Alla fine Giò e Bea non sono più rientrate da quella porta. Ho aspettato dieci minuti, pensando che Giò avesse bisogno di tempo per riprendersi e Bea la stesse consolando. Dopo mezz'ora ho capito che non sarebbero più tornate e ho cercato di liberare la testa da orribili pensieri.
Mi dispiace ma ormai sento che la serata ha preso una brutta piega, ho ripercorso momenti pessimi e vedere Giò in lacrime mi ha spezzato il cuore.
"Magari potresti insegnarmi a suonare la chitarra" civetta Ros ma è da un po' che non la sento più.
Non mi interessa delle sue inutili provocazioni per far cadere Genn ai suoi piedi. È alta, bionda e magra, ma Genn non è come gli altri ragazzi.
"Ehy, tutto bene?"
Sollevo gli occhi diventati ormai pesanti dal tovagliolo che sto osservando da circa mezz'ora. Alan mi sta sorridendo.
"Mh sì, sono solo stanca" la scusa infallibile.
"Sicura? Dove sono finite le tue amiche?"
E va dritto al centro.
"Ecco..erano stanche anche loro"
Viva la curiosità! Questo Alan dovrebbe pensare un po' più ai propri affari, ma non nascondo che è stato carino a preoccuparsi.
"Che vitalità!" esclama e mi scappa una risata.
A quel punto Genn si gira all'istante, come Se quella risata l'avesse richiamato ai suoi doveri. Mi stringe una coscia.
"Genn! Poco fa la tua ragazza mi ha rinfrescato la memoria, in effetti ricordavo di averti già visto" dice Alan "Tu sei un membro degli Urban! Amavo le vostre esibizioni"
"Grazie" bisbiglia a malapena.
cerco un posto in cui soffocare la mia risata ma purtroppo oggi non ho le solite maniche in cui affondo completamente in situazioni del genere. Ho uno stupido splendido vestito rosa.
"E dimmi, Mika è davvero così alto come dicono?" tenta di continuare la conversazione.
"Sì"
Gli tiro un pizzicotto da sotto il tavolo sulla coscia, facendolo quasi saltare sulla sedia. Può provare ad essere un po' più gentile con Alan?
"Non è di tante parole.." lo giustifico come se fossi la sua baby sitter.
Alan si mette a ridere mettendo a dura prova la pazienza di Genn.
"Ah ah ah"
Ora Alan penserà definitivamente che sia un bambino autistico, tra l'altro gli aveva anche fatto dei complimenti!
"Genn, tu fumi per caso?" chiede Ros con la solita aria da gatta morta, inserendosi a caso nel discorso.
"Sì, impazzirei sennò. Perché?"
"Ehmm..." dilata le labbra "mi accompagneresti fuori a fumare una sigaretta? È tanto buio e non voglio andarci da sola" fa il broncio come se potesse riuscire ad intenerirlo.
Ma per favore, stiamo sfiorando il ridicolo! Ci prova palesemente di fronte alla sua ragazza, tralasciando che siamo cugine. La sto facendo fare solo perché non è la situazione giusta per attaccare un litigio e lei non ammetterebbe mai le sue colpe bugiarda com'è.
Poco gelose eh?
Ho appena detto che non lo sono.Questo dolce sta diventando amaro.
"Scusa ma è meglio che resti qui" le risponde indifferente.
Tiro un sospiro di sollievo cercando di non farmi notare.
"E perché?"
"Devo controllare la mia ragazza"
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Gonna be like everyone else?
RomanceAlice è una fan sfegatata degli Urban Strangers. Dalla loro prima audizione di X Factor, il suo più grande sogno è quello di incontrarli. Fino ad ora ha sempre pensato che fosse impossibile, ma cosa succederà quando accadrà realmente? E soprattutto...