#14

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Vorrei chiudermi in casa finché non torna Genn, ma mia madre non me lo consente. Passo dalla cucina e prendo al volo un biscotto.

"Papà è già al lavoro?" Chiedo masticando. Mi sorprende non vederlo seduto al tavolo intento a leggere un giornale come fa sempre.

Ormai abbiamo ripreso la nostra vecchia routine, quella di prima che se ne andasse. Io che faccio colazione, lui che legge, solo che ancora non ci siamo esattamente 'riconciliati'. Non credo che riusciremo mai ad avere lo stesso rapporto di prima.

Mamma sorride. È felice di vedere che chiedo di lui.

"Sì, è uscito presto oggi." Dice raggiante.
"Bene, allora ci vediamo a pranzo." Ricambio il sorriso e, sorprendendo anche me stessa, stampo un bacio sulla sua guancia e mi lascio abbracciare.

Mi è mancata tantissimo. Non si è meritata che la trattasi così male, mi dispiace tanto.

"Scusa mamma, non è colpa tua.." Sussurro con la faccia schiacciata contro la sua spalla, lei mi accarezza la testa.

"È tutto apposto!" Mi incoraggia. "Adesso vai, non preoccuparti."

Mi separo da lei e le rivolgo un ultimo cenno prima di uscire di casa. Mi sento decisamente meglio. L'aria fresca di febbraio mi schiarisce i pensieri. Sono di buonumore.

L'autobus passa tra poco, ma sono in netto anticipo, perciò decido percorrere il tragitto a piedi.

"Ehi!" Mi chiama qualcuno da dietro.

Mi giro e mi prende un colpo quando vedo che si tratta di Max. Mi ha seguita?

"Max! Che cosa ci fai qui?" Dico sorpresa, non parliamo spesso.

Lui ride. "In realtà faccio questa strada tutti i giorni, piuttosto io non ti ho mai vista qui."

Infatti prendo sempre l'autobus visto che sono spesso in ritardo. "Oggi ho avuto più tempo e quindi ho deciso di farmi una passeggiata." Dico continuando a camminare.

"Pensavo ti facessi accompagnare da quel tizio biondo, Gennaro qualcosa." Ride.

Perché Genn dovrebbe accompagnarmi a scuola?

"Cosa? No! Noi non andiamo molto d'accordo, e poi lui in questi giorni è a Napoli dalla sua ragazza." Mi sforzo di sorridere.

"Wow, pensavo fosse il tuo ragazzo." E sembra davvero sorpreso.

Scoppio a ridere. "Non c'è questo rischio!"

"Pensavo anche che mi odiassi..." Sussurra Max più serio. Arrossisco.

"Perché mai avrei dovuto?!" Mi ricordo improvvisamente di aver avuto una conversazione simile con Genn tempo fa.

"Be', dopo... Il nostro bacio sei diventata d'un tratto distante e.. Non mi hai più rivolto la parola. Ti ho fatto qualcosa?" Dice seriamente dispiaciuto. Ha perfettamente ragione.

"Certo che no! Scusami tanto se non ti ho considerato ma ho avuto parecchi problemi in questo periodo." Cerco di dare una spiegazione a tutto, ma non dico nulla sul bacio.

"E che mi dici di ciò che è successo al concerto?" Dice Max guardando davanti a lui.

Inizio ad imbarazzarmi e ad andare nel panico. Non mi piace parlare di queste cose.

"Ecco, mi dispiace tanto, io ero in preda alla musica e non so che mi sia preso..." Non so come dirlo.

Non è che non mi piaccia Max, ma non credo di conoscerlo abbastanza. Potrebbe anche piacere a Bea, non voglio rompere l'amicizia con lei per un ragazzo.

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora