Oggi niente sveglia, niente scuola, niente pullman. Questo perché è domenica.
Dopo aver indugiato mezz'ora col cellulare indecisa se scrivere o meno a Max, mi costringo a scendere per fare colazione.
Sapere che c'è anche papà mi dà leggermente sui nervi, ma non mi dispiace così tanto.
"Ehi.." Dico con la voce roca per il sonno, arrivando da un angolo della cucina.
Il tavolo è imbandito di succhi colorati e pancakes ormai freddi, ma buoni lo stesso se è stato papà a farli e sono sicura che sia così.
"Finalmente ti sei svegliata, ti stavamo aspettando!" Arriva mamma scompigliandomi i capelli.
Potrò sembrare stronza ma odio le dimostrazioni d'affetto da parte dei miei genitori.
"Ali, ti ho fatto i pancakes" dice papà sorridente, di buon umore.
Sta leggendo il giornale come faceva tempo fa, prima che cambiasse tutto.
Quand'ero piccola le domeniche sapevano di pancakes, di papà che tagliava l'erba, che mi portava all'acquario.
Poi è morto tutto bruscamente.
"Sì, ora ne prendo uno"
Non ricambiando il suo sorriso afferro un pancake e vado a stendermi sul divano in salone per stargli lontana.
È ancora troppo presto. Però penso ancora che faccia i pancakes più buoni della terra.
Il sapore dolciastro mi fa tornare in mente dei ricordi che non sapevo fossero ancora annidati da qualche parte nel mio cervello.
Controllo il cellulare per distrarmi e noto due messaggi.
'Grazie per avermi capito ieri. Mi raccomando, acqua in bocca. Mi fido di te!
Rob'Mi ero già scordata di averlo beccato in bagno a baciare un ragazzo.
È stata una sorpresa per me, ma deve capire che non deve avere paura di non essere più accettato da noi, dalla sua famiglia. È pazzesco.
Sta sbagliando di grosso.
Apro il secondo messaggio
'Perché aspettare le 7 quando c'è il sole adesso? Preparati e partiamo
Max'Sorrido come una stupida e mi alzo dal divano senza accorgermene. Non sapevo che fosse una bella giornata.
Dove vorrà portarmi?
La mia felicità è doppia perché questo vuol dire che non si è arrabbiato con me per averlo scaricato alla festa, tra l'altro per la seconda o forse terza volta.
Riacquistato il buon umore, saltello nella mia stanza per cambiarmi e spalanco le finestre per far entrare un po' di luce.
Ora c'è un'altra atmosfera, più primaverile.
Visto che non fa molto freddo, metto una maglietta a mezze maniche e un paio di skinny neri, con le superstar nere sotto.
Non è nulla di che ma non mi è mai importato.
All'improvviso, mi ricordo anche di Giò. Ieri sembrava stare davvero male, sia perché era ubriaca che per la lite avuta con Ale.
Chissà perché tra quei due c'è sempre qualcosa che non va.
Senza pensarci chiamo Bea, visto che Giò starà ancora dormendo. Risponde subito.
"Ali, tutto bene?" Chiede per niente stanca.
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Gonna be like everyone else?
RomanceAlice è una fan sfegatata degli Urban Strangers. Dalla loro prima audizione di X Factor, il suo più grande sogno è quello di incontrarli. Fino ad ora ha sempre pensato che fosse impossibile, ma cosa succederà quando accadrà realmente? E soprattutto...