Capitolo 6

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Kate's pov
È di nuovo lunedì. Questa mattina mi sono svegliata e mi sono preparata velocemente, sono uscita di casa e sono andata a scuola. In totale ho fatto due verifiche, una di storia e una di letteratura. In questo momento sono a casa seduta sul divano con Madison e stiamo guardando un film. «Stavo pensando che questo sabato potremmo andare a prendere il vestito per la festa di fine estate» dice sorridendo «per me va bene, ma non costringermi a prendere qualcosa di esagerato dato che ci vado da sola» le ricordo, «dai, il ballo è la settimana prossima, vedrai che qualcuno te lo chiederà» dice sorridendo «convinta tu» dico ridendo. Da quella sera non vedo Cameron e non faccio altro che pensare a lui, non mi ha cercata. Pensavo che dopo avergli mostrato il mio lato nascosto e ribelle si sarebbe interessato a me. Povera illusa, pensavi davvero che ti avrebbe calcolato? Il mio subconscio è uno stronzo. Tesoro, io sono te. Perchè non vai a cercarlo se ti manca così tanto? Beh, a dire la verità potrei anche cercarlo, magari si è arrabbiato dopo quello che ho fatto..«Hey bell'addoentata, ci sei?» dice Madison sventolandomi la mano davanti alla faccia «sisi, ci sono, vado un attimo dai ragazzi. Vorrei chiedere scusa a Cameron per come mi sono comportata quella sera» dico sorridendo «va bene, ti aspetto qui» sorride. Mi metto le scarpe e vado al piano di sopra, avanzo verso la loro porta e una volta raggiunta suono il campanello. «Ciao Kate» dice Nash sorridendomi nervoso dopo aver aperto la porta «ehi, tutto bene?» chiedo sorridendogli «ehm..s-si..peró..n-non puoi entrare» dice senza guardarmi in faccia «e perchè?» domando guardandolo corrucciata «p-perchè c'è Ma..si, Matt, ecco..è nudo, si nudo» dice, mi sta mentendo. Lo spingo velocemente per entrare e vedo Matt sul divano, completamente vestito, che mi guarda sgranando gli occhi. Ma che hanno tutti?! «Ciao Kate..ehm, come mai qui?» dice «vorrei chiedere scusa a Cameron per come mi sono comportata sabato sera» dico guardando in basso «e-ehm, non è in casa..» dice guardando in basso «Matt, ma che casino sta facendo Cam? Se la sta sbat- Oh.» dice guardandomi sgranando gli occhi e guardandomi dispiaciuto. Dovevo aspettarmelo, per lui non valgo niente, una come tante. Mi guardo intorno con le lacrime agl'occhi e vedo tutti i ragazzi guardarmi dispiaciuti. «Gli p-parleró u-un'a-altra v-volta» dico tra un singhiozzo e l'altro. D'un tratto una bionda mezza vestita mi passa davanti sorridendomi sculettando verso la porta per poi uscire. Mi volto verso i ragazzi e faccio una smorfia di disgusto. «Mi dispiace Kate» dice Nash abbracciandomi e Jack mi accarezza la testa. «S-sarà meglio che v-vada» dico staccandomi dall'abbraccio, mi volto per prendere la borsa che mi era caduta per terra e quando mi rigiro lo vedo uscire dal corridoio. È li che cammina guardandosi i piedi, e quando sente silenzio alza lo sgurdo e mi vede, si blocca e sgrana gli occhi. Il mio cuore fa uno strano suono, simile ad un "crack". Lo guardo e poi mi giro verso i ragazzi che mi guardano ancora più dispiaciuti e me ne vado. Quando entro nel mio appartamento e chiudo la porta mi ci appoggio e scivolo verso il basso. Dopo un paio di minuti mi alzo da terra e vado in cucina dove trovo un bigliettino sul bancone "sono andata a fare la spesa, ti voglio bene xx" sorrido leggendolo e mi avvio in camera appena entro vedo la foto che ci siamo fatti la prima sera che ci siamo conosciuti e mi rimetto a piangere singhiozzando sonoramente. Perchè ci resto così male se io e lui non stiamo insieme? Che cosa mi aspettavo? Io non sono nessuno e di me c'è ne sono mille più belle. Io non vado bene. Io sono solo una sfigata vergine del cazzo.
Cameron's pov
Quando l'ho vista, in lacrime davanti a me, mi sono bloccato. Ho sentito il rumore del suo cuore spezzarsi, un suono che non mi toglieró mai dalla testa. Ora sono qui, sul letto, a guardare il soffitto. Lei non lo sa, ma la sua camera è sopra la mia, e io sento tutto, sento i suoi singhiozzi rumorosi e le grida spezzate e soffocate. Sono io che le ho fatto questo, mi sento uno schifo. Ma io devo andare avanti e devo portare a termine quello che ho iniziato, devo riconquistarla. Qualcuno bussa alla porta «avanti» dico «la senti?» dice Nash sedendosi accanto a me sul letto «si» rispondo guardando il soffitto, «si sente fino in sala, smettiamo?» chiede sfidandomi «no» dico convinto.
Kate's pov
Tredici giorni. Tredici giorni che non li vedo, che non lo vedo. In questi giorni sono uscita di casa solo per andare a scuola. A scuola ho visto una volta Aaron di sfuggita. So che Madison ha detto a Nash che Cameron deve statmi lontano. Quando l'ha saputo è andata su tutte le furie. È corsa via ed è tornata dopo dieci minuti, era sorridente e si teneva una mano con l'altra massaggisndosela, 'che hai fatto?' le ho chiesto, 'gli ho dato un pugno' mi ha risposto. Il giorno dopo mi ha detto che gli aveva fatto un livido sullo zigomo, in compenso lei ha dovuto tenere il ghiaccio per un ora sulla mano destra. Oggi è sabato e indovinate? Stamattina niente scuola perchè dobbiamo prendere il vestito per il ballo di stasera. Madison andrà con Nash, quindi stasera lo vedró, e dove c'è lui c'è anche l'altro, Cameron. «Hey! Ancora nel letto questa qui! Alza le chiappe e muoviti scimmia!» dice urlando «babbuina, ora mi alzo, non urlare» urlo a mia volta. Questa è tutta pazza. Dopo 45 minuti siamo finalmente al centro commerciale. «Uh, guarda questo vestito! Kate guarda anche quello! Sono sicura che ti sta benissimo» dice afferrandomi il braccio e trascinandomi nel negozio. Il vestito che ha preso per me è nero ed ha una scia di brillantini che partono dalla scollatura a cuore e finiscono sul fianco. Il vestito di Madison è blu ed è lungo dietro, fino alla caviglia, e corto davanti, più o meno a metá coscia. Entro nel camerino e indosso il vestito, mi guardo allo specchio e noto che mi arriva a metà coscia, sto bene vestita così. Esco dal camerino e vedo Madison che mi aspetta di fronte ad uno specchio. «Babbuina, devo ammettere che stai davvero bene con questo vestito» dico sorridendogli «amche tu stai benissimo con questo vestito, scimmia» dice ricambiando il sorriso.
LA SERA•
La palestra della scuola è stata ben allestita per il ballo. Al centro della palestra c'è la pista da ballo, dal lato sinistro ci sono dei tavoli con cibo e un bancone dove servono le bevande, mentre dal lato destro ci sono dei divanetti per sedersi. Madison mi prende per mano e mi trascina con lei verso il gruppo di Nash, ad un tratto si ferma e mi guarda, poi dice «se non te la senti chiamo qui Nash e poi andiamo a ballare» «no dai, prima o poi lo devo affrontare» dico con un mezzo sorriso «va bene» dice per poi riprendermi la mano e portarmi da loro. Quando arrivaimo tutti ci guardano «ragazzi, loro sono off-limits, chiudete le bocche» dice Nash ridendo «ciao» dico sorridendo, poi il mio sguardo cade su di lui, sempre perfetto. Indossa una maglietta nera aderente che lascia intravedere gli addominali e degli skinny jeans che gli stanno davvero benissimo. Anche lui mi guarda, incorcia i miei occhi e mi fissa dispiaciuto. Se crede che basterà, si sbaglia di grosso. «Vado a ballare» esordisco sorridendo «vengo anch'io» dice Madison alzandosi con me. Raggiungiamo la pista e iniziamo a ballare, Ashley e Cloe ci raggiungono e balliamo tutte e quattro insieme. «Facciamoli impazzire un po', okay?» dice Ashley sorridendo «okay» diciamo in coro iniziando ad agitare i fianchi a ritmo di musica. I ragazzi ci stanno guardando, bene.
Cameron's pov
«Oh mio dio» dico guardandola «se continua così devo andare là e portarla via» dice Carter guardando Cloe «eh già amico, quella ci sa proprio fare» dice Taylor sfottendolo, tutti scoppiamo a ridere ma smettiamo subito quando un tipo le mette le mani sui fianchi. Lei mi guarda, mi sorride, e inizia a strusciarsi contro il tipo «amico, mi sa che te la sta facendo pagare cara» osserva Gilinky mentre guarda la scena divertito «Dio, se continua così gli sbatto la faccia per terra» dico pieno di rabbia. Coglione, si chiama gelosia questa mi dice il mio amato subconscio. Okay, forse è gelosia. «Bró, ti conviene muoverti» dice Nash guardandomi serio, mi volto e vedo che le si sta avvicinando troppo al viso, non puó fare una cosa che nemmeno io ho realmente mai fatto. Mi alzo di scatto e li raggiungo, poi, 'accidentalmente', vado addosso al tipo facendolo cadere «oh scusa» dico guardandolo con sufficenza «amico, sta un po' più attento la prossima volta» dice. Lei mi sta guardando soddisfatta, si abbassa per porgere la mano al tipo, si gira e mi sorride, appena si riabbassa capisco le sue intenzioni...
-spazio autrice-
Buonsalve, rieccomi qui. Spero che il capitolo vi piaccia, proveró a pubblicare più spesso.

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