Capitolo 14

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Kate's pov
Ci avviciniamo e succede. Ci baciamo. Le mie labbra sulle sue, così morbide e tiepide. Questo è il nostro primo vero bacio, niente discoteche, niente alcol nè provocazioni, solo io, lui e quello che proviamo. Il bacio casto che era diventa più movimentato, le sue labbra si schiudono, la sua lingua passa in mezzo alla mie labbra facendole schiudere così il bacio diventa passionale. Da qui, una serie lunghissima di baci in questo tunnel dell'amore. Ci stacchiamo dall'ultimo bacio quando la luce delle attrazioni cattura la nostra attenzione. Cerchiamo di ricomporci il più possibile per non fare la figura degli adolescienti in crisi ormonale, ma con scarsi risulati. Ho i capelli spettinati, le labbra gonfie, le guance rosse e gli occhi lucidi di eccitazione. Si vede lontano un miglio che ci siamo baciati come se non ci fosse un domani, e lo sguardo furbo da pare del gruppo lo fa intendere pienamente. Vengo afferrata per un braccio e mi ritrovotra le grinfie delle ragazze che ho per amiche. «Tu. Noi. A casa. Schifezze. Ci racconti tutto. Ogni particolare.» dice Mad scandendo ogni parola tenendomi per le spalle, annuisco leggermente spaventata e lei sorride per poi abbracciarmi. Ci riavviciniamo alla banda e Gilinsky dice «bene, questa è finita. Fase 2» dice sorridendo, io e le ragazze li guardiamo interrogativi e loro ci rassicurano dicendo che non voglio stuprarci. Bene.
-mezz'ora dopo-
«Arrivati» canticchia Cameron dai posti davanti. «Si puó sapere dove siamo Nash?» dice Mad sbuffano «amore, quando sarà il momento lo scoprirai» dice dandole un bacio sulla guancia.
Scendiamo dalla macchina e tutto ció che vedo è un parco. I ragazzi vanno a prendere dei cesti, probabilmente con all'interno del cibo, e iniziano a camminare. L'opera d'arte del parco attira la mia attenzione, l'ho vista su un catalogo di New York prima di venire al college. Questo è il Battery Park. Dei rumori piuttosto piccoli mi fanno spostare lo sguardo su un albero e vedo un piccolo scoiattolo intento ad arrampicarsi sul tronco. Queste bestiole sono adorabili. Continuo a camminare dietro a Cameron il quale allunga la mano per afferrare la mia. Mille brividi mi percorrono al schiena al contatto. Io e lui, mano nella mano. Io e il bad boy della scuola mano nella mano. Io e lui. Noi. Tutti i miei pensieri vengono messi in secondo piano quando un edificio in vetro si trova davanti a noi. «Allora, vado a prendere i biglietti e torno» dice Matthew allontanandosi ed entrando nell'edificio. Appena torna ci dirigiamo sul retro della struttura ed un piccolo porto appare alla nostra sinistra. Una nave arancione è pronta per salpare nonostante siano ormai le 23. Non so dove porti quest'imbarcazione e la curiosità cresce quando ci salgo sopra. «Dove stiamo andando?» chiedo accarezzando la mano di Cameron «piccola, è una sorpresa» dice dandomi un bacio sul collo. Woah, frena un attimo. Come mi ha chiamata? Piccola? Oddio, mi sciolgo. Arrossisco, forse un po' troppo tardi, e abbasso subito la testa imbarazzata portando lo sguardo sulle mie scarpe.
Cameron's pov
È bellissima quando arrossisce. Affondo la testa nel suo collo e strofino il naso sulla parte inferiore della mascella provocandogli il solletico, ride e quando anche io ridacchio nel suo collo facendogli più solletico ride amcora e mette una mano tra i miei capelli tirandomi leggermente. Gemo involontariamente, sempre sul suo collo e la sento sussultare. «Uh, il punto debole di Dallas, eh?» sussurra nel mio orecchio, annuisco e chido gli occhi inebriamdomi ancora del suo profumo. Penso che non sarà così difficile portare avanti la scommessa con una ragazza del genere.
Kate's pov
La barca si ferma e noi scendiamo subito. La Statua Della Libertà è enorme e bellissima davanti a me. La torcia accesa illumina l'ambiente circostante, è stupendo. I ragazzi stendono grandi teli sul prato e ci fanno cenno di sederci lì sopra. Si allontanano un attimo per prendere i cesti da cui vengono fuori una trentina di panini. Matthew guarda il suo panino come se fosse la cosa più bella al mondo e lo addenta. Questo ragazzo è disumano, in 20 minuti è il terzo panino che mangia e gli altri mi hanno assicurato che è sempre così, ma io mi chiedo, dov'è la ciccia che dovrebbe avere?! «Matt, mi spieghi come diavolo fai a mangiare così tanto e a non essere grasso come una mucca?» domando finendo l'ultimo pezzo del mio panino «ragazza, sono Matthew Lee Espinosa, posso fare tutto» dice facendo finta di togliersi della polvere dall spalle e facendomi un occhiolino. «Sai fare tutto tranne riuscire a fare il serio» dice Carter ridendo seguito da una risata generale. «Ragazzi, è mezzanotte. Domani mattina il ferryboat verrà prenderci alle 9, perció tutti a dormire» dice Aaron andando a prendere delle coperte dal suo zaino. E sono questi i momenti che ti ricorderai per sempre: con i tuoi migliori amici, sotto le stelle, nella grande mela, ma soprattutto, con il ragazzo che ami. Cameron si gira verso di me e appoggia la fronte sulla mia, avvcina le sue labbra alle mie e mi bacia. Questo è un bacio dolce e casto,  è la sua 'buonanotte'. «Notte piccola» dice dopo essersi staccato da me «notte piccolo» dico sfiorando con il pollice la sua guancia. Sorride al nomignolo e mi stringe a se, mi accoccolo meglio su di lui e mi addormento. Sogno un ragazzo dagli occhi nocciola ed un sorriso stupendo che mi bacia sotto la Statua Della Libertà.

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