Capitolo 46

628 24 1
                                    

Prima di inziare a leggere mi scuso per il ritardo e volevo fare un piccolo annuncio:
SE QUALCHE OMOFOBO STA LEGGENDO TUTTO QUESTO, È PREGATO DI ANDARSENE DALLA MIA STORIA, GRAZIE.
Un bacio a tutti quelli che amano l'amore incondizionato.


Kate's pov
La luce soffusa della finestra mi sveglia e quando apro gli occhi sono sola nel letto.
Mi metto seduta e mi strofino gli occhi, sbadiglio e mi alzo lentamente.
Sono ancora mezza addormentata ma quando scendo le scale e vado in cucina vedo distintamente la figura di Cameron ai fornelli. L'orologio segna le otto di mattina e lui è bello pure adesso, è sempre bello.
Tra poco dovrebbero arrivare i ragazzi e non vedo l'ora.

Mery's pov
«Mery..Mery svegliati» dice una voce, mugolo e quando apro gli occhi trovo il viso di mio fratello a due centimetri dal mio «dai Con, non rompere» dico e mi giro dall'altra parte chiudendo gli occhi «no no no no Mery siamo a Los Angeles, stiamo per atterrare» dice scuotendomi leggermente e apro di nuovo gli occhi, alzo gli occhi al cielo, ma poi scoppio a ridere vendendo la sua faccia sorridente «vi manca eh?» chiedo riferendomi a Kate, la migliore amica dei due, due che annuiscono spasmodicamente sorridendo.
----------------------
L'aereo è atterrato già da un'ora e finalmente sono seduta nel taxi bianco. Guardando fuori dal finestrino vedo le innumerevoli palme tipicamente californiane, le spiagge brulicanti di gente. Tutti qui girano in costume, a New York ti arresterebbero se lo facessi.
Ho sempre sognato di vivere a Los Angeles, la cittá che non dorme mai. Molti pensano che sia New York, è vero, ma lì la gente è sempre di corsa, non si ferma mai, non ha mai tempo di uscire di casa e magari andare a trovare gli amici, è così frenetica che ti scombussola e ti stanca, e dopo anni e anni a viverci non ne puoi più.
Poi a casa c'è spesso freddo, a volte un caldo torrido d'estate, ci sono quelle giornate dove il sole ti batte in testa così forte che ti prendi un insolazione o svieni.
Qui invece la gente è più calma, più sorridente, il mare profuma d'estate e mi immagino la sensazione di avere la sabbia rovente sotto i piedi la maggior parte dell'anno. Mi immagino ad incontrare tutti i vip, alla voglia di uscire anche solo per un frullato o per un cappuccino, giusto per fare un giro.
Questa è la cittá dove voglio vivere.

Immersa nei miei pensieri non noto nemmeno che ci siamo fermati davanti ad una villa enorme ed una ragazza dai capelli neri corre fuori da essa.
Mio fratello e Troye scendono dal taxi tirando fuori le valige, scendo anche io e vedo la ragazza saltare in braccio a Connor, tirando nell'abbraccio Troye mentre ride.
Un ragazzo castano si avvicina e da una pacca sulla spalla ad ognuno, stringendo poi a sé la ragazza, che immagino sia Kate, mentre il ragazzo Cameron.
Sorrido, sono proprio carini, forse più di mio fratello e Troye.
Kate da una spinta a Cameron e viene verso di me, si presenta e mi stringe la mano, sorrido allegramente, capendo immediatamente che è una persona gentile e solare, si vede dai suoi occhi.
Mi è sempre piaciuto capire il carattere della gente, forse è anche per questo che amo e studio psicologia.

Quando entriamo in casa rimango intontita: quante cavolo di persone ci sono?
Tutte salutano i nuovi arrivati, anche me!

Madison, o almeno penso si chiami così, mi fa segno di avvicinarmi e così faccio.
«Nessuno te lo ha detto, ma in cucina c'è il fratellino di Kate e Sammy» dice sorridendo e io corruccio le sopracciglia «quanti anni ha?» chiedo «quattordici, come te» dice e le mie guance si colorano leggermente di rosso, quindi non saró la più piccola qua dentro, una buona notizia!

Vado verso la cucina a piccoli passi e lo vedo.
Occhi marroni, capelli castani con una bandana bianca tra di essi ed una canotta a righe blu e bianca, e per un momento torno indietro, guardando nello schermo del telefono se sono in ordine.
Indosso un vestito color pesca abbastanza leggero con dei sandali marroni.
Sembra andare tutto bene, così mi avvicino lentamente e quando alza lo sguardo si blocca a guardarmi, le sue labbra si dischiudono per alcuni secondi e poi sembra riprendersi dal momento di blocco, scuote la testa e fa spuntare un grande sorriso.
«Ciao, scusa se non sono presentabile ma non mi avevano detto che una ragazza, oltretutto così bella, arrivava qui» dice scompigliandosi i capelli e le mie guance si colorano di rosso, le sento scottare e abbasso la testa in imbarazzo lasciando che i capelli mi coprano il viso «ehi, non ti mica eh..come ti chiami?» chiede «Mery» dico piano «e tu?» aggiungo sollevando il capo per guardarlo «Jacob..certo Mery mi sembra un nome adatto a te» dice «perchè?» chiedo senza capire «insomma, un nome bellissimo per una ragazza bellissima, no?» dice e mi viene spontaneo sorridere «Grazie..sai, Jacob fa molto spudorato» sorrido facendogli l'occhiolino e lo vedo sorridere maliziosamente «non ci si puó trattenere davanti a tanta bellezza» sussurra avvicinandosi e nella mia testa lampeggia la scritta 'ATTENZIONE', così mi sposto di lato «credo che andró a sistemare le mie cose a casa mia» dico in fretta ed esco dalla cucina, scontrandomi con Sammy, a cui chiedo scusa, e prendo la valigia e le chiavi dell'appartamento, uscendo finalmente da quell'ambiente ormai stretto.

Mery Franta, non ti sarai mica innamorata vero?
Oddio, vattene, eri sparita no? Torna da dove sei venuta.
Non hai detto di no però..
Zitta.

Dopo aver sistemato tutta la mia stanza, vado sul balcone affacciato sul mare, il nostro appartamento dista solo due case dalla villa dei ragazzi.
Il venticello caldo mi scuote leggermente i capelli e il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia mi fanno rilassare.
Ormai è ora di pranzo e ho leggermente fame.
In aeroporto ho comprato un sandwich al prosciutto e siccome quei due non sono ancora tornati il mio pranzo sarà quello.
Mangio in fretta e dopo essermi fatta una doccia veloce vado a letto per riposarmi, dopotutto il volo e lo scalo sono stati stancanti.
                        ***************

«Mery, ehi, sveglia, è ora di cena»
«Mery»
Una mano mi accarezza i capelli e una voce familiare mi sveglia dolcemente.
Quando apro gli occhi i pozzi azzurri di Troye mi guardano e la sua bocca si dispiega in un sorriso, «è ora di cena, stasera noi ragazzi andiamo in discoteca quindi tu e Jacob starete insieme a casa sua, Mery, se fa qualcosa chiamami che torno subito e gli spezzo le gambe okay?» chiede e annuisco ridendo per poi abbracciarlo. Avere Troye è come avere un secondo fratello, forse anche più protettivo di quello vero.
Sono così felice per loro, sono una coppia fantastica e si amano così tanto. Chi non mi conosce bene a volte mi domanda se non mi abbia mai dato fastidio il fatto che mio fratello fosse gay, e la risposta che ho sempre dato è la seguente:"l'amore è l'amore ed io amo l'amore".
Sono cresciuta in una famiglia fantastica, non ci sono mai state discriminazioni per nessuno, la sessualità non è mai stata un tabù e si è sempre parlato di tutto.
Una volta ho chiesto a mio fratello come si fosse sentito prima di fare coming out, e quando mi ha risposto sono scoppiata a piangere. Mi ha descritto il coming out come elemento base della sua vita, aveva sedici anni e aveva guardato tantissimi video coming out su youtube, si era documentato sulle parole che poteva digli la gente, aveva una paura tremenda.
Ha deciso di farlo nella mensa della sua vecchia scuola: aveva attirato l'attenzione di tutti e dopo aver finito il suo discorso, aveva ricevuto un grande applauso, anche per il grande coraggio che aveva avuto. Da quel momento, erano seguiti numerosi coming out, tra cui quello del capitano della squadra di football Tom, un ragazzo alto e muscoloso, castano e occhi verdi, diventato amico di mio fratello da quel giorno.
Posso dire di essere davvero molto fiera di Connor Franta.

La "cena" non è altro che roba del Mc Donald's alla rinfusa e, a detta di Troye, domani andremo a fare la spesa.
Dopo cena mentre loro si preparano io ascolto un po' di musica e poi andiamo tutti insieme alla villa.
In poco tempo rimaniamo solo io e Jacob e la cosa è abbastanza imbarazzante..
Continua a lanciarmi sguardi distratti e sembra si sia messo particolarmente in tiro: maglia dell'adidas nera, jeans strappati e giubbotto anch'esso di jeans.
Decidiamo di guardare un film e scegliamo di vedere 'Me before you'.
Quando il film finisce sono in un mare di lacrime, Jacob si avvicina leggermente e mi asciuga le lacrime con dita dolcemente.
Sorrido e arrossisco non riuscendovi a fare a meno e quando azzera le distanze per baciarmi un turbine di emozioni mi scombussolano: il mil primo bacio.

I'M BACKKKKKK
Beh, scusate di nuovo per l'attesa..spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi anticipo che nel prossimo ne vedremo delle belle in discoteca..

Trust meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora