Capitolo 29

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-spazio autrice-
*si schiarisce la voce* *fa il labbruccio* *congiunge le mani in segno di preghiera* *fa gli occhi dolci* Scusatemi tantissimo per la mia assenza, ma tra la scuola, la fiera e gli amici non ho avuto tempo per scrivere su wattpad. Mi dispiace infinitamente per non aver pubblicato in questi giorni. Purtroppo quest'anno ho l'esame, e si, ho 13 anni, 14 il 12 giugno, perció sono anche un po' stressata. Premetto che cercheró di pubblicare uno o due capitoli anche durante gli esami per non lasciarvi sole, oppure finiró questa storia prima di essi, ma dovró seriamente impegnarmi. Siamo quasi a 4k di visualizzazioni ed io non potrei essere più felice, grazie di tutto. Se volete minacciarmi per la pubblicazione di un capitolo, fatelo pure, tanto vi amo. Mi sembra di aver detto tutto, quindi, buona lettura.

Kate's pov
«Hai due opzioni: o mi metti giù, o mi metti giù» dico mentre scalcio e mi agito per sfuggire alla sua presa. Dove sono? Ora vi spiego: stamattina mi sono svegliata sul pavimento tutta dolorante, mentre quel cretino di Cameron era messo a 'stella' sul letto occupando tutto il materasso. Ovviamente non potevo non vendicarmi, perció ho ben pensato di legargli un braccio al letto con una corda che ho trovato giù in cucina in un cassetto, ho ben stretto i tre nodi fatti e poi mi sono messa comoda sulla poltrona del salotto ad aspettare le sue urla.
Fatto sta che ora mi ritrovo sulla sua schiena a testa in giù perchè, per qualche motivo a me sconosciuto, è riuscito a liberarsi. «È colpa tua! Stamattina mi sono svegliata tutta dolorante sul pavimento e tu eri con braccia e gambe aperte a dormire sul materasso occupandolo tutto! Senti, se non mi metti giù giuro che starai in astinenza per due mesi» sibilo l'ultima frase trattenendo a stento le risate ed in un batter d'occhio mi ritrovo con i piedi per terra davanti a quell'idiota che ora ha la faccia da cane bastonato. «Non puoi minacciarmi ogni volta» dice mettendo il broncio «oh si che posso» dico sorridendo mentre gli accarezzo la guancia ruvida di barba «sai che ti amo» aggiungo ridendo mentre butto le mie braccia al suo collo e gli salto addosso, lui mi afferra per le gambe e congiunge le mani sotto al mio sedere sorreggendomi. «Ehi, oggi è l'ultimo dell'anno!» esclamo mentre Cameron cammina verso la cucina con me in braccio «eh già» dice sorridendo «stasera avevamo pensato di andare ad una festa qui in paese, abbiamo scoperto che c'è una specie di discoteca» continua mentre mi appoggia sulla superfice dell'isola in marmo e prende dei biscotti dal mobiletto più a destra «per me va bene» dico mentre faccio dondolare i piedi nel vuoto «perfetto» dice prima di addentare un biscotto per poi infilarselo tutto in bocca «adesso baciami» dice sputacchiando pezzettini di biscotto, deglutisce e si avvicina a me che rido mentre mi sporgo e lo bacio «mh, sai di biscotto!» dico sorridendo nel bacio.
«Ehi, piccioncini» dice Jack G. mentre entra in cucina abbracciato a Kler, io in risposta agito la mano sinistra continuando a baciare Cameron facendoli ovviamente ridere sonoramemte.
Mi stacco lentamente e mi lecco le labbra «dovresti magiare più spesso dei biscotti prima di baciarmi, sei buonissimo» dico abbracciandolo e naconndendo la testa nell'incavo del suo collo mentre lui ridacchia sommessamete.
Il restso della banda entra presto in cucina ed iniziamo a fare colazione.
Dopo mangiato, i ragazzi decidono di giocare a Fifa in salotto mentre noi ragazze decidiamo di andare a fare un bagno nella piscina riscaladata per rilassarci un po'.

Ore 22:31, discoteca Music&Co

Kate's pov
«Questo vestito è scomodissimo» brontolo mentre mi siedo su uno dei divanetti in pelle nera del locale «hai finito di lamentarti?» chiede Madison sedendosi vicino a me «no, questo vestito è scomodo e troppo stretto!» dico sbuffando «guarda lì» dice sorridendo ed indicando con il dito Sophie e Matt che ballano un lento in mezzo alla pista, anche se la musica house rimbomba nella grande stanza «che carini» dico sorridendo. «Mi chiedo dove sia finito Nash» dice guardandosi intorno «lì ci sono Cam, Tay, Aaron, Carter e Shawn, proviamo a chiedere a loro» dico alzandomi e trascinandola con me. Appena loro ci vedono ci si parano davanti «ehi amore, sai dov'è Nash?» chiedo e lo vedo farsi pallido «no, proprio non lo so» dice mentre soriride forzato a Madison che lo guarda negli occhi per alcuni secondi poi inizia a guardarsi l'anello al dito, sorride malinconica e sospira mentre pare quasi fare la faccia dei bambini prima di piangere «spostatevi,ora» dice dura trattenendo le lacrime, ormai ha capito anche lei che qualcosa non va «ho detto di spostarvi» dice di nuovo con tono più duro «vi prego» aggiunge questa volta piano, ma abbastanza forte per farsi sentire facendoli spostare. La scena che ci si presenta davanti è una delle peggiori: Nash che entra nel bagno delle ragazze con una mano sul sedere di una ragazza dai capelli castani con un vestito molto striminzito. Non è di certo quello che mi aspettavo, e, prima che la porta del bagno si richiuda, si vede Nash baciare la ragazza.
La ragazza al mio fianco invece piange in modo straziante tra le braccia di Aaron emettendo sighiozzi che superano il volume della musica. «Andiamo a casa» dico mentre faccio segno ad Aaron di prendere in braccio Madison e di portarla fuori. «Vado a prenderlo» dice Jhonson mentre una volta venuto a conoscienza dell'accaduto. Ci avviamo alle macchine aspettando che Jack e Nash arrivino. Una volta al completo partiamo, Mad sta ancora piangendo, più piano, ma sta ancora piangendo.

Ore 23:43, casa
«Quindi l'ha fatto davvero?» chiedo a Jhonson una volta entrati in casa «si, quando sono arrivato si stavano rivestendo» dice mentre scuote la testa leggermente, annuisco e guardo Nash parlare con Carter, la sbronza gli è passata quando Cameron gli ha detto che Madison stava piangendo per causa sua. Ora tiene le mani tra i capelli mentre ascolta Carter.
Madison si è addormenta in macchina ed ora dorme profondamente, meglio così, almeno potrà dormire.
«Portiamola in camera» dico ad Aaron e a Cam che mi aiutano a portare Madison di sopra. Arriviamo in camera e l'appogiamo sul letto, faccio segno a loro di andare ed escono dalla stanza. Tolgo il vestito a Madison e le metto un pigiama caldo, la copro e le accarezzo i capelli. Il trucco le è colato sulle guance rosse di pianto, e mi viene in mente quella volta che a sei anni cadde sull'asfalto e si mise a piangere, io la andai a consolare e la accompagnai in casa aiutando sua mamma a disinfettarle il ginocchio ferito. Ed ora mi sento un po' come quella volta, solo che questa volta è stato il suo cuore ad essere ferito ed io sono impotente. La guardo l'ultima volta e poi esco dalla porta chiudendola a chiave per non fare entrare Nash, facendola poi passare sotto di essa in modo che possa averla lei. Vado in camera mia e vedo Cameron intento a spogliarsi, mi avvicino e lo abbraccio da dietro inalando il suo profumo. Mi stacco da lui e inizio a spogliarmi e quando ho finito mi sdraio sul letto. Mi raggiunge sul letto e mi abbraccia «sono le 23:59 e sai che chi si bacia l'ultimo dell'anno si bacia tutto l'anno?» chiede sorridendo per poi avvicinarsi, sorrido a mia volta e lo bacio. I fuochi d'artificio esplodono segnando la mezzanotte mentre noi ci baciamo. Inutile dire che quella notte facemmo l'amore.

Spero che questo capitolo vi piaccia. Baci, vi amo.

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