Capitolo 33

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-spazio autrice-
Dopo anni aggiorno. Scusatemi, ma venerdì ho finito gli scritti e il 28 ho l'orale, ho paura.
Purtroppo a tutto questo caos degli esami si è aggiunta una disgrazia che mi ha colpita particolarmente nel profondo e in questi due giorni non ho fatto altro che pensarci, ci ho fatto anche un incubo stanotte davvero tremendo. Scusate se uscirà un capitolo triste ma, a parte che è quello che avevo già premeditato, si aggiungeranno le mie emozioni.
Vi annuncio che tra qualche capitolo si aggiungerà un personaggio nuovo e non sto parlando di un ruolo femminile! Sarà un personaggio buono o che magari andrà ad interferire con la relazione tra Kate e Cameron?


Kate's pov
«Sammy» dico, silenzio.
«Sammy mi stai schiacciando» riprovo, silenzio.
«Sammy mi stai strozzando» tento di nuovo, silenzio.
«SAMMY ALZA QUEL TUO CAZZO DI BRACCIO DAL MIO COLLO E SMETTILA DI STROZZARMI» urlo e un tonfo sordo mi fa capire che è caduto dal letto «Kate! Ma cosa ti salta in mente?!» dice massaggiandosi la testa «mi salta in mente che mi stavi strozzando e ti ho chiamato tre volte prima di urlare!» dico «scusa se dormivo profondamente» borbotta mentre si alza e con uno scatto mi butta giù dal letto «così siamo pari brutta cattiva» dice per poi aprire la porta della camera ed uscire.

Quando arrivo in cucina lui è seduto sul mio sgabello che mangia dei cereali riempiendosi le guance come un criceto, poi lo guardo meglio «non vorrai mica far venire un mancamento a Madison vero?» dico indicandolo «ti sembra che un paio di boxer bianchi possano coprirti?» continuo per poi fargli una liguaccia «non penserai che quel troglodita in mutande mi faccia effetto vero?» dice Madison entrando in cucina «okay che è figo, ma ti ricordo che a cinque anni abbiamo fatto il bagno nella stessa vasca e a quattordici si metteva i nostri reggiseni per prenderci per il culo quando ci truccavamo» continua mentre si versa del latte nella sua tazza viola «dilenticavo che quest'essere è cresciuto con noi» dico scompigliandogli i capelli e dandogli un bacio sulla guancia. Oggi è sabato e lunedì si torna a scuola, ma non ne ho proprio voglia.
«Stasera si va ad una festa» dice il troglodita mentre sputacchia cereali ovunque «e chi te lo avrebbe detto?» chiedo mentre addento un biscotto «me l'ha detto Nash» dice per poi deglutire tranquillamente, ma la ragazza di fianco a me si irrigidisce di scatto e comincia a fissare un punto fisso «Madison» la chiamo ma non risponde «Madison guardami» dico spostandole il viso verso di me «è tutto okay, va bene?» dico e lei annuisce lentamente per poi abbracciarmi forte e sospirare.

La sera..
«Finalmen- dove cazzo pensate di andare vestite così?» dice sgranando gli occhi mio fratello «Sammy, questo vestito mi arriva praticamente al ginocchio e Madison ha dei pantaloncini corti con sotto delle calze, non siamo in minigonna» dico sbattendomi una mano sulla fronte «sentite, per me è come se foste mezze nude, voi due siete le mie sorelline e sono geloso!» dice facendo il broncio «hei fratellone adottivo, non mettere il broncio, come siamo vestite va bene» dice Madison prima di dargli un abbraccio a cui mi aggiungo anche io.
Usciamo di casa e scendiamo le scale per poi ritrovarci fuori dal condominio dove ci stanno aspettando tutti gli altri.

«Sei in astinenza?» chiedo a Cameron che da quando siamo in macchina non fa altro che baciarmi «si, una notte e un pomeriggio sono troppo tempo lontano da te» mormora sul mio collo dove deposita un bacio delicato ed affettuoso, sorrido e lo bacio.

«State scherzando vero?» dico mentre guardo l'insegna del locale ed il mio sguardo ricade subito dopo su Taylor e Shawn che mi stanno fissando.
Il nome 'Last Night' brilla nel buio di questo sabato sera e una miriade di brutti ricordi mi invade la mente.
Lui ed io.
Lui e la bionda.
Le lacrime.
I loro baci.
Le lacrime.
I loro movimenti.
Le lacrime.
Il suo sguardo su di me.
Le lacrime e i brividi.
Il vento freddo sulla pelle.
Le lacrime.
Una macchina.
Shawn e Taylor.
Le lacrime e lo sguardo perso.
Li guardo di nuovo e una ventata di aria fredda mi colpisce il viso, scuoto la testa ed entro nel locale.
La musica è altissima e il fumo colorato dalle luci riempie la stanza, l'odore di alcol e fumo mi riempie le narici. Chiudo un attimo gli occhi e quando li riapro tutto è più limpido, forse è perchè la mano di Cameron è intrecciata alla mia e il braccio di mio fratello è sulle mie spalle.
Andiamo tutti a sederci sui divanetti di pelle nera ad un lato della sala e ordiniamo da bere. Appena arriva il mio vodka alla fragola lo butto giù e rubo un sorso dal sex on the beach di Cameron che prende un sorso della bevanda e mi bacia. Il liquido della bevanda passa dalla sua bocca alla mia  e al suo sapore originale si è aggiunto il sapore di Cameron, un mix che mi fa volare in paradiso. Mi lecco le labbra e mi alzo trasciando Cameron in pista, seguito poi da tutti. Nella discosteca si espande 'Hot Line Bling' di Drake remixata ed iniziamo a scatenarci.
Due ore e uno shottino di rum più tardi è l'una del mattino e ho perso di vista Cameron. L'euforia alcolica mi è passata e la vista e l'udito sono ritornati come prima per fortuna. Mentre sto cercando Cameron incontro Madison e Kler che mi tirano a ballare con loro. Mezz'ora dopo sto ancora cercando Cameron, che a quanto pare è scomparso. Per sbaglio vado addosso a Jack J. e gli spiego che sto cercando Cam, così lui si unisce a me e mi aiuta a cercarlo.
Ad un certo punto vedo che Jack ha visto qualcosa e poi lo vedo sgranare gli occhi e subito mi ritrovo schiacciata con la faccia sul suo petto. Cerco di liberarmi e mi dimeno riuscendo nel mio intento, ma forse era meglio che fossi rimasta sul petto familiare di Jack. Cameron sta baciando una ragazza dai capelli azzurri mentre la tocca ovunque e penso alla nostra prima volta, quando abbiamo fatto l'amore insieme ed ora una sensazione di vuoto e di freddo si fa largo nel mio stomaco. Gli occchi bruciano e si scaldano rapidamente, i denti battono ritmicamente e la pelle si cosparge di brividi. Sento il sapore delle lacrime raggiungere le mie labbra, dove poche ore fa c'era il suo di sapore. Dopo poco si alzano e sempre baciandosi raggiungono la porta del locale distante qualche metro per poi uscire definitivamente, ma non solo dalla discoteca, forse anche dalla mia vita.
Singhiozzo e subito mi ritrovo davanti Jack J., Shawn e Taylor con sguardo triste. «Andiamo a casa» dice Jack prima di prendermi in braccio e farsi spazio tra la gente mentre piango e sento il mondo crollarmi addosso pian piano.
Ancora, penso, è successo di nuovo, solo che questa volta stavamo insieme da mesi.

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