni giorno, la tentazione nei suoi occhi di accarezzare il ventre che custodisce suo figlio.
Le cose si sistemeranno.
Guardo la mia migliore amica e le stringo la mano da sopra il tavolo, guardandola negli occhi mentre un debole sorriso si fa spazio sul suo viso quando nota il mio sguardo pieno di rassicurazioni.
I ragazzi hanno ripreso a parlare con Nash solo alcuni giorni dopo l'accaduto, rendendosi conto che il loro amico aveva bisogno del loro sostegno, pur essendo ancora arrabbiati con lui.
Cameron è stato quello che si è incazzato di più con lui, e tutti sanno il perchè, ormai che sono incinta non è più una novità, soprattutto ora che devono sopportare i miei sbalzi d'umore. E quelli di Madison, non ce ne dimentichiamo.

Ormai l'estate sta finendo, e presto ritorneremo tutti a New York.
Tutti riprenderanno i corsi e anche io lo faró fin quando mi sarà possibile, poi studieró a casa.
Stessa cosa farà Madison.

Le altre coppie se la spassano alla grande, a volte fin troppo!
Spesso ci dimentichiamo che qui ci vive anche Jacon nonostante la maggior parte del tempo stia a casa di Mery, infatti i due si sono fidanzati e stanno insieme da due mesi, nonostante le minacce di Connor.
Quando Jacob ha saputo della gravidanza mi ha abbracciata e mi ha sussurrato una cosa che mai dimenticheró: "sono orgoglioso di te".
Sammy invece ha reagito in modo diverso; prima ha urlato, poi ha quasi tirato un pugno a Cameron, poi l'ha abbracciato, poi è venuto da me e ha iniziato a piangere come un bambino. Ecco, questo è Sammy.
Troye e Connor invece erano molto felici per me, così tanto che hanno minacciato Cameron dicendogli che, testuali parole 'se dovessi fare qualche cazzata potresti trovarti seriamente senza pene e palle, ricordatelo'. Quella volta ho riso così tanto che mi sono dovuta reggere ad Aaron per non cadere in preda alle risate!
Sono così fortunata, dio.
Grazie a chiunque sia lassù per avermi dato una famiglia così stupenda, e non parlo solo dei miei amici, ma anche dei miei genitori e dei miei fratelli.

-spazio autrice-
Ehilà, sono tornata! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ormai manca davvero poco alla fine.
In questi giorni pubblicherò il prologo della mia nuova storia, non so ancora come si chiamerà ma ho abbastanza chiare le idee su come si svolgeranno i fatti. Detto questo, baci. Vi amo.

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