#57

205 18 1
                                    

#Angolo autrice
So che non scrivo spesso dal mio punto di vista, ma ci tenevo a ringraziare tutti i lettori che commentano, votano e leggono la storia! Siamo arrivati a 8 mila visualizzazioni e senza di voi non sarebbe mai stato possibile. Grazie infinite e buona lettura ❤️

"Ali! Giò è a terra!"

Mi ci vuole un secondo per tornare con i piedi per terra e capire che cosa ha detto Bea. Fino ad un momento fa ero tra le nuvole, ora sento che sto precipitando.

Mi separo da Genn che fissa Bea incredulo.

"Che vuol dire?!" Urlo.

Poi vedo che sta reggendo Giò da un braccio per evitare che cada sul pavimento e crollo definitivamente. L'ha fatto di nuovo, si è ubriacata.
Guardo Bea sul punto di scoppiare ad urlare e la aiuto a reggere Giò dalla testa.

Questa musica così diversa da quello che sto provando in questo momento e tutta questa gente non fa che peggiorare la situazione.

Genn si fa avanti per aiutarci quando arriva Alex e la solleva definitivamente dalla schiena, annullando tutti i nostri sforzi.

"Perché l'ha fatto?" grido esasperata.

"Non lo so!" dice Bea singhiozzando "Io..Non ce la faccio più!" le lacrime le fanno scendere il mascara fino agli angoli delle labbra.

"Usciamo!" grida Alex tenendola salda.

Io, Bea e Genn lo seguiamo e finalmente troviamo piacere nella quiete notturna. Sento le orecchie che fischiano per lo sbalzo dal frastuono al silenzio più assoluto.
Mi viene da piangere ma mi trattengo per non fare sempre la figura della debole.

Se fino ad un attimo prima ero alle stelle ora mi sento sotto terra.

"Ehi" Genn viene vicino a me e mi abbraccia.

Trovo conforto nella sua camicia a quadri profumata dove spiaccico la testa.

"Va tutto bene" continua a ripetermi avvolgendo le braccia intorno a me e posando il suo mento sulla mia testa.

"La porto io in albergo" dice Alex "i prof non devono scoprirlo, altrimenti la mettono sul primo volo e credo la puniscano anche a livello disciplinale una volta tornati"

La guarda con un'espressione di delusione e tristezza e si fa strada verso la stazione dell'autobus.

"Veniamo tutti con te" interviene Bea decisa "È la mia migliore amica, voglio stare con lei"

"Bea ha ragione" interviene Genn e sento la sua voce che rimbomba e gli fa vibrare il petto.

Non voglio staccarmi da lui. Mi sento meglio quaggiù.

"Sono le sue amiche, devono venire con te" continua "E poi non puoi entrare nelle stanze femminili, finiresti davvero per essere scoperto e ci andresti di mezzo anche tu"

Continuo ad ascoltare la loro conversazione attutita visto che le mie orecchie sono circondate delle sue braccia.

Alex annuisce duro.

Diciamo che prendere un autobus con una ragazza in braccio non deve essere stato facile. Abbiamo provato a farla stare ferma sui sedili ma finiva sempre per scivolare, per cui è rimasta sulle gambe di Alex che ha sopportato il suo peso fino all'arrivo.

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora