Capitolo 45

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-spazio autrice-
Wassuuup faam? *Christian mode:on*
Okay, bando alla ciance.
Tra..*conta i giorni*..1689 giorni, più o meno, dovrei essere in chiamata su face time con Maria, per fargli fare il room tour del mio nuovo appartamento a Los Angeles piangendo mentre lei salta sul suo bellissimo nuovo letto Newyorkese..
Sono così felice di questa cosa che in questo momento mi viene da piangere solo a pensarci.
Detto questo, boh, la smetto di tremare e mi concentro, lasciandovi al capitolo.





Kate's pov
Probabilmente il mio fratellino aveva davvero bisogno di dormire, insomma, chi dormirebbe mai per 12 ore di fila?
Jacob Wilkinson, ovviamente.
E il vizio lo aveva preso proprio dalla sottoscritta.
Quando si era svegliato tutti erano corsi in camera per vederlo, parlargli, coccolarlo, come se fosse un bambinetto di cinque anni, peccato ne avesse quattordici compiuti.
Presentargli diciassette persone, non era stato facile ovviamente. Per tutto il giorno non aveva fatto altro che ripetere e ripetere tutti i nomi, dicendo persino chi era fidanzato con chi, e tutto ció era stato abbastanza divertente, soprattutto quando Matthew, esausto di sentire il suo nome, aveva deciso di legarsi con il nastro adesivo due cuscini ai lati della testa per attutire il rumore e non sentirlo più.
Durante il pomeriggio io e Madison avevamo preparato una stanza per lui: avevamo scelto lenzuola azzurre per il letto a due piazze, messo i vestiti e le scarpe nell'armadio e attrezzato il bagno con tutto quello di cui aveva bisogno sotto il conisglio di Sammy.
Quella sera quando era entrato nella camera aveva sorriso imbarazzato e riconoscente, ma è mio fratello e avrei fatto di tutto per lui.
Ora dormiva di nuovo ed io reprimevo la voglia di accarezzargli a capelli, un po' come Sammy d'altro canto.

Mi trovavo su un divano beige e un odore di vaniglia aleggiava per la casa. Pensavo al passato, mentre mi accarezzavo la pancia, ormai enorme, in modo distratto.
La mia attenzione venne portata poi al bambino di cinque anni davanti a me: capelli castani e grandi occhi azzurri, inconfondibilmente nostro.
«Mamma» dice mentre si porta una mano sull'occhio strofinandoselo con il piccolo pugno «dov'è papà?» continua mentre si avvicina alla mia pancia ed inizia ad accarezzarla «papà sta tornando ora dal lavoro» dico mentre passo una mano tra i suoi capelli depositandoci un bacio sopra.
Alcuni istanti dopo la porta si apre ed entra in casa l'unico uomo che mi ha donato immensa felicità e immenso amore, l'unico uomo che ameró a parte mio figlio. «Ciao amore» dico mentre lo raggiungo e lo aiuto a posare la giacca «ciao piccola» dice mentre mi bacia castamente e Jace inizia a fare piccole smorfie di disgusto facendoci ridere. «Ciao campione, come mai ancora sveglio?» chiede mentre prende il nanetto in braccio e gli bacia la guancia «mi mancavi papi» dice mentre sbadiglia e si stiracchia un pochino «ora sono qui, andiamo a letto su» dice mentre gli solletica la pancia facendolo ridere «va bene papiii» urla per poi scappare al piano di sopra.
«Sei sempre più bella» dice baciandomi prima di salire le scale.
Quando torna al piano di sotto io sto guardando una nostra foto di qualche anno fa e sorrido dolcemente pensando che non è cambiato nulla da quel giorno, nonostante un figlio ed un altro in arrivo.
Dopo essersi seduto accanto a me sul divano alza il braccio e mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
Quando inizia ad accarezzarmi il pancione mi sporgo verso di lui e gli rubo un piccolo bacio che contiene tutto il nostro amore.
Si china verso la mia pancia e inizia a parlare «non vedo l'ora di tenerti fra le mie braccia piccola Alison» dice ed io mi innamoro immediatamente del suono della sua voce nel dire quel nome, il futuro nome di mia figlia.

Mi sveglio di soprassalto toccandomi la pancia di riflesso. Questo è stato il sogno più bello della mia vita.
Jace e Alison.
Jace.
Alison.
Jace e Alison.
I loro nomi mi rimbombano per la mente e non faccio altro che sorridere incontrollatamente.
Le mie mani scorrono verso la mia pancia piatta, per poi iniziare ad accarezzarla.
Più penso al viso di Jace, più penso a quanto assomigliasse a Cameron.
Incredibile come la mente possa creare uno scenario così reale, così bello, uno scenario che sa di casa e di amore.

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