#9

327 16 0
                                    

Non c'è niente di meglio che fare colazione con Giò e Bea per tirarsi su. Ho preso il pullman delle sette e mezza, così non sono stata costretta ad incontrare i miei genitori.

"E te ne sei andata così? Senza neanche dirgli come ti chiami?" Chiede per la centesima volta Giò, col cappuccino a mezz'aria.

"Sì, che altro avrei dovuto fare? E poi dopo la sua ultima risposta può anche tornare nel suo paesino sperduto."

Bea ride.

"Io fossi stata al posto tuo non gli avrei resistito. Si parla sempre di Genn Butch! Insomma, era il tuo sogno che succedesse una cosa del genere!" Esclama emozionata.

"Purtroppo l'apparenza inganna ragazze." Cerco di tagliare corto.

"Per me c'è qualcosa sotto." Riprende Giò mettendosi comoda sulla poltrona del bar.

"Insomma, avete parlato al concerto, è venuto 'casualmente' nel nostro quartiere e ieri si è comportato come non farebbe con una semplice fan. E se gli piacessi?"

Sputo il caffè.

Giò e Bea mi guardano schifate, con un'espressione interrogativa.

"No! Cioè, è stato un caso, magari hanno amici qui o sono venuti per girare uno dei loro videoclip. Riguardo a ieri non è successo niente di speciale. Mi ha parlato perché non gli piace che si pensi male di lui, ma nulla di più. Non fatevi strane idee." Concludo.

Bea sta passando dei fazzoletti sul tavolo dove ci sono delle macchie di caffè. Io e Giò ridiamo guardandola.

"Sarà meglio andare ora se non vogliamo perderci fisica." Si alza Bea mettendosi lo zaino in spalla.

Io e Giò la imitiamo e la seguiamo per i corridoi.

"Ehi ragazze!" Ci chiamano gli altri, poggiati agli armadietti vicino al bagno.

Giò va accanto ad Ale, che le stampa un bacio sulle labbra. Mi sono persa qualcosa? Dopo voglio farle un discorsetto. Spero che Ale sia sincero in ogni caso.

"Ali, come stai? È un po' che non ti vediamo." Chiede Max.

Ha tutte le ragioni del mondo per essere preoccupato.

"Scusate, sono molto.. Impegnata in queste settimane, ma tra poco passerà tutto." Sorrido per convincerli.

"Be', spero che non lo sarai domani." Si intromette Rob, che tira una gomitata a Ivan.

"Intendi questo sabato?" Se ci sarà una festa, sarò felice di andarci per distrarmi un po'. Ho accumulato troppo stress e devo rifarmi una vita sociale.

Ivan annuisce.

"Un nostro amico organizza un mega party nella sua villa di campagna. Non è facile essere invitati, ma sono riuscito a convincerlo e porterò tutto il gruppo!" Continua Ivan quasi saltellando.

"Quindi sarebbe una festa per vip?" Ride Ale continuando a tenere abbracciata Giò che sembra così felice.

Mi guarda come per dirmi che poi mi spiegherà tutto, io annuisco e faccio la finta arrabbiata. Se la fa soffrire giuro che lo ammazzo.

"In pratica sì!"

"E com'è che conoscete questa gente?" Rido rivolgendomi a Bea.

"Non chiedermelo." Mi risponde prima di farmi cenno di andare, perché si sta facendo tardi.

Salutiamo tutti e prendo subito da parte Giò.

"Quando. Dove. Come." Le dico ansiosa.

Lei ride. "Tre giorni fa mi ha chiesto di andare da lui per dargli ripetizioni in matematica, e tra un calcola e l'altro.." È in imbarazzo. "Ci siamo baciati."

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora